Visto Schengen digitale: una svolta per i viaggiatori e per chi vuole espatriare in Europa

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Pubblicato 2023-06-26 alle 11:00 da Asaël Häzaq
Come si può garantire la fluidità della circolazione delle persone gestendo in modo efficace le frontiere esterne dell'Unione Europea? La Commissione europea ha delineato la sua strategia, il visto Schengen digitale, per semplificare i viaggi, rafforzare la sicurezza delle frontiere e aprire opportunità di lavoro e di studio ai cittadini di Paesi terzi. 

Vantaggi del visto Schengen digitale

In un comunicato stampa del 13 giugno, la Commissione Europea ha annunciato l'imminente lancio del visto Schengen digitale a seguito di un accordo tra il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo. Ricordiamo che il visto Schengen consente di viaggiare senza passaporto in tutti i Paesi membri dell'area Schengen ed è valido per soggiorni brevi fino a 90 giorni. Non essendoci controlli alle frontiere, i titolari del visto sono liberi di entrare e uscire da qualsiasi Paese dell'area Schengen.

Il visto Schengen è destinato ai cittadini di Paesi extraeuropei (Paesi terzi) che non hanno firmato un accordo di esenzione dal visto con i Paesi Schengen. Può essere utilizzato per diversi scopi, tra cui turismo, affari, studio a breve termine o ricerca, oltre che per fare visita a parenti o amici.

Si può lavorare o studiare con un visto Schengen?

In linea di principio, i cittadini stranieri possono lavorare e studiare nell'UE con un visto Schengen. Il visto consente l'ingresso nei Paesi Schengen e permette la libera circolazione all'interno di quest'area, che è la più grande zona di libera circolazione del mondo. A seconda dello scopo e della frequenza dei viaggi, sono disponibili diversi tipi di visti Schengen, come quelli a ingresso singolo, doppio o multiplo. È possibile richiedere un visto valido fino a 5 anni.

Pur offrendo una notevole flessibilità, il visto ha alcune limitazioni. Consente infatti un soggiorno massimo di 90 giorni. Per questo motivo, per intraprendere studi o lavorare oltre questo limite temporale è necessario richiedere un visto rilasciato dal Paese ospitante. È importante inoltre sapere che il visto Schengen è diverso da un permesso di lavoro, e non lo sostituisce. La Commissione Europea sottolinea anche che i cittadini stranieri non devono trascorrere "più di 90 giorni nell'area Schengen su un periodo di 180 giorni", anche in caso di visto quinquennale.

Il limite temporale è stato fissato proprio per evitare abusi. Non è consentito lavorare o studiare a lungo con un visto Schengen. Tuttavia, il visto Schengen offre una notevole flessibilità consentendo di visitare più Paesi europei a un costo molto competitivo (in media il permesso costa 80€ per gli adulti).

Passaggio a un visto Schengen digitale

La Commissione europea è orgogliosa di questo nuovo traguardo. Nel giugno 2021, ha presentato la "Strategia Schengen", un piano completo volto ad armonizzare e snellire le procedure per i cittadini di Paesi terzi, preservando i vantaggi dell'area Schengen e potenziandone la forza. La digitalizzazione è un aspetto centrale di questa strategia.

Attualmente le procedure amministrative prevedono l'utilizzo di un visto che consta di un'apposita “vignetta”, anche se alcuni Paesi consentono di effettuare online alcuni procedimenti. La mancanza di standardizzazione fa alzare i costi sia per i viaggiatori che per gli Stati membri. Il visto digitale consentirà la digitalizzazione delle domande per questa tipologia di visto.

Cosa cambia per i cittadini stranieri?

Semplicità, velocità, efficienza e sicurezza sono i vantaggi che accompagnano la digitalizzazione del visto Schengen e delle relative procedure. In parole povere, tutto si svolgerà online attraverso una piattaforma europea unificata che centralizzerà le richieste di visto. Dalla presentazione dei documenti al pagamento, l'intero processo sarà digitalizzato, indipendentemente dallo Stato membro Schengen in cui il cittadino straniero intende recarsi. Il tradizionale visto con "vignetta" sarà sostituito da un visto digitale. Questa modernizzazione offre ai viaggiatori numerosi vantaggi, perché la centralizzazione dei dati semplifica la procedura e fa risparmiare tempo.

Anche i Paesi dell'UE trarranno vantaggio dalla modifica. Negli ultimi anni il visto con "vignetta" è stato oggetto di frodi, furti e falsificazioni. Il visto Schengen digitale mira a risolvere questi problemi migliorando le misure di sicurezza. Questo nuovo visto, inizialmente valido per i soggiorni di breve durata, si estenderà poi anche a quelli di lunga durata. Ora gli Stati membri devono approvare l'accordo della Commissione, e hanno sette anni di tempo per adeguarsi alla nuova pratica. Per la Commissione Europea si tratta di un passo significativo verso la digitalizzazione.