Canada: tasso di disoccupazione in ribasso e immigrazione

Vita quotidiana
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Pubblicato 2023-01-20 alle 10:00 da Asaël Häzaq
Cerchi un lavoro stabile? Sogni di espatriare o di avere nuove opportunità di carriera? Il Canada inizia il 2023 con il botto, grazie ad un tasso di disoccupazione in forte ribasso. Abituato a svettare in cima alle classifiche, si conferma tra le destinazioni preferite dagli espatriati. Il governo si atterrà al piano di accogliere 500.000 stranieri entro il 2025?

Disoccupazione in calo, popolazione in crescita

Il Canada ha chiuso il 2022 in bellezza. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5% (4% in Quebec). Secondo Statistics Canada, un'agenzia governativa, il tasso di disoccupazione su base annuale è stato del 5,3%. Il governo accoglie positivamente questi dati che testimoniano il successo della sua politica migratoria ed economica. La popolazione totale del Canada, al 1° ottobre 2022, superava di poco i 39 milioni di abitanti. Un record, in gran parte dovuto all'immigrazione: nel 2020 sono arrivati 340.666 nuovi immigrati. Un record simile non si vedeva dagli anni '50. All'epoca il record era dovuto al baby boom.

Il 1° novembre 2022, Sean Fraser, Ministro dell'Immigrazione, dei Rifugiati e della Cittadinanza, ha presentato il Piano per l'Immigrazione 2023-2025. Il Paese ha accolto oltre 405.000 nuovi immigrati nel 2021. Prevede di accoglierne 465.000 nel 2023, 485.000 nel 2024 e 500.000 nel 2025. Esistono però grandi differenze tra le province. Alcune attraggono molti più immigrati di altre. Le zone rurali sono meno appetite. Il Piano del Governo è dare impulso proprio a queste aree, incoraggiando gli stranieri a trasferirsi nei piccoli centri. 

Le province più dinamiche

Le quattro province che attraggono il maggior numero di immigrati sono Ontario, Alberta, Columbia Britannica e Quebec. In Ontario risiedono oltre quattro milioni e duecentomila immigrati. Nella Columbia Britannica ce ne sono più di un milione e quattrocentomila, principalmente a Vancouver. Il Quebec ne conta un milione e duecentomila. L'Alberta sfiora il milione (oltre 360.000 immigrati a Edmonton e 460.000 a Calgary). In queste due province il tasso di disoccupazione è contenuto: 5,6% in Ontario e 5,8% in Alberta (appena 0,3 punti e 0,5 punti in più rispetto alla media nazionale). La Columbia Britannica e il Quebec sono sotto il 4% (e al di sotto della media nazionale), con tassi di disoccupazione rispettivamente del 4,7% e del 4,3%.

È un circolo virtuoso. Gli stranieri sono attratti dalle province più dinamiche e dalle grandi città. L'immigrazione contribuisce alla loro crescita economica e demografica, e alla loro importanza a livello internazionale. In Columbia Britannica c'è Vancouver, in Quebec c'è Montreal. In Alberta ci sono due città emblematiche: Edmonton e Calgary. A Toronto invece la tendenza potrebbe cambiare: pur restando il fulcro economico dell'Ontario, sembra che la sua popolazione stia diminuendo. 

La situazione a Toronto

Stiamo assistendo a un ricambio? Sembra che a Toronto i nuovi arrivati stiano sostituendo i residenti di lungo corso e i canadesi, che se ne vanno a vivere in altre province: si tratta della cosiddetta migrazione interprovinciale. L'anno scorso la città ha attirato 159.679 immigrati, il 103% in più rispetto al 2021 (78.849 arrivi). È possibile che questa differenza sia imputabile al Covid-19. Questi grandi numeri confermano una tendenza in atto dagli anni 2000: Toronto dipende molto dall'immigrazione. Su di essa ha costruito la sua crescita economica e demografica.

Ma il fenomeno potrebbe esaurirsi. Nel 2022, 78.100 residenti della Greater Toronto Area (una megalopoli che comprende Toronto e le città di Halton, Peel, York e Durham) hanno lasciato l'Ontario per andare a vivere in altre regioni canadesi. Nel 2021 se ne sono andate 73.500 persone. La tendenza inversa è decisamente più bassa. Non esiste una migrazione interprovinciale dai piccoli e medi centri dell'Ontario verso Toronto. La città, che è stata a lungo considerata come il posto ideale per fare carriera, sta perdendo valori agli occhi di coloro che vivono lì da molto tempo. È stata criticata per l'abbassamento della qualità della vita, il clima più ostile e le minori opportunità di carriera. Secondo alcuni, i nuovi arrivati di oggi emuleranno presto i residenti e i canadesi. Lasceranno Toronto per un'altra città o per un'altra provincia.

Carenza di manodopera 

Il miracolo canadese sta lasciando indietro alcune province. Anche se sta perdendo terreno, Toronto gode di un profilo internazionale più interessante rispetto alle altre città dell'Ontario. Lo stesso vale per le città di altre province canadesi. Tuttavia, anche loro risentono della carenza di manodopera e hanno bisogno di personale dall'estero.

Secondo Statistics Canada, i settori più colpiti dalla carenza di manodopera sono cinque: edilizia, vendita al dettaglio, industria manifatturiera, sanità e assistenza sociale, alberghiero e ristorazione. Offerta e domanda sono abbastanza bilanciate ma questi settori hanno ancora bisogno di lavoratori. Il 40% delle aziende dichiara di avere difficoltà nel reperire personale. Le province più grandi non sono state risparmiate. Toronto non è l'Ontario, Vancouver non è la British Columbia. Anche le zone rurali soffrono per la mancanza di manodopera.

Come aumentare l'attrattività delle aree rurali?

La questione preoccupa i vertici del Governo. I riflettori sono puntati sulle province più piccole, che hanno tassi di disoccupazione paragonabili a quelli delle province più grandi. Per attirare gli stranieri nelle città e nelle province più periferiche, le Autorità hanno lanciato dei programmi di immigrazione interessanti, come il Provincial Nominee Program (PNP) e l'Atlantic Canada Immigration Program (ACIP). Anche il Quebec ha sviluppato dei programmi di immigrazione dedicati ai lavoratori qualificati.

Il New Brunswick, provincia dinamica che eccelle nelle tecnologie per l'energia e l'industria, l'informatica e la cybersicurezza, ha sviluppato un suo programma di immigrazione. Anche l'agricoltura, la sanità, la produzione avanzata e l'istruzione occupano posti di rilievo. Una varietà di campi che potrebbero attrarre lavoratori stranieri.

Seguendo l'esempio del New Brunswick, altre province stanno promuovendo i loro punti di forza, valorizzando la loro qualità della vita e dell'ambiente. E funziona. Manitoba, New Brunswick e Saskatchewan sono tra le province che attirano la maggior parte dei nuovi immigrati.

Link utili in inglese:

Immigrate to Canada

Find a job in Canada

Provincial Nominee Program

Atlantic Immigration Program

New Brunswick Provincial Nominee Program

Quebec: immigration programs for skilled workers