Leggi che regolano il lavoro nei giorni festivi
28 settembre. D'ora in avanti, in Kuwait, questo sarà un giorno festivo. La data, scelta dal Consiglio dei Ministri, commemora il Mouled (il compleanno del Profeta Mohammad). Il governo ha tuttavia specificato che solo le istituzioni pubbliche e i ministeri rimarranno chiusi, mentre le altre aziende non cesseranno l'attività. Quindi, per gli espatriati che lavorano nel settore privato, non è cambiato nulla.
Quando si parla di lavoro nei giorni festivi, ogni nazione ha le sue regole. Molti Paesi adottano il principio secondo cui i datori di lavoro non possono obbligare i dipendenti a lavorare durante le festività. Né possono costringerli a compensare le ore perse lavorando di più. Di contro, i dipendenti non possono chiedere di recuperare un giorno festivo che cade quando sono in ferie. Queste misure si applicano a tutti i dipendenti, sia locali che espatriati. Esistono però delle eccezioni.
Alcuni casi specifici
In Svizzera, a determinate condizioni, il datore di lavoro può chiedere una deroga alle autorità competenti. Il 1° agosto, unica festività nazionale, viene obbligatoriamente conteggiato in busta paga. Lo stesso non vale per altre festività, in particolare quelle cantonali. Se sei un espatriato, e hai un impiego retribuito in base al numero di ore che fai al giorno, stai all'occhio perchè se ti assenti nei giorni festivi potresti non essere pagato.
In Francia, la Festa del Lavoro, il 1° maggio, è l'unica festività in cui la maggior parte dei dipendenti non è tenuta a lavorare. Eccezion fatta per i settori primari, che non prevedono l'interruzione delle attività (gli ospedali, ad esempio). In linea di principio, i lavoratori con almeno 3 mesi di anzianità sono pagati quando lavorano in un giorno festivo, ad esclusione dei lavoratori a domicilio, dei lavoratori occasionali e dei lavoratori temporanei. Se lavori il 1° maggio, percepisci una tariffa maggiorata. Per quanto riguarda tutti gli altri giorni festivi, la legge francese prevede normative specifiche in base al settore.
In Canada, chi ha un impiego "regolamentato a livello federale" ha diritto a "un giorno di permesso retribuito in occasione delle 10 festività nazionali". Tuttavia, in base al settore di attività, ci potrebbero essere delle regole specifiche. Il datore di lavoro può, ad esempio, sostituire un giorno festivo con un altro. E anche il dipendente può fare lo stesso. La retribuzione varia secondo lo status del lavoratore (tempo indeterminato, part-time ecc...).
Espatriati e lavoro nei giorni festivi: cose da sapere
Gli espatriati non sono sempre consapevoli dei loro diritti, così può capitare che lavorino nei giorni festivi senza godere dei benefici che spettano loro (tariffa oraria maggiorata, ad esempio). Va sottolineato anche che ci sono datori di lavoro senza scrupoli che, approfittando dell'ingenuità degli stranieri, li costringono a lavorare nei giorni festivi.
Se ti ritrovi a lavorare per un numero eccessivo di ore, o al di fuori delle fasce orarie previste dal contratto, c'è qualcosa che non va. Lo stesso vale se ti obbligano a lavorare nei giorni festivi. Cosa prevede la legge sul lavoro del Paese dove vivi? Cos'è previsto sul tuo contratto di lavoro? Hai problemi anche in altri ambiti come straordinari non pagati, obbligo di portare il lavoro a casa, impossibilità di prendere la pausa pranzo come previsto?
Se hai dei dubbi, contatta dei professionisti (associazioni per lavoratori stranieri, ad esempio) per valutare la tua situazione e, se necessario, prendere provvedimenti. Non lavorare in un giorno festivo è un diritto riconosciuto a tutti i lavoratori. Se invece decidi di lavorare in un giorno festivo, sappi che questa opzione è regolamentata a livello di legge.
