Viaggi e coronavirus: per entrare in questi paesi devi fare il test PCR COVID-19

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Pubblicato 2021-01-26 alle 11:50 da Veedushi
A causa di una seconda ondata di Covid-19, nelle ultime settimane molti paesi nel mondo hanno inasprito le condizioni di ingresso sul loro territorio. Ecco una carrellata delle nazioni dove puoi entrare solo se hai prima effettuato un test PCR con risultato negativo.  

Europa

Dal 18 gennaio 2021, tutti i viaggiatori in ingresso nel Regno Unito devono presentare un test PCR negativo, ad eccezione delle persone che arrivano da un paese dove il test non è disponibile, e dei bambini che hanno meno di 11 anni. Il test deve essere stato fatto entro 72 ore dalla partenza. Tutti i passeggeri vengono messi in quarantena per dieci giorni, indipendentemente dal paese di provenienza. La Scozia e il Galles stanno attuando misure simili.

La Francia richiede un test PCR negativo, effettuato nelle 72 ore prima della partenza, a tutti viaggiatori provenienti da paesi non appartenenti all'Unione Europea. La misura si applica anche alle persone in arrivo dal Regno Unito.

In Germania, il test PCR può essere fatto in aeroporto in arrivo, o in un centro medico locale adibito al depistaggio. La quarantena è obbligatoria per tutti i viaggiatori, ma può essere interrotta al 5° giorno se il risultato del test è negativo. Dal 15 dicembre 2020 i test PCR effettuati in aeroporto non sono più gratuiti. Anche in Austria la quarantena può essere interrotta al 5° giorno dopo l'arrivo, se il test ha esito negativo.

Il Belgio applica le raccomandazioni dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico): i viaggiatori in arrivo da una zona rossa vengono messi in quarantena per dieci giorni e testati per il COVID-19 a più riprese. Possono uscire dalla quarantena il 7° giorno dopo due test negativi. 

L'Islanda ora richiede due test PCR invece di uno. Il primo, gratuito, da fare in arrivo e il secondo 5-6 giorni dopo, nell'ambito dei 14 giorni della quarantena. Questa misura sarà in vigore fino a febbraio 2021. Tuttavia, dal 10 dicembre scorso, i viaggiatori che fatto un test prima della partenza ne sono esenti all'arrivo, a condizione che siano in possesso della documentazione adeguata.

L'Italia è uno dei pochi paesi europei che richiede ai viaggiatori dell'UE e dell'area Schengen di sottoporsi a un test PCR con esito negativo entro 48 ore dall'arrivo. Coloro che non hanno potuto sottoporsi al test, vengono messi in quarantena per 14 giorni.

In breve, i test PCR sono obbligatori per poter entrare nella maggior parte dei paesi europei, tra cui Svizzera, Danimarca, Lussemburgo, Finlandia, Croazia, Spagna, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Estonia, Cipro, Grecia. La Repubblica Ceca richiede ai viaggiatori provenienti da paesi a basso rischio di sottoporsi, all'arrivo, ad una visita medico. Per l'ingresso in Portogallo, che è attualmente in lockdown, solo i bambini con meno di due anni possono entrare liberamente, tutti gli altri devono esibire un test PCR negativo.

Medio Oriente

In Bahrain, tutti i viaggiatori devono eseguire un test PCR all'arrivo, a proprie spese. Il costo è di 80$ a persona. Devono in seguito isolarsi, in attesa del risultato del test. I viaggiatori che desiderano soggiornare per più di dieci giorni, devono sottoporsi a un secondo test.

Gli Emirati Arabi Uniti richiedono un test PCR negativo da fare nelle 96 ore precedenti all'arrivo. Un secondo test viene eseguito durante i 14 giorni di quarantena che va trascorsa in un hotel designato. Ad Abu Dhabi, i nuovi arrivati ​​devono indossare un braccialetto GPS elettronico nel periodo di isolamento.

Asia

Oltre ai 14 giorni di quarantena, per l'ingresso in Cina è richiesto un test PCR negativo. Per sette giorni, i viaggiatori, che provengono da un elenco di paesi con diritto di ingresso, vengono sottoposti a diversi controlli della temperatura. La quarantena termina solo quando il 2° test è negativo.

Anche Singapore ha riaperto i suoi confini ai viaggiatori provenienti da determinati paesi, che per entrare sono obbligati a fare un test PCR all'arrivo. In attesa del risultato del test, devono isolarsi per 48 ore in un hotel di loro scelta.

In Thailandia, il test PCR non è richiesto all'arrivo ma dopo i 14 giorni di quarantena. I nuovi arrivati ​​possono spostarsi all'interno del paese solo se il risultato del test è negativo. Devono inoltre stipulare un'assicurazione sanitaria e di viaggio, del valore minimo di 100.00$, che copra le cure per il COVID-19, in caso di bisogno.

Per entrare alle Maldive basta il test PCR negativo, da fare prima della partenza. Non c'è quarantena. Tuttavia, i viaggiatori potrebbero essere casualmente selezionati, all'aeroporto, per fare il test per il depistaggio del COVID-19.

Americhe

Dal 7 gennaio, il Canada richiede a tutti i viaggiatori in ingresso di produrre un test PCR negativo. Il test va effettuato nei tre giorni precedenti la partenza, indipendentemente dal paese di provenienza. La quarantena di 14 giorni all'arrivo rimane obbligatoria.

Dal 26 gennaio 2021, anche tutti i viaggiatori diretti negli Stati Uniti, compresi i cittadini americani, devono essere in possesso di un test PCR negativo da farsi entro tre giorni dall'arrivo nel paese. Solo i membri dell'equipaggio, il personale militare e i bambini di età inferiore ai due anni sono esenti.

Per entrare in Belize, il test PCR deve essere eseguito entro 96 ore dalla partenza. A Panama, entro 48 ore o all'arrivo in aeroporto pagando 50$. Tutti i viaggiatori in arrivo possono essere selezionati, a caso, per un secondo test di controllo.

Il Guatemala, i cui confini rimangono chiusi ai viaggiatori provenienti dal Regno Unito e dal Sud Africa, richiede un test PCR negativo per tutti i viaggiatori di età superiore ai 10 anni, da fare entro 96 ore dalla partenza o arrivati in aeroporto pagando 25$.

Dal 30 dicembre 2020, in molti paesi dell'America Latina, tra cui Ecuador, Colombia, Brasile, Cile e Bolivia, il test PCR è obbligatorio. Non serve invece per entrare in Messico, Argentina, Perù e Uruguay.

Oceania

A partire dal 18 gennaio 2021, tutti i viaggiatori provenienti da Australia, Antartide e alcune isole del Pacifico, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 2 anni, devono sottoporsi a un test PCR all'arrivo in Nuova Zelanda. Per i viaggiatori provenienti dal Regno Unito e dagli Stati Uniti, il test deve essere stato effettuato entro 96 ore dalla partenza. La quarantena di 14 giorni rimane obbligatoria.

L'Australia segue lo stesso esempio rendendo obbligatorio il test PCR dal 22 gennaio 2021, da effettuarsi entro 72 ore dalla partenza. Sono esenti da questa misura i lavoratori stagionali provenienti da paesi a basso rischio dove il test non è disponibile. 

Africa

Il test PCR Covid-19 è obbligatorio per entrare nella maggior parte dei paesi africani. In Sud Africa, ad esempio, i viaggiatori devono produrre un test PCR negativo eseguito entro 72 ore dalla partenza. I viaggiatori che presentano sintomi da coronavirus, o che potrebbero essere entrati in contatto con una persone infette, devono effettuare un secondo test a loro spese. Se positivi, vengono messi in quarantena per dieci giorni presso una struttura designata.

Per accedere a Mauritius bisogna presentare un test PCR negativo effettuato entro 5-7 giorni dalla partenza. Una volta sull'isola e, durante i 14 giorni di quarantena in un hotel designato, il viaggiatore viene sottoposto ad altri tre test - il giorno 1, 7 e 14 - a suo carico. Il costo dei tre test è di 13.500Rs.