Come gestire un espatrio quando ti trasferisci dall'altra parte del mondo

Storie di espatriati
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Pubblicato 2022-07-20 alle 00:00 da Francesca
Trasferirsi all'estero è un passo importante, di quelli che ti cambiano la vita. Andando a vivere in un Paese straniero, dovrai modificare le tue abitudini, costruire una nuova cerchia di amicizie, adattarti a nuove circostanze... come affrontare il cambiamento se vai a vivere dall'altra parte del mondo?

Ti alzi un sabato mattina, è una bella giornata d'estate, soleggiata, non fa troppo caldo. Temperatura ideale. E' ancora presto e fai colazione con comodo. Metti consapevolezza in ogni singolo gesto, vuoi creare dei ricordi perché non sai quando potrai rivivere le stesse situazioni. Tra qualche ora salirai in aereo e domani sarà tutto un altro risveglio: stai per trasferirti dall'altra parte del mondo.

Cosa succede quando, in meno di 24 ore, ti trovi catapultato in una realtà totalmente differente?

Cambio di ambiente e di stile di vita

Torniamo a noi. E' domenica, arrivi a destinazione, scendi dall'aereo, repentino cambio di clima. Sei nell'altro emisfero ed è inverno!  

Come fare quando, nel giro di poco tempo, ti trovi a vivere un cambio di clima, lingua, cibo, stile di vita, contesto?

Ecco alcuni consigli sulla base della mia esperienza personale. Alcuni dettati dal buon senso, altri puramente soggettivi. 

  • Clima: se ti trasferisci in un Paese con le stagioni invertite rispetto a casa tua, metti in valigia degli indumenti che potrai indossare subito dopo l'arrivo. Sotto questo aspetto devi essere previdente. Sicuramente dove ti trasferisci ci sono negozi di vestiti, ma finchè non impari a muoverti per la città, meglio avere qualche cambio. Se inizi a lavorare subito, prevedi qualche capo consono all'ufficio o al luogo in cui prenderai servizio. Non dimenticare un paio di scarpe adatto all'occasione. 
  • Lingua: te lo sarai sentito dire in tutte le salse che è importante parlare la lingua del Paese che ti ospita. Te lo ripeto un'altra volta perchè è cruciale. La tua esperienza all'estero sarà soddisfacente solo se riuscirai a comunicare. Fai un corso intensivo di lingua prima della partenza! Se la conosci già, hai la strada spianata. 
  • Cibo: questa è una nota un po' dolente per noi italiani. La qualità dei nostri prodotti è ottima, siamo abituati bene! Informati sulla cucina locale, quali sono gli ingredienti più utilizzati e, a seconda dei tuoi gusti, metti in valigia qualche cibo che ti piace mangiare, per coccolarti nelle prime settimane dopo l'arrivo. Ovviamente informati sulle regole doganali. L'importazione di alcuni alimenti potrebbe essere vietata.  
  • Vita quotidiana: a meno che tu non abbia già dei contatti nella nazione di espatrio, ossia persone che subito dopo l'arrivo possano accompagnarti a fare delle spese, metti in valigia prodotti di prima necessità per potertela cavare nei primi giorni dopo l'arrivo, senza bisogno di uscire.
  • Stile di vita: questo aspetto è soggettivo e, a mio avviso, indipendente dal luogo di trasferimento. A seconda della tua predisposizione d'animo e spirito di adattamento, percepirai l'ambiente che ti circonda. In questo frangente, qualsiasi consiglio risulterebbe banale. Quello che io posso percepire come un cambio di abitudini insostenibile, per te può essere una vera e propria liberazione da regole e imposizioni, a te giudicare quali carte giocare per adattarti alla nuova vita. 

Come gestire la transizione

Il cambiamento potrebbe destabilizzarti soprattutto se si tratta di uno stravolgimento netto delle tue abitudini. Ecco alcuni accorgimenti da adottare:

  • Dopo l'arrivo, prenditi un paio di settimane per esplorare la zona e conoscere le sue caratteristiche. Dai anche a te stesso del tempo per metabolizzare la transizione. Ovviamente mi riferisco a un espatrio in una nazione che ha usi e costumi diversi da quelli in cui sei cresciuto. Va da sè che se da Milano ti trasferisci a Parigi, il cambio sarà meno netto rispetto a Nairobi o a Caracas. 
  • Crea una tua routine. Organizza le giornate, ti aiuterà a dare un certo ordine alla tua vita e ai tuoi pensieri, almeno all'inizio. 
  • Se sei una persona che patisce il distacco, metti in valigia qualche oggetto che ti ricordi casa, e mantieni il contatto con la famiglia o con gli amici. Non c'è nulla di sbagliato a cercare un po' di conforto negli affetti, soprattutto se ci trasferisce da soli. Con il tempo conoscerai gente in loco e sarà più facile gestire la lontananza. Se invece ti trasferisci per fuggire da relazioni tossiche, vivere dall'altra parte del mondo sarà una vera e propria liberazione, buon per te... è sempre tutto molto soggettivo!
  • Vivi il momento presente e prendi il meglio dalla nuova situazione
  • Non perdere l'entusiasmo. All'inizio la strada ti sembrerà in salita a causa dei tanti cambi, tutti insieme, ma non demoralizzarti. Ciò detto, non dimenticare di fare di te stesso una priorità per cui, se le cose non dovessero andare come le avevi programmate, cambia rotta. Non avere paura di deludere le aspettative della famiglia o del datore di lavoro. La decisione finale spetta solo a te, e la tua tranquillità d'animo è la cosa più importante. Fai chiarezza nei tuoi pensieri, tutto inizia e finisce nella tua testa. Una volta capito questo, sarà più facile affrontare le situazioni esterne. 

In questo articolo ho affrontato la gestione di un espatrio dal punto di vista delle emozioni. La questione burocratica è altrettanto importante quindi assicurati di avere anche questo aspetto sotto controllo. 

Nel mio caso, credo che l'espatrio mi abbia insegnato a bastare a mè stessa, non tanto dal punto di vista affettivo, quanto nell'ottica di trovare una tranquillità indipendentemente dal posto in cui ci si trova, funzionando anche se le condizioni esterne non sono ottimali.
Certo questo punto di vista cambia a seconda del Paese di espatrio e della propria condizione (se si è soli, in coppia, oppure con la famiglia). 

E per quanto ti riguarda, quali risorse hai sfruttato per affrontare il tuo espatrio? Scrivilo nei commenti!