Io e Alejandra ci siamo incontrati il 6 ottobre 2012 in Tennesse. La settimana successiva ci siamo sposati. 1344 ore, o 56 giorni, dopo, mi sono trasferito a Buenos Aires.
Non parlavo spagnolo ed ho faticato ad abituarmi al fatto che facesse freddo in Luglio e caldo in Dicembre.
Ho 65 anni adesso e crescendo non avevo idea di dove la vita mi avrebbe portato. Ho sempre fatto quello che volevano gli altri. Mi sono fatto trasportare dagli eventi, mi sono spostato. Dopo 31 anni di vita coniugale, nel 2005, ho divorziato. Nei 7 anni a venire ho fatto tre volte il giro degli Stati Uniti, una volta a piedi e due in bicicletta. Lungo il percorso, ho fatto una virata e sono finito in Argentina.
Io e Alejandra ci siamo sposati con una cerimonia in puro stile Cherokee e nella mia testa ripetevo le parole di una scena di uno dei miei film preferiti: "La tua gente diventerà la mia gente. La tua terra diventerà la mia terra".
Eccole qui le mie considerazioni.
Lo shock culturale fa parte del percorso
Prima o poi dovete fare i conti con lo shock culturale. Magari le differenze non vi travolgeranno subito, ma prima o poi dovete farci i conti. Nel mio caso ho notato queste quattro fasi:
- Luna di miele
- Frustrazione
- Adattamento
- Accettazione
Non è detto che viviate le quattro fasi nella sequenza che ho indicato, ognuno fa il suo percorso. Ma in linea generale questi sono gli stati d'animo che vivrete.
Non vi spaventate, il premio finale è la crescita personale. Non è leggendo un libro, o mentre fate meditazione, che avverrà la vostra crescita personale ma semmai attraverso un conflitto interiore -- quando siete irritati, frustrati, avete paura.
Grazie all'incontro della mia cultura con quella di mia moglie mi sono reso conto che il mio modo di fare e vedere le cose non è in assoluto quello giusto. La realtà assume forme diverse a seconda degli occhi con cui la guardi. E non c'è un modo giusto o un modo sbagliato, vanno accettati entrambi.
Consigli per far funzionare le cose
Se vi chiedete se una relazione multiculturale possa funzionare, la risposta è: "si, ma...".
Le relazioni interculturali funzionano, ma richiedono lavoro e impegno da parte di entrambi per farle andare avanti. Sono cresciut e ho imparato tanto nel corso del mio matrimonio.
Ampliate le vostre vedute
Ogni persona è un mondo a sè. Le coppie multiculturali si scontrano maggiormente con le differenze rispetto alle altre. Restate in ascolto quando fronteggiate le differenze con il partner. Non chiudetevi in voi stessi e non fatevi prendere dalla frustrazione. Nel mio caso ho visto che più mi aprivo alla comprensione e all'accettazione, più si affievoliva lo shock culturale.
Interesse e rispetto
Una volta ci hanno chiesto come fare per minimizzare le differenze. Ale ha risposto dicendo che entrambi ci impegnamo nel conoscere la cultura dell'altro. Cosi facendo, possiamo meglio comprendere perché agiamo e ci comportiamo in un determinato modo. Siamo diventati più tolleranti l'uno verso l'altro.
Siamo più simili che diversi.
Scegliamo di concentrarci sulle sue cose che ci accomunano ed allo stesso tempo ci interessiamo alla storia personale dell'altro.
Compromesso
Quando abbiamo iniziato a conoscerci, abbiamo imparato lentamente a capirci e a scendere a compromessi. È troppo facile sostenere che se il tuo partner ti ama, non c'è bisogno di scendere a compromessi. Non è così. Se si vuole far funzioare una relazione, è necessario scendere a compromessi. Entrambi lo devono fare, lo sforzo va fatto a due.
Considerazione finale
Eccomi qui, otto anni dopo. Non parlo ancora spagnolo, ma non viaggio più solo! Nel momento in cui scrivo, Agosto 2020, siamo ancora in lockdown e non si può andare all'estero. Io ed Ale siamo più affiatati che mai e ci divertiamo sciando ed andando a cavallo in Patagonia, o semplicemente passeggiamo mano nella mano tra le strade della nostra città.
