Trasferirsi a Mauritius con la famiglia: l'esperienza di due imprenditori

Interviste agli espatriati
  • Ile Maurice
    Shutterstock.com
Pubblicato 2022-06-17 alle 10:00
Originari della Normandia, Amel e Marouane sono entrambi imprenditori. Con i loro due figli, si sono recentemente trasferiti a Mauritius per sviluppare la loro attività. Parlano con Expat.com della loro vita sull'isola e della scena imprenditoriale locale.

Presentatevi alla nostra comunità

Siamo una famiglia di quattro persone: mamma, papà e due figli.

Amel, 39 anni e imprenditrice da 13. Aiuto gli imprenditori a sviluppare il loro business online.

Marouane, 38 anni, ex dirigente, ho creato una società di consulenza. Io e il mio socio Nicolas aiutiamo le aziende a gestire la loro ipercrescita.

Siamo sposati dal 2008 e abbiamo 2 figli: Zaky, il più piccolo che ha 6 anni (e mezzo!) e Hania di 10 anni.

In Francia, vivevamo in Normandia, in un paesino caratteristico e avevamo dei vicini di casa fantastici.

Da dove è nata l'idea di trasferirvi a Mauritius?

E' un desiderio che abbiamo da quando ci siamo conosciuti. Andare altrove, vivere l'avventura di lasciare la nostra terra ci ha sempre attratto. Volevamo però partire assicurandoci di avere una stabilità economica.

Diciamolo pure: ciò che spesso frena i francesi dal partire sono le sicurezze che abbiamo in Francia. Spese mediche coperte, assegno di disoccupazione in caso di perdita del lavoro, la pensione, ecc.
Trasferendoti all'estero come imprenditore devi gestire in autonomia questi aspetti quindi tutto deve essere ben pianificato (almeno così la pensiamo noi). 

Abbiamo fatto un piano di investimento e Amel ha intrapreso un'attività che ha generato entrate sufficienti per vivere secondo il nostro stile di vita. Successivamente abbiamo iniziato a cercare concretamente una meta per il trasferimento. Non sapevamo esattamente dove andare, ma cercavamo sole e spiaggia. 

Abbiamo considerato Malesia, Singapore, Thailandia, Dubai, Marocco, Canada (eh sì, il sole li non c'è spesso). Non volevamo troppa umidità o troppo caldo, quindi abbiamo scartato Malesia, Singapore e Thailandia.

Non volevamo troppo caldo: ciao ciao Dubai! Degli amici che vivono lì ce ne hanno parlato molto bene, ma l'idea di vivere al chiuso nei mesi caldi ci spaventava.

Il Canada lo abbiamo messo in un angolo a causa dei suoi inverni rigidi... in Francia Amel va in letargo quando fa freddo..

Marocco, abbiamo fatto un'immersione totale di 3 settimane a Tangeri, città che ospita una grande comunità di imprenditori francesi espatriati. E' bella, ma non abbastanza esotica per noi. Ci ha ricordato le nostre vacanze in Algeria quando eravamo bambini.

Poi Amel ha proposto di andare a scoprire Mauritius, destinazione che conosceva bene perchè ci era stata già due volte dato che la migliore amica di sua sorella è mauriziana. Siamo rimasti sull'isola per 2 settimane, ho preso la dengue durante il nostro passaggio a Reunion, ma nonostante tutto abbiamo approvato all'unanimità questa destinazione. I bambini non vedevano l'ora di vivere al mare.

Per quale tipologia di visto avete optato?

Abbiamo optato per il visto per lavoratori autonomi. Abbiamo ottenuto la residenza grazie all'attività di Amel - la soluzione più facile per noi. Poi, quando Marouane ha voluto avviare un'attività in proprio, ha chiesto un visto per investitori.

Cosa ne pensate della scena imprenditoriale a Mauritius?

Crediamo che a Mauritius ci siano buone opportunità per chi vuole creare un'attività, sia fisica che online, e la procedura è piuttosto semplice. L'imprenditorialità a Mauritius è apprezzata e accolta favorevolmente .

Amel ha iniziato la sua attività con una clientela francese e internazionale, e recentemente si è aperto anche a stranieri residenti a Mauritius. Lui e il suo socio gestiscono una società di consulenza con una clientela mista. Chi ha le capacità di vendere, può trovare un mercato a Mauritius. Anche le attività di ristorazione e catering sono abbastanza semplici da avviare.

Noi, ad esempio, abbiamo creato un'azienda che produce hummus artigianale; lo confezioniamo e lo vendiamo nei supermercati. I passaggi (anche per ottenere le certificazioni sanitarie) non sono stati complicati da svolgere. Per quanto riguarda la parte amministrativa, 
abbiamo riscontrato che i mauriziani sono piuttosto organizzati e disponibili con gli stranieri.

È facile lavorare da remoto a Mauritius?

Sì, la connessione Internet è buona. La rete in fibra è diffusa in modo capillare e il Wi-Fi è presente in tutti gli hotel, centri commerciali e bar. Inoltre, la differenza di fuso orario con la Francia (due ore) ci consente di restare in contatto senza problemi con i nostri clienti in Francia.

Cosa ne pensate sulla gestione della pandemia a Mauritius?

Abbiamo avuto un'esperienza abbastanza positiva perché eravamo appena arrivati ​​ed eravamo ancora nella fase iniziale dell'espatrio. Avevamo affittato una casa con piscina e vista sulle montagne, e in quel momento faceva abbastanza caldo. Quindi, sebbene il governo avesse completamente vietato le uscite nei 3 mesi del lockdown, abbiamo superato il periodo. La parte più difficile è stata prendersi cura dei bambini e aiutarli nello studio, parallelamente ai nostri impegni di lavoro.

Il modo in cui una nazione gestisce una crisi sarà sempre criticato, indipendentemente dal Paese. La parte più difficile per noi è stata la chiusura delle scuole perchè non sapevamo quando le avrebbero riaperte.

È stato difficile annunciare la partenza alle famiglie e far capire loro il vostro desiderio di vivere altrove? Come avete fatto per rimanere in contatto con vostri parenti in Francia durante la pandemia?

Due cose ci hanno aiutato a convincere i nostri cari (soprattutto i nostri genitori) a sostenere il nostro progetto. 

Inizialmente abbiamo detto loro che saremmo andati all'estero per un anno e mezzo e che avremmo preso una decisione alla fine di questo periodo. Questo dettaglio ha cambiato la loro prospettiva. Non abbiamo detto che ci saremmo trasferiti all'estero per sempre

I nostri fratelli e sorelle ci hanno dato man forte quando si è trattato di parlare con i nostri genitori. Anche loro da giovani avevano scelto di lasciare tutto per trasferirsi in Francia (all'età di 17 anni entrambe le nostre mamme hanno lasciato l'Algeria per andare in Francia a lavorare). Si sono resi conto che anche noi meritavamo di seguire i nostri sogni. Ci siamo tenuti in contatto principalmente con WhatsApp. Vederci felici li rassicura.

Cosa avete deciso dopo un anno e mezzo?

Finora, siamo molto contenti di questa esperienza. Non abbiamo alcun rimpianto. Ci siamo anche chiesti perché non l'abbiamo fatto prima. Per adesso restiamo qui, poi vedremo.

Mauritius è un paese a misura di bambino?

Sì, ma ci sono degli aspetti negativi.

È un paese relativamente sicuro, con scuole private dove non ci sono problemi di delinquenza. Ci sono molte attività sportive e l'offerta di lezioni private (musica, ripetizioni, ecc...) è buona.

Lo svantaggio è che non ci sono molti marciapiedi, quindi non è sicuro camminare per strada. Inoltre, ci sono molti cani randagi, e la cosa non è affatto rassicurante quando i bambini giocano in spiaggia.

Avete qualche consiglio da dare a chi volesse trasferirsi a Mauritius?

Per prima cosa, date un'occhiata ai nostri video Les Zimmigrés, dove condividiamo le nostre esperienze.

Informatevi sulla cultura locale e su tutto quello che potrebbe essere importante per uno straniero, come l'accesso all'assistenza sanitaria o all'istruzione, a seconda delle diverse situazioni. Pianificate anche il vostro budget, soprattutto se volete avere uno stile di vita da espatriato.

Infine, evitate di affittare un alloggio a lungo termine senza averlo visto. All'inizio optate per un affitto temporaneo e visitate le case una volta sul posto, per evitare spiacevoli sorprese.

Quali sono i vostri piani per il futuro?

Ahah! Expat.com, vuoi sapere troppo! Sono informazioni riservate al pubblico che ci segue sul nostro canale Youtube, Les ZIMMIGRÉS. Per conoscere il resto delle nostre avventure, iscrivetevi al canale. Abbiamo programmato di fare un video recensione dei nostri due anni trascorsi sull'isola! Ciò detto, una cosa è certa: non torneremo in Francia!

Condividi la tua esperienza d'espatriato!

Partecipa anche tu all' intervista e contattami

Partecipa