Studiare all'estero: quello che gli espatriati dovrebbero sapere sulle divise scolastiche

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Pubblicato 2023-10-16 alle 11:00 da Asaël Häzaq
Gli studenti dovrebbero indossare la divisa a scuola? L'argomento è ancora oggetto di dibattito in Francia. Le uniformi sono molto più di una semplice questione di abbigliamento. Svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere l'uguaglianza e il senso di appartenenza a un gruppo. Quali sono le nazioni dove la divisa è obbligatoria e quelle dove non si usa più?

Paesi dove si usa l'uniforme

Irlanda, Regno Unito, Cipro, Malta, Australia, Nuova Zelanda, Libano, Repubblica del Congo, Sudafrica, Giappone, Corea del Sud, Cambogia, Malesia, Messico, Filippine, India, Cina, Singapore, Thailandia, Taiwan, Brasile... L'elenco delle nazioni dove si indossa l'uniforme è molto più lungo di quelle dove non si usa. In Irlanda, Malesia, Repubblica del Congo, Cipro e Giappone è obbligatoria, nel Regno Unito è tradizione. In Canada e negli Stati Uniti si indossa soprattutto in alcuni istituti privati. 

Anche in Francia, dove i sostenitori e i detrattori delle uniformi si scontrano a colpi di dibattiti, si porta l'uniforme. Nei territori d'oltremare (Martinica, Guadalupa, Guyana Francese e Nuova Caledonia) è la norma. Nella Francia continentale viene indossata in ambito militare e della Legione d'Onore e in alcuni istituti professionali.

Libertà di vestirsi in modo casual

La crisi del 1968 ha messo fine all'obbligo di indossare l'uniforme in Francia. Fino ad allora, in molte strutture pubbliche e private era comune mettere quella bianca. L'uniforme è talvolta associata a periodi storici controversi. È il caso della Germania, dove l'uniforme, reminiscenza della Gioventù hitleriana, è scomparsa alla fine degli anni Ottanta. Ma in alcune scuole sta gradualmente tornando in auge. In Ungheria e in Bulgaria, l'uniforme fa tornare alla mente il periodo comunista. In Spagna e in Italia, alcune scuole private adottano l'uniforme. In Europa c'è comunque flessibilità: in alcuni istituti (spesso 
privati) si usa, mentre altri preferiscono lasciare gli studenti liberi di vestirsi come vogliono. La seconda opzione prevale sulla prima.

La divisa scolastica è un tramite per l'integrazione sociale?

Le divise dovrebbero essere la norma a scuola? La domanda interessa ovviamente le famiglie di espatriati con bambini. Secondo il Presidente francese, l'uniforme avrebbe il compito di unire le persone e di eliminare le disuguaglianze.

I vantaggi di indossare un'uniforme

Tra i principali vantaggi legati all'uso dell'uniforme, c'è quello che mette gli studenti sullo stesso piano. Essere vestiti uguali evita commenti sullo stile, gli abiti di marca, e rafforza l'unione tra gli studenti.

Chi è a favore dell'uniforme fa notare che i bambini hanno bisogno di riferimenti forti. Crescendo, sviluppano la loro identità entrando a far parte di un gruppo. Questa necessità di appartenenza è indispensabile e si osserva anche nell'adolescenza e nell'età adulta. L'uniforme livella le disuguaglianze, favorisce relazioni più profonde, lo spirito di squadra, la disciplina, la comunicazione e il rispetto.
Portando una divisa, gli studenti si riconoscono di più con la loro scuola, sviluppando l'inclusione. Indossare un'uniforme instilla più rispetto per la cosa pubblica e maggior senso di responsabilità.

Da ultimo, quando si indossa la divisa scolastica non si perde tempo a decidere come vestirsi. L'uniforme è pratica ed è disponibile in versione estiva e invernale. 

Gli svantaggi dell'uniforme

I detrattori sostengono che, anche se le uniformi promuovono la coesione sociale, non risolvono le disuguaglianze. Prima cosa su tutte, sono costose. Anche se alcune famiglie possono beneficiare di aiuti statali, questi spesso non includono l'acquisto della divisa.

Inoltre, un anno è un periodo lungo. Una sola uniforme non sempre riesce a coprirlo perché può strapparsi, usurarsi o iniziare a essere stretta. Capita che venga passata a fratelli o sorelle più piccole con gli svantaggi che ne conseguono. Un alunno che indossa una divisa sbiadita può essere deriso, bullizzato o essere additato come quello "senza soldi".

Un altro aspetto negativo d'indossare un'uniforme è che incoraggia il sessismo. In Giappone, ad esempio, le ragazze sono obbligate a indossare la gonna, pratica denunciata da varie organizzazioni. Nei Paesi dove si porta l'uniforme, la gonna è la norma; oltre che ad essere poco pratica e limitare la libertà di movimento, evidenzia le differenze di genere. 
Nel 2021, l'India ha optato per i pantaloni come abbigliamento unisex nelle scuole.

Indossare una divisa e individualità

E la libertà? In un'epoca in cui un abito è molto più che un pezzo di tessuto, i detrattori dell'uniforme sottolineano che per i bambini è importante preservare la propria individualità. L'abbigliamento è un mezzo di espressione semplice e potente. I bambini possono anche far parte di un gruppo, ma sono prima di tutto individui. C'è ancora molta strada da fare prima che si trovi un fronte comune sulle uniformi.

Alcuni propongono una soluzione diversa: sì all'uniforme, ma per valorizzare la cultura locale. È la scelta del Ghana che, dal 2021, ha abbandonato l'uniforme che rimanda al retaggio coloniale, a favore di quella che promuove la cultura africana. Alcune regioni della Nigeria hanno già adottato uniformi scolastiche al 100% in stile africano.