Dubai apre le porte a 100.000 espatriati malgrado la crisi

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Pubblicato 2022-05-10 alle 10:00 da Asaël Häzaq
Niente sembra scalfire la prosperità economica di Dubai malgrado l'esodo massiccio della forza lavoro straniera a causa della pandemia. In ottobre del 2020 ha riaperto le porte ai professionisti stranieri. Come si spiega il successo della città più famosa degli Emirati Arabi Uniti? Dubai e il suo emirato sono la nuova meta preferita degli espatriati?

Il nuovo "place to be" per gli espatriati

Mentre la crisi sanitaria sta ancora affliggendo tanti Paesi nel mondo, l'economia di Dubai resta prospera grazie all'arrivo di nuovi immigrati. In meno di due anni (fine 2020-aprile 2022) la città ha accolto quasi 100.000 lavoratori, superando la soglia dei 3.5 milioni di abitanti. Per fortuna gli espatriati sono tornati perchè l'Emirato non può fare a meno di manodopera dall'estero. Per salvare l'economia emiratina, lo Sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti, sta attuando una politica di ripresa il cui motore trainante è la forza lavoro in arrivo da nazioni straniere. 

Mentre la maggior parte degli Stati chiudeva i confini per contenere la pandemia, gli Emirati Arabi Uniti facevano il contrario. All'inizio dell'estate 2020 aprono le frontiere per rilanciare il settore del turismo, duramente colpito dalla crisi. Per rassicurare i visitatori attuano una serie di misure di prevenzione: test, quarantena, copertura sanitaria obbligatoria, applicazione mobile per tracciare i contatti, visto elettronico... Vincoli che i visitatori comprendono e accettano. Dubai diventa una delle poche città dove puoi "vivere come prima". L'economia si mette in marcia, grazie al turismo e alla ripresa degli affari.

L'entusiasmo intorno a Dubai sta crescendo grazie anche ai social network. Lo conferma Caroline Faillet, direttrice della società di ricerca Opinion Act. In un'intervista del 22 dicembre 2021 al quotidiano francese 20 Minutes, ha detto che all'apice della pandemia la parola "Dubai" è quasi triplicata sui social media, passando da 250.000 a 629.000 visualizzazioni. Una popolarità che non è nata dal caso. Il governo emiratino ha fortemente incoraggiato questo "effetto Dubai" e i risultati sono tangibili. 

Dubai: le ragioni del suo successo

Essendo stata la prima città che ha aperto al turismo, Dubai non ne ha ricavato soltanto entrate importanti ma è riuscita ad attrarre un bacino di visitatori facoltosi che ha deciso di restare. A questo proposito il governo sta facendo il possibile per agevolare le formalità di ottenimento della residenza.

Gli uomini d'affari che hanno lasciato la città all'inizio della pandemia non sono ancora tornati quindi la nuova sfida per Dubai è convincere chi è partito, a rientrare, e contemporaneamente attrarre nuovi imprenditori e nomadi digitali. Nell'autunno del 2020 gli Emirati hanno lanciato due nuovi visti: uno dedicato al telelavoro e uno chiamato "golden visa". 
Il visto per il telelavoro si rivolge ad un ampio pubblico (in base al reddito) mentre il golden visa è riservato ai "profili talentuosi" ossia investitori, ingegneri, atleti, scienziati, artisti e medici altamente qualificati. 
Nel settembre 2021, Abdulla bin Touq al-Marri, Ministro dell'Economia, ha annunciato l'emissione di un nuovo permesso per espatriati chiamato "green visa" che permette ai titolari di auto-sponsorizzarsi, facendo così cadere la necessità di uno sponsor locale. Purtroppo la forza lavoro non qualificata è esclusa da questo programma. Dubai punta su investitori facoltosi, imprenditori, ricercatori, studenti con abilità elevate e creatori di startup.

Dubai attira, questo è indubbio. La città si impegna a lottare contro il Covid e guadagna terreno tra la comunità degli espatriati. Le famiglie sono sollevate nel vedere che le scuole restano aperte. Gli imprenditori tornano a fare affari. Alcuni esperti britannici ipotizzano che l'effetto Brexit avvantaggi Dubai. I grandi investitori sarebbero infatti invogliati dalla formalità "rilassate" che permettono di accedere sul territorio emiratino senza troppa burocrazia.

In conclusione

Vento favorevole per Dubai che punta ad attrarre sul territorio 5.8 milioni di espatriati entro il 2040. E per accoglierli promette di rimettersi a nuovo: più spazi verdi, trasporti più ecologici e meglio distribuiti, maggiore disponibilità di alloggi, aree ricreative e centri commerciali... Dubai diventerà il nuovo "place to be" per l'espatrio?