
Immaginati rilassato, sdraiato a bordo piscina della tua casa all'estero. In una mano una limonata fresca, nell'altra la tua rivista preferita. Il tempo è perfetto per crogiolarsi al sole. Il cielo è terso e non hai preoccupazioni: hai lavorato duro per poterti godere la pensione all'estero. Ma questa possibilità è accessibile a tutti?
Lasciarsi tutto alle spalle per andare in pensione al caldo
I pensionati svizzeri sognano il Portogallo, il Sudafrica, la Thailandia e la Spagna. I tedeschi immaginano di vivere in Spagna o in Italia. Gli americani fanno le valigie per il Portogallo, la Spagna, la Francia o il Costa Rica. I francesi prendono un biglietto di sola andata per il Marocco, Mauritius, la Thailandia, il Portogallo o la Spagna.
Questi pensionati hanno un obiettivo comune: scegliere una meta soleggiata con un costo della vita inferiore a quello del loro Paese d'origine. Hanno le idee chiare: una pensione serena all'estero per scappare dallo stress di casa loro. Questo desiderio si manifesta con particolare enfasi se il progetto di espatrio è stato ostacolato o rimandato più volte a causa del lavoro, dei figli o di altre incombenze che hanno reso difficile pianificare una vita all'estero.
Chi può davvero godersi un'assolata pensione all'estero?
Ci piacerebbe rassicurarti con il noto detto: “Là dove c'è volontà si trova la strada”. La realtà è che puoi volerlo, ma non poterlo fare.
Devi essere benestante per andare in pensione all'estero? Va da sé che sia più facile quando si ha una buona disponibilità economica, ma il progetto si può attuare anche avendo un budget ridotto, a patto di pianificare e di scegliere la destinazione con oculatezza.
È impossibile ignorare l'aspetto finanziario. Anche se l'inflazione globale non raggiunge più i picchi del 2021-2022, i suoi effetti si fanno ancora sentire. Molti Paesi, compresi quelli più amati dai pensionati stranieri (Francia, Spagna, Portogallo), stanno anche affrontando una crisi immobiliare senza precedenti. Il sole splende, ma le finanze non tengono il passo.
Chi può percepire la pensione all'estero?
Gli Stati Uniti, la Svizzera, la Germania, il Regno Unito, l'Australia, la Francia e il Giappone sono tra le destinazioni che consentono il pagamento della pensione all'estero. Per assicurarti di poter effettivamente ricevere la pensione nella destinazione prescelta, contatta il tuo fondo pensionistico per verificare la fattibilità del tuo progetto di espatrio e segui le procedure necessarie.
Ogni Stato può imporre le sue condizioni. Il sistema pensionistico nazionale giapponese, ad esempio, chiede all'interessato di comunicare per iscritto il cambio di indirizzo e di istituto finanziario. Il Regno Unito ha stabilito che, un pensionato britannico non può percepire la pensione se si trasferisce in tanti Paesi esteri di fila. Queste condizioni potrebbero essere in vigore anche in altre nazioni.
Conteggio della pensione per lavoratori espatriati
Se hai lavorato nel Paese di espatrio, in quello d'origine e/o in altre destinazioni, potresti essere in grado di conteggiare questi periodi ai fini pensionistici. Dipende però dalla nazione in cui hai lavorato. I Paesi europei hanno adottato delle normative per facilitare il conteggio dei periodi di lavoro. Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein fanno parte di questo accordo. Se sei idoneo, potresti ricevere una pensione da ogni Stato dove hai lavorato e contribuito.
Un altro caso: se hai lavorato in un Paese che ha accordo bilaterale in materia di previdenza sociale con il tuo Paese d'origine, entrambi pagheranno la loro parte di pensione. Ma attenzione: se sei un cittadino europeo e hai lavorato in più destinazioni extra-UE, il tuo Paese d'origine potrebbe conteggiare solo lo Stato extra-europeo dove hai versato più contributi. L'attività professionale svolta in altre destinazioni potrebbe non essere considerata. In questo caso devi contattare direttamente le autorità dello Stato interessato.
Se hai lavorato in un Paese che non ha un accordo di previdenza sociale con quello d'origine, attenzione perché quel periodo d'attività potrebbe non essere conteggiato (dal tuo Paese d'origine). Queste sono linee guida generali e ogni situazione è diversa dall'altra. Assicurati quindi di verificare direttamente con il tuo fondo pensionistico.
Andare in pensione all'estero: oltre la facciata dorata
Il sole potrebbe essere “troppo battente”. I Paesi europei più gettonati tra i pensionati stranieri sono anche quelli esposti al cambiamento climatico. La Spagna sta registrando siccità e ondate di calore senza precedenti dal 2021. Le temperature superano i 30°C anche in inverno (gennaio 2024). Più della metà del territorio potrebbe desertificarsi.
Stessa situazione in Grecia, Francia, Thailandia e Sudafrica, con un aumento dei fenomeni meteorologici estremi: inondazioni, siccità e incendi. Anche se queste condizioni avverse non si verificano quotidianamente, la tendenza è ormai consolidata. Carenza d'acqua, caldo torrido e siccità non sono più eventi sporadici. Considera questi fattori quando pianifichi di andare in pensione all'estero.
Non vogliamo certo smorzare i tuoi entusiasmi. Al contrario, con una buona preparazione puoi ancora andare in pensione all'estero in tutta serenità. I pensionati espatriati sono spesso visti (erroneamente) come dei privilegiati. In realtà, non sono necessariamente più ricchi. Molti partono perché la loro pensione è troppo bassa per vivere decentemente nel Paese d'origine.
Queste partenze, dettate dalla ricerca di un potere d'acquisto migliore (e del sole), richiedono più attenzione. Hai scelto con cura la destinazione di trasferimento? Potrai concederti lo stile di vita che desideri? Cosa farai in caso di contrattempi, hai un piano b valido?
Prepara il progetto con cura e con largo anticipo. Nell'ideale dovresti iniziare a mettere da parte dei soldi per diversi anni, allo scopo del trasferimento in età pensionabile. Non fare troppo affidamento sul fatto che la vita costi meno nella destinazione di espatrio, le circostanze potrebbero cambiare limitando notevolmente il tuo potere d'acquisto.
Gestire il budget per godersi la pensione all'estero
Quando nel 2022 la Thailandia ha imposto ai pensionati stranieri di stipulare un'assicurazione sanitaria privata, con una copertura di base di 100.000 dollari, molti di loro hanno tremato e anche se gli ultimi comunicati sulla riforma fiscale (gennaio 2024) dicono che alcune categorie di pensionati stranieri sono esenti dal pagamento delle tasse, i dubbi rimangono. Questo per far capire che le riforme nel Paese ospitante sono eventi imprevisti, che possono incidere pesantemente sul tuo portafoglio.
Fai attenzione anche ai costi dell'assistenza sanitaria. Molti pensionati si trasferiscono all'estero sottovalutando l'impatto dei costi sanitari sul budget mensile. Anche se sei in ottima salute, sii lungimirante (che tu abbia intenzione di rimanere nel Paese ospitante in pianta stabile, o meno). Potresti aver bisogno di visite oculistiche, dentistiche o altro. Puoi integrare il sistema sanitario locale oppure devi stipulare un'assicurazione sanitaria privata, e quanto ti costa? Se hai una malattia cronica devi fare ancora più attenzione.
Per stilare un budget, calcola le tue spese attuali e fai una stima di quelle che avresti del Paese ospitante. Valuta la possibilità di iscriverti a forum o gruppi di pensionati all'estero. Puoi anche contattare un'agenzia di rilocazione. Non esitare a chiedere aiuto, soprattutto se ti trasferisci da solo. Anche un trasferimento ben preparato è un salto nel buio, soprattutto se scegli una destinazione molto lontana da casa. Approposito, conosci la lingua del posto dove andrai a vivere? Hai dei contatti in loco? Unirti a gruppi di espatriati prima della partenza ti aiuterà ad ambientarti una volta arrivato, e a goderti al meglio la pensione all'estero.