Se siete espatriati, aspettatevi queste frecciatine

Vita quotidiana
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Pubblicato 2021-05-11 alle 13:00 da Veedushi
Trasferirsi all'estero è una vera sfida. Purtroppo non tutti se ne rendono conto! Chi non ha mai fatto il grande passo a volte nutre dei pregiudizi verso gli espatriati. Quali sono i commenti non richiesti con i quali potreste scontrarvi?

Fai la bella vita

Gli espatriati a volte vengono considerati alla stessa stregua dei turisti, ma nella maggior parte dei casi la realtà è ben diversa perchè la fortuna di vivere all'estero non è piovuta dal cielo. Chi tra voi vive in paesi tropicali, o mediterranei, si sentirà spesso dire: "Come sei fortunato, sei sempre in vacanza!". Ahimè, siete i soli a sapere che le vostre giornate non sono sempre all'insegna del divertimento. Tra lavoro-casa-faccende, siete sempre di corsa. Trovate il tempo per visitare le bellezze del vostro paese ospitante solo nel fine settimana e non appena pubblicate una foto sui social network iniziano a piovere commenti del tipo: "Ma sei sempre in vacanza, come ti invidio!". Peccato ignorino il fatto che, per concedervi quel momento di relax, sono mesi che risparmiate. Non ve la prendete e cercate di sfruttare al meglio ogni momento nonostante le tante sfide che dovete affrontare.

Ti guadagni bene da vivere

E' comune associare gli espatriati a stipendi elevati e altri vantaggi. Ma è davvero così? Se siete dove siete, è sicuramente grazie al vostro percorso accademico e professionale, che non vi è stato regalato, e per il quale vi meritate un riconoscimento a livello finanziario. Va anche sottolineato che chi decide di andare a lavorare all'estero è spinto da vari motivi, che cambiano da persona a persona. Se per qualcuno si tratta di migliorare il proprio tenore di vita, per altri significa impegnarsi duramente per inviare soldi alla famiglia. Ogni caso è a sè ed è sbagliato generalizzare... che poi, guadagnarsi bene da vivere non vuol dire avere la possibilità di andare ogni giorno al ristorante, uscire ogni fine settimana, o fare una vita da nababbo. Tra affitto, bollette, benzina, assicurazione sanitaria o scuola dei figli, non ne resta sempre da scialacquare.

Qui non sei a casa tua!

Adattarsi alla cultura del paese ospitante è già di per sé un passo complesso e stare a contatto con persone insensibili ai vostri sforzi, complica la situazione. È assolutamente normale che gli espatriati ricerchino cose familiari quando si trasferiscono in un nuovo paese, soprattutto se non si sono ancora ambientati. Vi sarà sicuramente capitato di andare al supermercato per acquistare dei prodotti che vi piaceva mangiare a casa vostra, andare a bere un espresso o a mangiare una pizza. Molto spesso con risultati fallimentari perchè i gusti sono ben lontani da quelli attesi. Come conseguenza, la gente non mancherà di farvi notare che non siete nel vostro paese e che se volete restare, dovete adattarvi senza lamenti. Non c'è dubbio che state facendo degli sforzi quindi non esitate a farlo sapere a chi si permette di giudicarvi, semmai servisse ad evitare questo tipo di commenti.

Ma che lingua parli?

Una delle fasi essenziali dell'espatrio è l'apprendimento di una nuova lingua. Se dovete impararla da zero dovete sfoderare una gran dose di tenacia! All'inizio riscontrerete difficoltà nell'esprimervi perchè vi manca il vocabolario. Non che non sappiate cosa dire ma non trovate le parole adatte. Le persone intorno a voi potrebbero quindi prendervi un po' in giro ma non la buttate sul personale. Capiterà inoltre di mischiare la vostra lingua madre con quella che state imparando, o di esprimervi con i vostri parenti usando neologismi che sono una fusione di italiano e lingua straniera... tranquilli, ci siamo passati tutti. Se si prendono gioco di voi, rideteci sopra. Cogliete l'occasione per insegnare loro un poco di quello che state imparando, vi ringrazieranno in seguito.

Butta male nel tuo paese adesso!

Come espatriati, parlare costantemente di quello che succede nel vostro paese natale, potrebbe non essere la vostra priorità. Capiterà che, per fare conversazione o per punzecchiarvi, vi chiederanno com'è la situazione da voi a livello politico, culturale o religioso. La conversazione potrebbe rapidamente degenerare per cui evitate di ingaggiare questo tipo di argomenti. Non esprimetevi nemmeno su quello che succede nel paese ospitante. L'atteggiamento più saggio è restare neutrali evitando di palesare il vostro punto di vista a persone che conoscete a malapena.

Per i coniugi a carico: non ti annoi?

Questa è la domanda da non fare mai! La tendenza è spesso quella di sottovalutare la figura dei coniugi a carico. Come suggerisce la parola stessa, si tratta di individui che hanno lasciato tutto per seguire la propria metà. Hanno dovuto pertanto fare grandi sacrifici, spesso rinunciando alla carriera. Spesso, questo tipo di scelta può essere accompagnato da stati d'animo di disagio, solitudine o ansia. Se siete coniugi a carico preparatevi a domande del tipo: "Cosa fai tutto il giorno?" oppure "Ti capita di uscire di tanto in tanto?". Fatevi scivolare addosso queste sollecitazioni non richieste e cercate invece di occupare il tempo a vostra disposizione impegnandovi in attività appaganti. Se c'è qualcosa che vi appassiona da sempre, potrebbe essere lo spunto per creare qualcosa di vostro. Se amate scrivere e raccontarvi, aprite un blog. Questo vi darà l'opportunità di parlarne con le persone che vi circondano creando situazioni di scambio.