Cambiare carriera all'estero: loro lo hanno fatto!

Vita quotidiana
  • deux employes au bureau
    Shutterstock.com
Pubblicato 2023-02-22 alle 00:00 da Estelle
Molte persone scelgono di cambiare carriera quando il lavoro attuale non le soddisfa più o quando vogliono dare un nuovo impulso alla loro vita professionale. Alcuni decidono di farlo quando si trasferiscono all'estero, per scelta, per necessità o per caso, semplicemente seguendo le opportunità che si presentano. Gli espatriati che hanno deciso di cambiare carriera ci parlano della loro esperienza.

Cosa spinge le persone a cambiare carriera?

Cambiare carriera può modificare radicalmente la vita di un individuo, soprattutto nel caso di chi si trasferisce all'estero.

Le ragioni che portano a cambiare carriera dopo l'espatrio sono diverse. A volte si tratta di necessità, ad esempio quando il settore di specializzazione è saturo, quando la mansione di cui ci si occupava non è disponibile nel Paese di trasferimento, o quando le proprie competenze non sono ricercate.
Di contro può anche succedere che una persona voglia cambiare, spinta da un forte desiderio di rinnovamento e di acquisire nuove competenze o semplicemente per guadagnarsi da vivere grazie alle proprie passioni. 

Spesso i giovani scelgono di cambiare carriera perché hanno intrapreso un percorso in modo casuale, in un momento in cui non sapevano cosa volevano fare o essere. Vivere all'estero apre delle porte, soprattutto a livello linguistico. Vi capiterà di incontrare espatriati che, dopo il trasferimento, sono diventati insegnanti di lingue o traduttori spinti dalle circostanze. Altri scoprono di avere delle doti che potrebbero aprire la strada a un nuovo percorso di carriera. 

Cambio di carriera: dalla viva voce degli espatriati

Chi meglio degli espatriati può parlare di come cambiare carriera all'estero? 

Daphne voleva essere tutto tranne che un'insegnante, eppure è quello che si è ritrovata a fare. "Dopo un anno favoloso trascorso in Grecia, sono tornata a casa perchè era il momento di trovare un lavoro serio. La scelta era tra Parigi, Roma e Londra, e ho optato per quest'ultima perchè sono stata assunta come insegnante di sostegno per studenti disabili in una scuola internazionale. Non avevo alcuna formazione e il primo mese di prova mi è servito per imparare. Sia i ragazzi che i colleghi mi hanno subito conquistata. A poco a poco, questi studenti con profili atipici mi hanno fatto capire che la professione di insegnante può essere estremamente creativa. Si tratta essenzialmente di trasmettere conoscenze e condividere esperienze. Non è affatto quello che avevo immaginato quando studiavo letteratura". Oggi, Daphne lavora in proprio e offre corsi e laboratori di espressione artistica, cercando al tempo stesso di dedicare qualche ora ai corsi di scrittura. "Mi piace dare lezioni alle persone e condividere la mia passione". Daphne ha scritto dei romanzi e ha aperto il suo studio a Parigi.

Patricia, un'altra espatriata, ha semplicemente cambiato la materia di insegnamento. "Sono fortunata perché ho potuto continuare a insegnare. Solo che ora dò lezioni di francese, mentre in Francia insegnavo economia". Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti, si è resa conto che la sua conoscenza dell'economia americana e della lingua inglese non erano all'altezza. "Così ho scelto di insegnare il francese come lingua straniera, oltre che il francese per gli affari. Così facendo solo rimasta competitiva nel mercato del lavoro americano". Ecco un modo di adattarsi alle circostanze quando ci si trasferisce all'estero.  

Parenga, un francese espatriato negli Stati Uniti, ha cambiato più volte carriera mentre girava il mondo. Ci parla della sua esperienza insolita. "Mi sono sempre spostato per seguire mia moglie nelle sue missioni all'estero. Il lavoro che svolgevo in Francia non aveva un corrispettivo negli USA (ero un dipendente pubblico), quindi sono stato costretto a cambiare carriera. Parenga ha un diploma tecnico conseguito più di 20 anni fa e una formazione professionale spendibile solo nel suo Paese d'origine. "In pratica, i miei studi e la mia esperienza non contavano niente negli Stati Uniti! Quindi, qualsiasi cosa avessi voluto fare, sarei dovuto partire da zero. Ho lavorato prima come tecnico per sistemi di sicurezza (un mestiere che avevo svolto quando vivevo in Nuova Zelanda, 15 anni fa), poi ho fatto l'allenatore di tennis per diversi anni. Oggi, dopo un nuovo trasferimento per motivi familiari, ho intenzione di cambiare di nuovo".

Consigli per un cambio di carriera all'estero

Quali sono le chiavi per un cambio di carriera ben riuscito quando si vive all'estero? Ecco cosa consiglia Parenga. "Non avere paura di provare, il fallimento è una possibilità, ma devi usarlo per andare avanti. Sii umile. Quando arrivi in un posto nuovo, quando non padroneggi perfettamente la lingua e sei costretto a cambiare settore di lavoro, non aver timore di iniziare dal basso".

Ammette che non è sempre facile, ma lo considera parte del processo. "Nel mio caso, ad esempio, ho avuto grandi soddisfazioni professionali in Francia, lavorando in dipartimenti molto prestigiosi e occupandomi di dossier importanti, ma tutto questo non ha importanza quando si deve ricominciare da capo. Bisogna accettare la situazione senza abbattersi. Durante i miei soggiorni all'estero, ho dovuto accettare che persone di 20 anni più giovani di me mi dessero ordini, più si invecchia e più è difficile tollerare una cosa del genere".

Per Parenga è fondamentale lavorare sodo per arrivare. "Non c'è nessun segreto, nessuno verrà a cercarti e niente cadrà dal cielo. Anche tornare a scuola o seguire dei corsi di formazione è una buona idea. È difficile rimettersi in gioco dopo una certa età e la vita familiare può fagocitarti, ma se hai il coraggio di reinventarti, la tua predisposizione farà una grande differenza nella riuscita del tuo progetto".

Fonte di ispirazione, non è vero? L'espatrio può portarti verso una carriera che non avresti mai immaginato di intraprendere. Il cambio di Paese, di cultura e le difficoltà legate al trasferimento ti costringeranno a metterti alla prova, anche nel mondo del lavoro. Tanto vale fare un tentativo.