Diva a Braga: « Città a misura d'uomo, sicura e provvista di tutti i servizi »

Interviste agli espatriati
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    Braga / Shutterstock
Pubblicato 2022-08-04 alle 10:00 da Francesca
Diva è originaria di Milano. Al termine della carriera professionale si è trasferita a Braga, una città nel nord-ovest del Portogallo, assieme al compagno. "Questo è un Paese di cui ci siamo innamorati"- scrive - "perché la vita ha ritmi e sapori che ci ricordano molto la nostra prima giovinezza". Buona lettura! 

Presentati brevemente, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Buongiorno, mi chiamo Diva e nel 2015 sono andata in pensione dopo aver lavorato come impiegata amministrativa per circa 40 anni in quel di Milano. Ho un nuovo compagno da 5 anni ed è insieme a lui che è maturata la decisione di lasciare l'Italia. Veramente in me quest'idea c'era da moltissimo tempo, aspettavo solo il momento propizio. In passato ho vissuto 4 anni in Messico e conoscevo le mie capacità di adattabilità. Inoltre non ho legami/impegni affettivi tali da tenermi legata all'Italia. Se poi ci aggiungo il dispiacere di guardare la mia Patria peggiorare sempre di più, con un susseguirsi di Governi incapaci di sfruttare il tanto di buono che abbiamo e, al contrario, spremere le Aziende e i cittadini all'inverosimile, il futuro non mi appariva certo sereno. Il mio compagno ha invece 2 figli già grandi e indipendenti a cui è molto legato e che sono la ragione del nostro tornare in Italia ogni 4/5 mesi.

Da dove nasce la decisione di trasferimento in Portogallo?

La scelta del Portogallo è venuta dopo un viaggio in moto fatta dal mio compagno insieme a suo figlio. Ne è tornato entusiasta e così abbiamo iniziato a visitare il Portogallo partendo dal sud (Algarve) e risalendo verso il nord. Sono stati 3 viaggi di circa 15/20 giorni ciascuno, si fissava una città e poi con un'auto a noleggio ci si spostava. Nel frattempo venemmo a conoscenza dell'agevolazione fiscale che qui applicavano (pensione lorda totalmente esente da imposte per 10 anni) e ci è sembrata davvero la ciliegina sulla torta.

In che città vivete e in base a che criteri l'avete scelta?

Ci piacevano i portoghesi che ci erano sembrati persone educate, disponibili e oneste. Ci piaceva il Paese e, arrivati a Braga a ottobre del 2019, ci sembrò essere questa davvero la nostra città. A misura d'uomo, provvista di tutti i servizi, vicino all'aeroporto di Porto (50 km), con una linea ferroviaria e bus che la collegano con Porto, Lisbona e altre città. Inserita altresì in un territorio molto verde e collinare, con grandi fiumi e spiagge fluviali (Covo,Lima, Douro), distante dall'Oceano 30 km (Apulia,Esposende) e dalla Galizia 80 km. Inoltre una città con una grande storia (Bracara Augusta) e un centro storico vivace, ricco di bei palazzi, piazze e giardini. La cosa che davvero ci aveva colpiti era stato il vedere che anche le gioiellerie tenevano le porte spalancate sulla strada e constatare che le persone al bar lasciavano tranquillamente sul tavolo i propri effetti quando se ne allontanavano brevemente.
Un'altro pianeta per come eravamo abituati. Decidemmo che, inizialmente, solo il mio compagno avrebbe fatto le pratiche relative al trasferimento in attesa di valutare se davvero le apparenze si dimostravano reali. Ci trasferimmo in novembre 2019 in un T2 ristrutturato e arredato a nuovo con mobili Ikea, vicino al centro, in uno stabile al 4° piano con ascensore e riscaldamento, a € 750 mensili. Lo specifico perché non è per niente scontato che in uno stabile degli anni 70 ci siano riscaldamento e ascensore. Dopo circa 3 anni, siamo più che certi della nostra scelta e così, ad aprile di quest'anno, ho iniziato anch'io le pratiche di trasferimento. Nel frattempo la legge sulla tassazione è mutata ed io pagherò il 10% di IRS (l'equivalente dell'IRPEF italiana) per 10 anni. Colgo l'occasione per fare presente che dopo i dieci anni le tasse sono praticamente simili alle nostre (alte).

Come te la cavi con la lingua portoghese?

Per quanto riguarda la lingua, conoscendo bene lo spagnolo, il portoghese scritto lo capisco al 90%, altro dicasi per il parlato. È ostico, elidono le vocali, ne mutano il suono e posso dire di capirli abbastanza solo da poco. Un esempio: mi scusi.....si scrive "desculpe", lo pronunciano "dzculp". Però si fanno in quattro per comprenderci e l'inglese lo parlano davvero dappertutto e bene. Questo aiuta molto negli uffici pubblici e commerciali.

Come vi piace trascorrere le giornate?

Qui a Braga siamo iscritti alla Biblioteca dove veniamo anche aggiornati sulle manifestazioni cittadine, c'è un teatro che ha ripreso a dare spettacoli dopo la pandemia, soprattutto musicali, e ci sono molte palestre con corsi che vanno dallo yoga al pilates e un grande centro sportivo multifunzionale e con una grande piscina. Ci piace moltissimo andare in giro in auto (autostrade ottime e poco/pochissimo traffico - un po' care) e visitare in lungo e in largo la nostra regione "Minho" e le limitrofe come la Valle del Douro e la Galizia in Spagna.

A seconda delle stagioni, la natura offre spettacoli incredibili con fioriture che coprono le colline di gialli, rosa, blu e bianco a perdita d'occhio. Boschi e boschi di mimose e poi di ginestre ed erica rosa e bianca e altri fiori insoliti.

Siete riusciti a costruire una rete di amicizie in loco?

Amicizie con i portoghesi non ne abbiamo fatte, anche perché la pandemia ha posto restrizioni per molto tempo e il limite della lingua esiste. Rapporti molto amichevoli con i negozianti: il fruttivendolo, la sarta, il macellaio, l'estetista, il parrucchiere, con i soliti frequentatori del bar o dei vicini di casa. Abbiamo dei cugini che vivono, anche loro da 3 anni, a Leiria e cerchiamo di incontrarci.

Parlando del Portogallo, immagino che ci siano degli aspetti della vita in questo Paese (positivi e negativi) che hai scoperto solo vivendoci. Quali sono?

Le cose che apprezzo sono molte: c'è una sensibilità sociale che fa sì che non esistano barriere architettoniche, che gli uffici pubblici siano riuniti in una unica, grande sede (Loja do cidadão) con orari continuativi dalle 8,30 alle 19,30 e il sabato dalle 9,30 alle 15. I servizi comprendono, tra l'altro, tutte le utenze di acqua, luce, gas, telefono, bollo auto, previdenza sociale, agenzia delle entrate e ufficio stranieri extra UE. Commercialisti e notai in abbondanza con prezzi che per esempio sono di €20/30 per la denuncia dei redditi e €50 per una delega notarile. Qui a Braga sono anche molti gli ospedali privati, oltre ad un grande e nuovo (10 anni) ospedale pubblico. A questo riguardo lo abbiamo "testato" circa 2 anni fa in occasione di una frattura scomposta della caviglia occorsa al mio compagno. Pronto Soccorso, ricovero, intervento chirurgico e degenza (in piena pandemia) il mio compagno che è medico, li ha definiti "eccellenti e professionali" e con una attenzione umana al paziente "particolare". Altre cose piacevoli sono la sicurezza personale a qualsiasi ora e il senso diffuso di onestà e di rispetto reciproco.

Il fatto che Braga, fortunatamente, sia ancora meno turistica di Lisbona, Porto o Algarve, contribuisce certamente a questo benessere. Non esiste prendere un caffè in piedi, ci si siede ai tavolini dei numerosissimi bar e si può stare seduti (senza sovrapprezzo) quanto si vuole. Un'altra usanza comune è quella di fare la prima colazione con pane e burro che viene servito riscaldato e il panino diviso in due.

I musei e gli intrattenimenti in generale costano poco ed esistono tante feste per lo più religiose che danno spunto alla cittadinanza tutta per feste folkloristiche che includono sempre volontari di tutte le età, spesso famiglie intere. Le tradizioni e la famiglia sono valori importanti per i portoghesi! C'è una cosa che infastidisce molto il portoghese: la maleducazione, il chiasso e non rispettare il proprio turno nelle code. Molti italiani devono fare attenzione....

Se proprio devo dire qualcosa di negativo, attenzione ai portoghesi al volante: veloci e forse un po' troppo sprint, tuttavia prontissimi a inchiodare davanti alle strisce pedonali. Per i nostri gusti, non sanno fare le brioches, i loro pochi salumi sono affumicati, i prosciutti cotti e crudi lasciano a desiderare e la loro cucina è molto buona ma semplice e ripetitiva. Polpo, baccalà, branzino, orata, pesce sciabola, capretto, vitello, pollo, maiale sono i piatti che trovate nei ristoranti grandi e piccoli, immancabilmente serviti con riso/patate/cavolo/carote/fagioli/insalata mista. Immancabile la "sopinha" un passato semplice di verdure. Può aprire o chiudere un pasto. Esistono molte pizzerie anche italiane che oltre alla pizza offrono primi di pasta.

Puoi dare qualche consiglio, a chi sta per trasferirsi o è appena arrivato in Portogallo, per affrontare al meglio la nuova esperienza di vita?

Leggo sovente che bastano € 1.500 per vivere bene. Se si hanno, qui a Braga, € 250.000 per comprare un T2 (2 stanze da letto) con i nostri canoni comuni (non di lusso), si può con € 1.500, altrimenti può essere difficile considerando che un affitto e le relative spese di acqua, luce, gas e telefono portano via da sole circa € 1.000. Per quanto mi riguarda, sto vendendo il mio appartamentino a Milano e insieme ai risparmi del mio compagno, cercheremo qui un'abitazione. Questo è un Paese di cui ci siamo innamorati perché la vita ha ritmi e sapori che ci ricordano molto la nostra prima giovinezza.

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