Le regole di quarantena nel mondo

Notizie di attualità
  • quarantaine
    Shutterstock.com
Pubblicato 2021-09-10 alle 10:00 da Asaël Häzaq
2020: scoppio della pandemia del Covid-19. Quarantena, confinamento e restrizioni sulla mobilità entrano a far parte della nostra quotidianità. Ancora oggi è impossibile viaggiare senza aver prima verificato se è consentito farlo perchè molte variabili entrano in gioco (paese da cui si parte, motivo del viaggio, necessità o meno di un visto...). La quarantena non impatta solo i soggiorni di breve durata ma anche i progetti di espatrio.

Paesi aperti senza quarantena

Il 1 luglio 2021, il pass sanitario è entrato in vigore nei paesi dell'Unione Europea. In teoria non è più necessario fare la quarantena. Chi è in possesso del pass sanitario (emesso a vaccinati, a chi si è sottoposto a un test PCR con esito negativo, a chi è recentemente guarito dal Covid-19) può spostarsi liberamente all'interno dell'UE. Nella pratica la variante Delta ha purtroppo reintrodotto l'obbligo di quarantena nelle zone a rischio e per le persone non vaccinate. 

Le nazioni europee accessibili senza quarantena sono: Albania, Austria, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Italia, Kosovo, Lettonia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Portogallo, Grecia, Serbia, Slovenia , Svezia, Ucraina, Ungheria, Spagna e Svizzera.

In Asia, ad eccezion fatta di Giordania e Turchia, alcune nazioni hanno aperto le frontiere ma con obbligo di quarantena. Gli Emirati Arabi Uniti non prevedono alcuna quarantena per arrivi a Dubai, e 7 giorni di quarantena per Abu Dhabi. Quarantena anche a Sharjah, in attesa dell'esito di un test PCR.

In America, Bahamas, Brasile, Ecuador, Giamaica, Guatemala, Messico, Paraguay, Perù e Repubblica Dominicana non richiedono più la quarantena.

Nel continente africano, Namibia, Zambia, Uganda, Kenya, Somalia, Egitto, Mauritania, Mali, Costa d'Avorio, Ghana, Sierra Leone, Camerun e anche Burkina Faso non impongono più l'obbligo di quarantena.

Dato che queste misure possono variare senza preavviso, si consiglia di entrare in contatto diretto con le autorità dei paesi interessati. L'ingresso senza quarantena non esclude la presentazione di un test PCR negativo, che va fatto generalmente meno di 72 ore dalla partenza. Solo Colombia, Costa Rica e Kosovo esentano i viaggiatori in ingresso dall'obbligo della quarantena e del test PCR.

Le autorità ricordano, però, che il rischio terroristico minaccia l'intero globo. Alcuni Stati sono più colpiti di altri e/o stanno attraversando gravi crisi politiche. E' meglio evitare viaggi non necessari in Messico, Costa Rica, Colombia, Turchia, Brasile, Namibia e Somalia. Altri paesi come il Kenya, la Mauritania (per la vicinanza con il Mali) e il Camerun sono particolarmente minacciati dal terrorismo. Inoltre, Costa d'Avorio, Burkina Faso e Mali sono afflitti da una recrudescenza del virus Ebola.

Il ritorno della quarantena

E' la tendenza che si osserva negli ultimi mesi: un ritorno alla quarantena che coinvolge aree e popolazioni specifiche. Di fronte alla minaccia della variante Delta, i governi continuano a incoraggiare la vaccinazione. Le persone vaccinate hanno, in genere, più libertà di spostarsi da un Paese all'altro rispetto ai non vaccinati.

Molti paesi dell'UE stanno reintroducendo la quarantena. La Germania attua la misura per le persone provenienti da alcune regioni della Francia e territori d'oltre mare: Occitania, PACA, Corsica, Guadalupa, Martinica, Reunion, Saint-Martin e Saint-Barthélémy. Il Belgio sconsiglia l'ingresso nel suo territorio a chiunque provenga da un Paese a rischio; tutta la Francia continentale figura nella lista rossa del Belgio - solo Mayotte è arancione. La Germania impone a tutti (vaccinati e non) di registrarsi sul suo sito web ufficiale prima di viaggiare. Solo i non vaccinati o i positivi devono osservare la quarantena, pena una multa di 25.000€. Il Belgio obbliga tutti i viaggiatori in ingresso a un periodo di quarantena di 10 giorni.

Polonia, Bulgaria e Slovenia impongono un isolamento di 10 giorni (autoisolamento per Estonia, Ungheria e Finlandia) ai non vaccinati e alle persone positive al Covid-19. La quarantena può essere ridotta se, entro due giorni dall'arrivo, il viaggiatore presenta un test PCR negativo; Estonia, Ungheria e Finlandia impongono due test (il cui esito deve essere negativo) a 6 giorni di distanza l'uno dall'altro. Per quel che riguarda Islanda, Irlanda, Croazia e Austria, niente quarantena per i vaccinati, per chi ha fatto un test PCR con esito negativo, per le persone guarite dal Covid.19. Chi non rientra in queste categorie, deve sottoporsi alla quarantena. Islanda e Croazia prevedono l'isolamento in hotel fino all'ottenimento di un test PCR negativo. Per entrare in Islanda, tutti i viaggiatori devono registrarsi sul suo sito ufficiale prima della partenza. Registrazione online anche per Lettonia e Norvegia con autoisolamento di 10 giorni. La Lituania applica una quarantena di 10 giorni per i non vaccinati e i positivi. A Malta l'isolamento dura 14 giorni in una struttura alberghiera designata dal governo locale. Svezia, Slovacchia, Regno Unito, Romania, Repubblica Ceca impongono ugualmente una quarantena a seconda dei casi.

Anche altri Paesi del mondo stanno optando per una quarantena ad hoc. L'Uzbekistan applica una quarantena di 14 giorni per gli ingressi dall'India. Stessa politica per Repubblica Centrafricana, Bangladesh e Repubblica del Congo: isolamento in un hotel approvato dal governo per il Bangladesh, autoisolamento per il Congo. La Bolivia riduce la quarantena obbligatoria a 10 giorni e impone l'obbligo di un'assicurazione in caso di Covid-19. Il Nepal riduce l'isolamento a 7 giorni. Le Autorità informano che, ad eccezione della Repubblica Centrafricana, è fortemente sconsigliato viaggiare in queste nazioni.

Tutti i costi associati alla quarantena (soggiorni in hotel, test PCR) sono a carico del viaggiatore. Oltre a queste misure bisogna tenere conto delle norme in vigore sulla mobilità a livello locale e sull'accesso a luoghi pubblici, attività commerciali, ecc... Sappiate che variano a seconda che il viaggiatore abbia o meno il pass sanitario. In ogni caso, è bene che vi informiate sulle leggi che regolano gli ingressi nel paese dove volete recarvi, soprattutto se non siete vaccinati. 

Quarantena: che impatto ha sull'espatrio?

Le regole di quarantena hanno un impatto significativo sui soggiorni brevi all'estero. Non solo dovete considerare 7-14 giorni di isolamento a vostre spese, ma anche l'eventualità di una quarantena al ritorno. Va da sè che uno spostamento del genere va pianificato.

Qualsiasi progetto di espatrio va organizzato in anticipo. A causa della pandemia e delle misure in atto per contrastarla, certe destinazioni potrebbero perdere o accrescere la loro popolarità. Il Canada ha finalmente aperto le porte agli europei a inizio di Settembre: il paese è rimasto inaccessibile per molto tempo ma ciò nonostante ha mantenuto la sua attrattiva. Gli Stati Uniti registrano una crescita che potrebbe far ben sperare i profili stranieri altamente qualificati. Le potenze emergenti del sud-est asiatico, invece, stanno perdendo terreno. Già indebolita da una crisi politico-economica, Hong Kong (i cui confini sono ancora chiusi) è stata duramente colpita dalla pandemia. Lo stesso discorso vale anche per Singapore e Taiwan. Non accessibili agli stranieri, queste nazioni hanno scelto di rilanciare l'economia a livello locale favorendo l'occupazione dei propri connazionali. Altri paesi, come la Svizzera, stanno mettendo enfasi sulle misure in atto per rilanciare l'economia, allo scopo di attirare professionisti disposti al trasferimento. 

La pandemia sta ridisegnando nuove frontiere. Per gli espatriati, questo implica più ricerca e più accortezza. Le restrizioni sulla mobilità possono rallentare, e persino annullare, un trasferimento. Questo periodo di incertezza può diventare anche un momento di riflessione, utile a ridefinire i contorni del progetto.