Come vive una coppia di espatriati in Iran?

Interviste agli espatriati
  • expatri?s en Iran
Pubblicato 2021-03-19 alle 13:50 da Veedushi
Shahin e Sarah sono una giovane coppia francese. La loro curiosità e sete di conoscenza li ha portati in Iran, dove si impegnano nello studio della calligrafia, della poesia e della lingua persiana. Originari dell'Isola della Reunion, ci parlano dei motivi del loro trasferimento.

Presentatevi brevemente ai nostri lettori

Siamo originari dell'Isola della Reunion e ci siamo trasferiti insieme a Parigi per frequentare l'università. Finiti gli studi, Sarah ha lavorato nel turismo, sia in un'agenzia di viaggi che presso un tour operator, e io nella finanza.

Al momento viviamo in Iran dove studiamo la calligrafia persiana, il Santour -uno strumento musicale tradizionale iraniano-, la poesia e la lingua persiana.

Da quanto tempo vivete li?

Siamo in Iran in pianta stabile da settembre del 2020 e in precedenza l'avevamo visitato due volte per turismo religioso. Sarah, grazie al suo lavoro nel turismo, organizzava spesso viaggi per i turisti francesi, quindi aveva dimestichezza con i luoghi. 

Durante il soggiorno nel 2019, il nostro amico Ali ci ha fatto scoprire la città di Mashaad, che si trova al di fuori dei circuiti turistici classici. E' conosciuta per il suo mausoleo, ​il più grande dell'Iran. Visitandola ci siamo resi conto che era abbastanza moderna ed offriva uno stile di vita che si adatta alle nostre abitudini. L'abbiamo quindi scelta come destinazione del vostro espatrio.

Trasferirsi in Iran non è una scelta comune. Come mai non siete tornati alla Reunion?

Rientrare sarebbe stata la cosa più semplice dato che ci siamo nati e cresciuti, e le nostre famiglie vivono li.

L'Iran per noi è un'avventura, l'esperienza che si fa una volta nella vita. Adesso o mai più. Vivendo qui ci siamo resi conto del grande divario tra le notizie che sono trasmesse all'estero su questo paese e la realtà delle cose, che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle.

Devo dirvi che eravamo anche stanchi di vivere in una società consumistica e ci sentiamo molto più allineati con lo stile di vita iraniano che non è ossessionato dalle mode, dalla pubblicità o dai marchi.

Avete avuto difficoltà di adattamento e come le avete superate?

Si certo, perchè qui tutto è diverso rispetto all'Europa. Oltretutto appena trasferiti non parlavamo la lingua locale e comunicavamo solo a gesti! Ali ci ha aiutato molto ed anche un'amica dei genitori di Sarah, che vive qui a Mashaa. Grazie a lei abbiamo trovato casa. Anche mangiare fuori all'inizio è stata una sfida perchè i menu sono scritti in persiano quindi non sapevamo cosa ordinare. Qui si mangia il kebab, simile a quello turco, servito con riso bianco. Per andare sul sicuro, ordinavamo sempre e solo quello!

Subito dopo il trasferimento abbiamo iniziato a prendere lezioni di persiano: un corso accelerato di 6 mesi, 5 ore al giorno, 6 giorni alla settimana. Nel contempo dovevamo anche imparare a muoverci in città per comprare tutto l'occorrente per la casa. Ci siamo sentiti sotto pressione ma la voglia di farcela ci ha spinti a perseverare.

Siete riusciti a fare nuove amicizie?

Si, non è stato difficile entrare in contatto con la gente del posto. Diciamo che francesi, ed europei in generale, non ce ne sono molti qui, di conseguenza espandere la cerchia di amicizie tra i locali è stata una conseguenza naturale. Gli amici che abbiamo sono pochi ma buoni, sono persone fantastiche con le quali andiamo molto d'accordo.

Quali sono le differenze più evidenti con la Francia, il vostro paese di adozione, e l'Iran?

La cultura iraniana è totalmente diversa ed intessere rapporti personali avviene in modo semplice, un po' come alla Reunion, la nostra terra. 

Altro aspetto, come accennato in precedenza, la presenza di brand internazionali in Iran è davvero ridotta.

Una cosa che si ha sorpreso in positivo è il sistema bancario: fare bonifici è veloce, a costo zero e l'accredito avviene in tempo quasi reale. Inoltre, quando fai un pagamento con la carta, ricevi subito un sms con l'importo speso e informazioni sul saldo residuo nel conto.

Cosa vi manca della Francia e della Reunion?

I tappi di sughero, i samosa, i biscotti alla nutella e la frutta esotica. Soprattutto il cibo!

Quando abitavamo a Parigi era facile andare a fare un weekend in un'altra capitale europea mentre uscire da qui  è più complesso perchè dobbiamo chiedere un'autorizzazione. Ma non è un problema perchè l'entroterra dell'Iran è ricco di posti da visitare.

Cosa ci potete dire sul costo della vita in Iran, soprattutto dall'inizio della crisi?

La situazione economica del Paese è molto difficile, e lo era già prima della crisi. Anche l'embargo imposto dagli Stati Uniti sta impattando negativamente. Da quando siamo arrivati ad oggi, i prezzi sono aumentati del doppio. Gli affitti dei negozi non sono stabili ed aumentano di almeno il 50% ad ogni rinnovo del contratto. Tanti commercianti sono costretti a chiudere l'attività.

Consigliereste la destinazione a chi vuole trasferirsi all'estero?

Per i non musulmani potrebbe risultare complesso. Chi si trasferisce qui lo fa con uno scopo ben preciso in mente. Non è una meta usuale. 

Con il senno di poi, c'è qualcosa che fareste diversamente?

Siamo soddisfatti dei traguardi raggiunti e non cambieremo una virgola del percorso fatto per arrivare fino a qui.

Articolo tradotto da Tales of an expat couple in Iran
Condividi la tua esperienza d'espatriato!

Partecipa anche tu all' intervista e contattami

Partecipa