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Aurora: "In viaggio per dedicarmi a ciò che amo"

Tulum - Shutterstock
Scritto daFrancescail 04 Giugno 2021

Qualche mese fa, la svolta: Aurora lascia il lavoro in Italia e decide di intraprendere un lungo viaggio assieme al fidanzato che ha come prima tappa il Messico. La scelta della destinazione è strategica, in questo periodo di pandemia, perchè la nazione non impone la quarantena in ingresso. Ma è solo l'inizio dell'avventura di Aurora, che è partita con l'idea di cambiare vita e dedicarsi a ciò che ama: viaggiare e scrivere.

 

 

Presentati brevemente ai nostri lettori

Mi chiamo Aurora, ho 31 anni e sono nata e cresciuta nella provincia di Treviso. Ho studiato giurisprudenza, e dopo la laurea ho trovato un impiego come segretaria amministrativa in un poliambulatorio a Padova, città dove ho vissuto più di 3 anni. Due mesi fa mi sono licenziata per partire con il mio ragazzo per un lungo viaggio, che inizia appunto in Messico.

Quali sono i motivi che ti hanno portato in Messico?

Innanzitutto non ci sono mai stata, già questo fattore per me è sufficiente per decidere di visitare un posto. Poi ho dovuto fare anche due conti con l'attuale situazione di pandemia, che mi ha costretto ad orientare la mia scelta verso quegli Stati che non ponevano troppe restrizioni all'ingresso, e il Messico aveva meno limitazioni rispetto a molti altri. Questo dal punto di vista pratico, poi c'è da dire che il Messico esercita un forte fascino su di me, per la diversità di cultura e di stili di vita rispetto ai luoghi da cui provengo. Ho sempre avuto bisogno di novità nella mia vita, e la curiosità mi spinge a cercare esperienze e persone con abitudini diverse dalle mie. Il Messico, nella sua unicità, era perfetto per la mia avventura.

Ci racconti com'è stato viaggiare durante la pandemia e che test anti-covid hai dovuto fare in partenza dall'Italia?

Viaggiare durante la pandemia è certamente più difficile, a partire dal fatto che non è possibile andare dove si vuole in qualsiasi momento. Bisogna verificare innanzitutto in quali destinazioni è possibile viaggiare, considerando che ancora adesso ci sono svariate regioni del mondo che non sono aperte totalmente, e che prevedono forti restrizioni e condizioni all'ingresso. Quindi per prima cosa ho verificato sulla mappa di Skyscanner quali erano gli Stati in cui era possibile arrivare dall'Italia senza dover fare quarantena. Dopodiché, scelta l'America Centrale, mi sono informata se vi erano ulteriori richieste all'ingresso o particolari restrizioni interne.

In aeroporto a Venezia ho dovuto fare il tampone rapido antigenico, la cui negatività era conditio sine qua non per la partenza. Ci tengo a precisare che la richiesta del tampone non nasceva da condizioni imposte dal Messico, ma dall'aeroporto di scalo a Francoforte. Non essendoci voli diretti da Venezia, e dovendo fare scalo in Europa, il tampone sarebbe stato in ogni caso necessario.

Città del Messico - Shutterstock

Arrivata in Messico, hai dovuto fare la quarantena?

No, il Messico non prevede quarantena all'ingresso, e da un paio di mesi nemmeno il tampone. L'unica cosa che viene richiesta è un modello di autocertificazione di assenza di sintomi da Covid, da compilare online.

In che zona del Messico ti sei trasferita e come mai hai scelto proprio questa destinazione?

In realtà non ho una meta fissa, almeno per il momento. Ho deciso di partire per vedere quanto più mondo possibile, il mio è un viaggio itinerante. Sono partita da Città del Messico e sono andata a nord per raggiungere Real de Catorce, nello stato di San Luis Potosì. Tra qualche giorno parto per Quintana Roo, dove soggiornerò per un mese a Tulum. Il mio obiettivo, dopo aver visitato il Messico in lungo e in largo, è trovare un luogo che mi faccia innamorare e fermarmi lì.

Scrivi un blog, come si chiama e che tematiche tratti?

Il viaggio di Mia. L'ho pensato poco prima di partire, con lo scopo di raccontare i miei viaggi, come una sorta di diario personale. Tutto ciò che trovo interessante, lo riporto nei miei articoli. Lo faccio per me, per la mia famiglia e i miei amici, che dall'Italia possono seguire il mio percorso, e per chiunque possa trovare interessanti i miei contenuti. Scriverò anche di tematiche pratiche per dare spunti a chi sta per intraprendere un viaggio. Ad esempio, ho scritto una piccola guida su come scegliere l'assicurazione viaggio.

ooo.photography / Shutterstock

Di cosa ti occupi attualmente?

Sono partita con l'idea di cambiare vita, sto provando a ribaltare i miei schemi mentali, per questo ora mi dedico esclusivamente a ciò che amo fare: viaggiare e scrivere per il blog.

Come si svolge una tua giornata tipo?

La mattina mi alzo molto presto, senza sveglia, seguendo il ritmo naturale del mio corpo. Lavoro al computer fino all'ora di pranzo, scrivendo per il blog o informandomi su tematiche che mi interessano. Poi nel pomeriggio esco ed esploro, solitamente a piedi, così da poter vedere e vivere meglio la città in cui mi trovo. A volte, quando ce n'è la possibilità, vado in palestra.
La sera mi corico presto, quando mi sento stanca.

Solo una volta o due, da quando sono qui in Messico, mi è capitato di stare fuori la sera, ma va benissimo così. Rispetto a come vivevo quando ero in Italia, ascolto di più me stessa e il mio corpo, assecondando le sue esigenze. Questo significa che vivrò la vita notturna messicana quando sarà il momento giusto.

Quali sono le caratteristiche del Messico che ti affascinano maggiormente?

Il deserto, le grandi distese di terra disabitata, i quartieri decadenti, la magia delle Chinatown, la gentilezza delle persone e il loro stile di vita rilassato. La loro indifferenza rispetto al tuo essere turista, in senso buono: ti parlano come fossi uno di loro, non pretendono di sapere l'inglese e non lo parlano, sei tu che ti devi adeguare a loro, e non il contrario. È questa una caratteristica che apprezzo, perchè mi spinge a seguire ancora di più l'onda che sto cavalcando.

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A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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