Laureata in Scienze Pedagogiche, cubana e sposata con un cittadina canadese, Niurkis ci parla delle peripezie che l'hanno portata a trasferirsi in una delle città più belle del Nord Africa, Casablanca.
Cosa ci fa un medico cubano in Marocco? Raccontaci un po' il tuo percorso
Buongiorno a tutti! Non è stata una decisione pianificata ma piuttosto una coincidenza. Il Marocco non rientrava nella lista dei paesi dove volevo andare a vivere finchè l'amore non ci ha messo lo zampino. Suppongo che sia una cosa successa a molti espatriati.
Durante un viaggio di lavoro ho conosciuto il mio attuale marito, cittadino canadese, e da lì è iniziato un percorso che ha cambiato totalmente il corso della mia vita, in meglio chiaramente!
Gli ultimi anni li ho passati tra mille scartoffie e tanta burocrazia, le pratiche da gestire per l'immigrazione sembrano non finire mai. Credo sia il prezzo da pagare per chi, come me, si innamora di una persona di nazionalità diversa dalla propria. In più il mio passaporto non apre tante porte.
Un mese prima del nostro matrimonio, il Covid ha paralizzato il mondo, mio marito mi aspettava in Canada ma io non ho potuto lasciare Cuba. Ne sono seguiti mesi di attesa e incertezze. Tutti i documenti che avevo fatto per espatriare in Canada sono scaduti perchè non sono potuta partire, e rifarli è stato davvero complesso.
Alla fine l'ho potuto raggiungere e ci siamo sposati. Dopo il matrimonio, abbiamo iniziato l'iter legale per ottenere la mia residenza permanente in Canada, ma ancora una volta il destino ha deciso altrimenti perchè mio marito ha ricevuto un'interessante offerta di lavoro in Marocco. Si è prospettato quindi l'inizio di nuova vita a Casablanca. E ho ripreso da capo tutta la trafila per trasferirmi in Marocco. Dopo interminabili code negli uffici, che mi hanno messo duramente alla prova, ho ottenuto un visto familiare di 3 mesi.
Quali sono state le tue prime impressioni appena atterrata in Marocco?
L'arrivo è stato confuso perché non parlo francese e ho faticato a capire quello che mi dicevano le persone in aeroporto, ma le espressioni sui loro volti mi hanno subito rassicurato. Sono stati molto cordiali e mi hanno indicato la direzione verso l'hotel. L'attitudine della gente locale mi sperare che sia possibile costruire una vita diversa ma interessante in questo paese.
Per quanto riguarda il visto, come hai fatto ad ottenerlo?
Come ho spiegato, sono arrivata con un visto per ricongiumento familiare. Per rendere la pratica possibile, mio marito ha dovuto prima ottenere il permesso di soggiorno. Cosa non complessa perchè lavora legalmente in Marocco.
Una volta qui, ho seguito tutte le procedure per richiedere il mio permesso di soggiorno. Un documento essenziale per poter avere questo tipo di permesso è il certificato di matrimonio.
Stai lavorando in questo momento?
No, non lavoro. Visto che non parlo ancora bene la lingua del posto ho iniziato iscrivendomi a una scuola di lingue per imparare bene il francese. Credo che la comunicazione sia la via per comprendere la cultura, integrarsi nella società locale e socializzare.
In che città vivi attualmente? Come la descriveresti?
Vivo a Casablanca, mi sembra una città incredibile. Quello che mi piace di più è che "nessuno è diverso perché siamo tutti diversi". Qui puoi trovare persone di tutte le razze, con i modi più dissimili di vestire. Non ti guardano sorpresi o curiosi. Sei semplicemente una persona che si aggira in questo agglomerato di edifici, viali e moschee. A Casablanca non mi sento una straniera nonostante la distanza e le differenze con il mio paese d'origine.
Parlando di shock culturale e adattamento, quali sono per te le difficoltà che può avere uno straniero?
Il primo scoglio credo sia assolutamente la lingua. Se sai comunicare, in francese o in arabo, hai già fatto il 50% del percorso. Per l'altra meta entrano in gioco rispetto e comprensione. La cultura marocchina e quella latina sono molto diverse soprattutto per quel che riguarda norme sociali e abitudini alimentari. Ho avuto la fortuna di incontrare persone disponibili e gentili, e questa mi facilitato il mio processo di adattamento. La bellezza del Marocco è che ti dà la possibilità di integrarti senza dover rinunciare alle tue radici. Sono, è resterò sempre, un'espatriata latino americana, sono fiera della mie origine, ma questo non mi impedisce di adattarmi alla nuova vita ogni giorno di più.