Biagio "In Portogallo dopo la pensione, ora faccio anche volontariato"

Interviste agli espatriati
  • Viseu / Shutterstock.com
Pubblicato 2021-08-12 alle 10:00 da Francesca
Biagio si è trasferito in Portogallo nel 2020, dopo la pensione. Abita a Viseu, cittadina che apprezza particolarmente perchè pulita e ben curata. E' riuscito a fare nuove amicizie e da qualche mese ha iniziato la sua opera di volontariato presso il centro vaccini locale.

 

Raccontaci di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Abitavo a Torino e, reduce di un lavoro che mi ha fatto visitare molti paesi, nel mese di Marzo dello scorso anno ho deciso di trasferirmi in Portogallo.
Negli ultimi anni di lavoro sono stato in Brasile dove ho imparato un pochino di portoghese “Brasiliano".

Da dove nasce la decisione di trasferirti in Portogallo?

Inizialmente per tutte le foto viste in internet, delle spiagge e coste del Portogallo - si adoro il mare - poi pian piano ho cominciato a vedere bellissime cittadine, castelli, musei e parchi. Volevo cominciare a conoscere un pochino meglio questo Portogallo, con delle vacanze, ma poi ho deciso di trasferirmi definitivamente grazie a Expat.com, dove leggevo molte esperienze e dubbi di altri utenti. E si, anche per la riduzione delle tasse sulla pensione.

In che città vivi ed in base a che criteri l'hai scelta?

Avevo scelto una cittadina lungo la costa, ma leggendo su Expat.com le avventure di altri utenti, ho cominciato a cercare in primis un'agenzia, per seguire la documentazione necessaria al trasferimento.
Nel mese di Gennaio dello scorso anno ho telefonato all'agenzia e ho chiesto se potevano seguire la documentazione per il mio trasferimento in quella cittadina al mare. Mi è stato subito risposto che in quella città non avevano collegamenti per il trasferimento. Mi è stata proposta la città di Viseu.

Il mio primo soggiorno è stato di una settimana circa, accompagnato da una persona dell'agenzia che mi ha seguito per la documentazione necessaria. Lo ammetto, in quella settimana non ho visto molto della città ma solo uffici e documenti vari. Poi nel mese di Marzo sono partito con le mie valige. Le giornate erano migliori per passeggiare e ho cominciato a vedere un pochino meglio questa bella Viseu. Ho conosciuto una coppia di italiani e con loro ho visitato parchi e musei. Sono ottimi amici con cui passare ore in buona compagnia.

Cattedrale di Viseu / Shutterstock.com

Come giudichi il livello dei servizi nella città dove vivi?

Lo scorso anno a Marzo sono cominciate le restrizioni causa Covid, ma devo dire che non ho avuto problemi particolari, gli abitanti di Viseu sono gentili e aiutano nel possibile.

Ultimamente ho cambiato appartamento e per le modifiche ai documenti AIRE mi sono rivolto alla solita agenzia; io ho provveduto ai documenti da modificare qui in città e sono stati tutti gentili. Per la sanità ho un seguro che mi riduce le spese sulle visite private. La città con i suoi parchi e giardini è molto pulita, bisogna solo dire “complimenti", il tutto è tenuto benissimo. Alcune volte ho chiesto informazioni alla polizia, posso solo dire gentilissimi. I servizi sono molto buoni.

Hai avuto difficoltà ad adattarti alla nuova vita e come le hai superate?

Non ho avuto difficoltà particolari, qui come in tutti gli altri Stati dove sono stato per lavoro, io sono lo straniero che deve capire, imparare, conoscere e rispettare le regole del paese in cui vivo. 

Come ti piace trascorrere le tue giornate?

Inizialmente passeggiando in lungo e in largo per la città, poi visitando musei e parchi, naturalmente ristoranti con la loro cucina locale. Causa Covid non ho visitato tanto ma quello che ho visto mi piace davvero, il mare è molto bello. Se il Covid lo permetterà vorrei visitare alcune località di mare e città.

Dolores Giraldez Alonso / Shutterstock.com

Fai volontariato, ci parli di questa esperienza? 

Sono un volontario di “Liga de Amici e Voluntariado Centro Hospitalar Tondela – Viseu”. Avevo visto in internet che operavano qui in ospedale, poi un giorno un'amica italiana che vive qui mi ha chiesto se potevo accompagnarla per il vaccino. 
Nel centro vaccini ho visto questi volontari che prestavano servizio, non ci ho pensato due volte e ho chiesto se potevo essere utile. Ora sono un volontario da un po' di mesi al centro vaccini, controllo le maschere, dò il gel per disinfettare le mani, disinfetto le sedie, accompagno persone che non possono camminare e hanno bisogno di un aiuto. Alcune volte cerco di strappare un sorriso, una risata a quelli che arrivano con un pochino di timore. Tra i volontari ho conosciuto ottime persone.
Si, sono felice di essere un volontario.

Sei riuscito a costruire una rete di amicizie in loco?

Certamente, amici con cui si scambiano due parole sempre molto volentieri. Quando è possibile organizziamo una cena o semplicemente un caffè per passare qualche ora insieme.

Parlando del Portogallo, ci saranno degli aspetti della vita in questo paese che hai scoperto solo vivendoci. Quali sono?

Tra gli aspetti positivi devo dire che la cura di parchi e giardini è splendida. 
Aspetto negativo è la mancanza del medico di famiglia, in Portogallo tutti qui ne hanno uno. 
Ero abituato con un buon medico in Italia, qui questa figura mi manca.

Puoi dare qualche consiglio, a chi sta per trasferirsi o è appena arrivato in Portogallo, per affrontare al meglio la nuova esperienza di vita?

Non conosco le grandi città portoghesi, sicuramente bisogna adattarsi e rispettare le regole quotidiane, anche se diverse delle nostre città di origine.
Imparare la lingua naturalmente aiuta molto.

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