Ecco quali sono i Paesi OCSE più interessanti per i lavoratori stranieri

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Pubblicato 2023-04-19 alle 00:00 da Asaël Häzaq
La scelta del Paese in cui espatriare deve essere pianificata in modo adeguato perché non è qualcosa che si può improvvisare. Che tu abbia intenzione di studiare, lavorare o avviare un'attività all'estero, ci sono vari criteri da considerare, tra cui le opportunità professionali, il contesto di vita, l'inclusione, i livelli salariali e le tasse, prima di fare il grande passo . L'edizione 2023 dell'Indicators of Talent Attractiveness (ITA), stilata dall'OCSE, valuta la capacità dei singoli Paesi di attrarre gli espatriati. Il grado di interesse che una destinazione può suscitare è soggetto alle necessità individuali. Ecco una panoramica dei dati che sono emersi.

Come scegliere la destinazione di espatrio?

Il documento stilato dall'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) fornisce un'istantanea dell'indice di attrattività dei Paesi membri in un determinato momento, e ne esamina i punti forti e quelli deboli in base alle esigenze degli espatriati. In questo periodo storico, caratterizzato da una penuria di manodopera nel settore edilizio e sanitario, i dati dell'OCSE sono importanti perchè permettono di mettere a confronto vari territori: dall'America settentrionale all'America Latina, dall'Europa all'Asia del Pacifico.

Per la sua indagine, l'OCSE si è basata su quattro tipologie di espatriati: lavoratori altamente qualificati, imprenditori, creatori di startup e studenti. Il documento analizza 7 parametri per ogni profilo: le opportunità disponibili (questo criterio include anche i fattori favorevoli allo sviluppo del progetto di vita dell'espatriato), gli stipendi e le tasse (costo della vita, spese, ecc.), le prospettive future (integrazione a lungo termine, accesso alla cittadinanza, ecc.), l'ambiente (ambiente di vita, vita familiare, ecc.), la qualità dell'ambiente professionale, il livello d'inclusività, la qualità della vita e il sistema sanitario. Ogni parametro è qualificato sulla base di 3 livelli: molto importante, importante, non importante.

Lavoratori altamente qualificati in cerca di stabilità

Per gli espatriati altamente qualificati, la Nuova Zelanda è il posto giusto. Secondo i dati dell'OCSE è la destinazione più adatta per intraprendere un percorso professionale. Ma la concorrenza è agguerrita. La Nuova Zelanda precede di poco la Svezia, la Svizzera e l'Australia, che si piazzano in cima alla classifica. Il Canada è al 10° posto.

Nuova Zelanda, Svezia e Svizzera ottengono un punteggio alto per tutti i parametri presi in considerazione. Nuova Zelanda e Svizzera hanno un basso tasso di disoccupazione, rispettivamente del 3,3% e del 2,2%. In Svezia è più alto, con picchi del 7%, ma resta una destinazione economicamente dinamica. Queste destinazioni offrono prospettive di carriera simili e vantano una buona qualità della vita. I lavoratori stranieri qualificati che vi si trasferiscono hanno interessanti prospettive per il futuro, possono fare progetti a lungo termine e conciliare la vita familiare con il successo professionale.

Imprenditori: dov'è che pagherete meno tasse?

La Nuova Zelanda, la Svizzera e la Svezia sono molto apprezzate dagli imprenditori. Tra i Paesi OCSE, la Svezia occupa il primo posto ed è seguita da Svizzera e Norvegia. Il Canada è ultimo in classifica. Se come parametri si considerano però le entrate e le tasse, la Svizzera sale sul podio, seguita a ruota da Svezia e Canada. Non sorprende che gli imprenditori si concentrino su aspetti che possono avere un impatto diretto sulla loro attività (costo della manodopera, investimenti, tasse aziendali, tasse di importazione, ecc.).

Ecosistemi su misura per le esigenze dei creatori di startup

L'indagine dell'OCSE rivela che i creatori di startup preferiscono il Canada, su tutti i Paesi, per avviare un'attività e che danno priorità alla qualità piuttosto che al costo della vita. Gli Stati Uniti si piazzano al secondo posto e la Francia al terzo. La Svezia è al 7° posto, la Nuova Zelanda al 14° e il Regno Unito all'ultimo. La Svizzera non compare nella classifica. I risultati confermano che ogni categoria professionale ha esigenze diverse quando si tratta di scegliere la destinazione di espatrio. 

All'inizio dell'anno, il Canada ha rilanciato un visto per le startup, allo scopo di attirare sempre più giovani talenti. Gli Stati Uniti rimangono comunque la destinazione faro quando si parla d'innovazione. I fondatori di startup cercano un ecosistema che favorisca la creazione e lo sviluppo della loro azienda. Sono interessati a governi che abbiano un interesse per l'innovazione, che sostengano le aziende creative e che offrano opportunità di investimento, reti professionali, hub, ecc...

Studenti: sogno americano o giapponese 

Gli studenti internazionali sognano l'America, che si posiziona prima in classifica, davanti a Germania e Norvegia. Gli Stati Uniti spiccano per le opportunità di carriera, per la qualità dell'ambiente di lavoro e le prospettive per il futuro. Si aggiudicano il podio anche quando le priorità degli espatriati sono la qualità della vita, la famiglia e la salute. I giovani vogliono andare a studiare negli USA. Non si lasciano intimidire dalle difficoltà legate all'ottenimento del visto H-1B. Anche il costo dell'istruzione non sembra rappresentare un ostacolo 

Ma c'è qualcosa di strano! A differenza di altri profili di espatriati, gli studenti mettono il Giappone nella top 10 dei migliori Paesi in cui studiare. I lavoratori altamente qualificati lo posizionano al 20° posto, gli imprenditori al 21° e i fondatori di startup al 19°. In questo momento il Giappone sta affrontando una carenza di manodopera senza precedenti, e fatica ad attrarre e trattenere i talenti stranieri. Ciò è dovuto principalmente al ritmo frenetico del lavoro, tanti straordinari, barriere linguistiche e burocrazia farraginosa. Gli studenti, invece, hanno una percezione totalmente diversa del Giappone. Il trend del soft power giapponese, chiamato Cool Japan e lanciato negli anni 2000, sembra aver dato i suoi frutti. Gli studenti internazionali sono particolarmente attratti da questa nazione per la sua cultura, la sua lingua e il suo stile di vita. Studiare in Giappone fa la differenza anche nel curriculum. Questa nazione è all'avanguardia in molti settori e le sue rinomate università offrono un'istruzione di qualità.

Cosa fa la differenza nella scelta della destinazione?

Lo studio dell'OCSE conferma che le aspettative e le esigenze di un imprenditore non sono le stesse di uno studente o di un lavoratore. Ci sono differenze significative anche tra i creatori di aziende classiche e di startup. È importante ricordare che lo studio aggrega una serie di valori e ne fa una media. Esistono effettivamente una moltitudine di aziende che operano in settori diversi. Una PMI del settore tessile non avrà le stesse esigenze di una PMI del settore retail.

Il rapporto dell'OCSE conferma le tendenze attuali che vedono la Nuova Zelanda, la Svezia e la Svizzera come le destinazioni più favorevoli per trasferirsi con la famiglia e per fare carriera. 

L'elemento chiave nella scelta della destinazione di espatrio non è sempre la disponibilità economica. Ovviamente il costo della vita è un fattore che viene preso in considerazione, ma chi sta per trasferirsi sceglie anche in base a criteri utili allo sviluppo del suo progetto. Parametri oggettivi e soggettivi, che tengono conto della situazione professionale e accademica, dello stato di salute, ma anche dei valori e delle aspirazioni individuali.