Consigli per chi segue il partner durante l'espatrio

Vita quotidiana
  • Katharina Von Knobloch
Pubblicato 2021-06-02 alle 07:10 da Veedushi
A volte capita che una persona si trasferisca all'estero per seguire il partner che ha ricevuto un'offerta di lavoro. Adattarsi alla nuova vita può essere complicato, soprattutto in questo periodo di pandemia. Ecco i consigli di Kate, un'espatriata negli Stati Uniti.

In un primo momento, Kate si era trasferita per seguire il marito. Nel suo paese d'origine si occupava di marketing e consulenza aziendale. Dopo l'espatrio ha deciso di reinventarsi e diventare coach. Ha fondato Share the love per aiutare altri espatriati come lei a costruirsi una carriera all'estero.

Kate ci spiega che il termine "coniuge a carico" non le piace, lo ritiene inadeguato. Secondo il suo modo di vedere, la persona che segue l'altra in un espatrio, contribuisce in modo significativo alla buona riuscita del progetto. "In base alla mia esperienza"- racconta - "non siamo solo persone a carico di qualcun altro, ma svolgiamo un ruolo cruciale durante il periodo di vita all'estero della coppia. Siamo spesso coinvolti a livello della comunità locale e cerchiamo di costruire qualcosa di significativo per noi e gli altri."

La pandemia e le restrizioni sulla mobilità hanno avuto un duro impatto sugli espatriati. " A causa del Covid-19, molte famiglie vivono separate. Sono in contatto con persone che non vedono i propri cari da più di un anno". Kate ci fa sapere che tanti professionisti, che dovevano trasferirsi all'estero per lavoro, hanno posticipato i loro piani perchè ottenere il visto per tutta la famiglia è, oggi, un problema. "Altri rifiutano offerte di lavoro all'estero perchè non sanno se potranno rientrare a casa in tempo, in caso di necessità". Tanti dubbi ed interrogativi affollano le menti delle persone in questo periodo incerto.

"Lo scopo del mio lavoro è quello di dare un orientamento professionale alle donne che espatriano per seguire il partner. Attraverso la mia esperienza ho notato come queste tendano a mettersi in secondo piano per prendersi cura del marito e dei figli. Danno priorità alle necessità della famiglia dimenticandosi di loro e della loro carriera. In questo contesto storico, vedo per loro delle buone prospettive grazie al lavoro da remoto".

"Le donne che si spostano per seguire il partner all'estero, hanno un ruolo chiave. Alcuni studi dimostrano che il loro contributo è fondamentale alla buona riuscita del progetto. Il Covid-19 ha esasperato la situazione rendendo il loro compito più difficile. E' importante quindi che riconoscano l'importanza del loro ruolo e che non si sottovalutino. Sono il perno intorno a cui ruota la famiglia ma non devono annullarsi per i bisogni degli altri. Una volta qualcuno mi disse che per essere una brava madre devi avere anche dei progetti personali a cui dedicarti".

Il lockdown e le restrizioni sugli spostamenti hanno impattato in modo significativo la salute mentale dei coniugi a carico. "Non poter uscire e vedere gente è stato pesante ma in questo frangente il mondo digitale ci viene in aiuto. Io per esempio ho partecipato a tante conferenze ed eventi di networking che si sono svolti in varie parti del mondo. Esplorare la possibilità di incontri virtuali, magari con ex colleghi, può essere di beneficio", ci dice.

"La digitalizzazione renderà la vita degli espatriati molto più semplice. Trovare lavori che si possono svolgere da remoto sarà meno complicato cosi come partecipare a corsi di formazione, indipendentemente dal luogo di residenza".

Kate consiglia a tutte le persone che si sono trasferite durante la pandemia di iniziare a stabilire dei nuovi contatti nella vita reale. In questo il partner che lavora può essere utile. Restrizioni permettendo, si possono organizzare delle uscite tra colleghi a cui partecipino anche i congiunti. Alla base di tutto resta comunque la comunicazione tra i coniugi. "Non abbiate paura di comunicare al partner il vostro stato d'animo e le vostre esigenze".

Da non sottovalutare inoltre che molte aziende potrebbero offrire un programma di supporto e di coaching per i coniugi a carico. Vale la pena quindi informarsi e approfittare dell'opportunità. Se questa opzione non fosse disponibile, e il coniuge a carico non potesse contare su entrate proprie, allora è auspicabile che possa disporre di un budget che gli permetta di dedicarsi ai propri progetti. Kate mette, da ultimo, l'accento sull'importanza che la coppia affronti eventuali problemi in modo aperto e onesto, dedicandosi del tempo.