Confini aperti ed espatriati a terra perchè le restrizioni sui viaggi non cessano

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Pubblicato 2021-11-08 alle 10:00 da Ester Rodrigues
La pandemia ha modificato i piani degli espatriati che, a causa delle restrizioni sulla mobilità, non possono partire. Alcuni aeroporti non autorizzano ancora l'ingresso dei voli internazionali, i confini di certe nazioni restano chiusi e altre impongono una rigida quarantena in arrivo.

Studenti, viaggiatori, lavoratori, imprenditori, tutti gli espatriati stanno subendo l'urto delle restrizioni sulla mobilità internazionale. Rosa, brasiliana, non ha potuto vedere il suo ragazzo per otto mesi. “Una relazione a distanza è già impegnativa di per sè, ma non avremmo mai pensato di stare separati per così tanto tempo. Il Covid ha sicuramente messo alla prova i nostri sentimenti”.

Severe restrizioni sui viaggi

Attualmente, secondo la IATA, i voli sono ancora sospesi a causa del Covid-19 in Libia, Groenlandia, Afghanistan, Myanmar, Laos, Corea del Nord, Papua Nuova Guinea e Vanuatu. Per viaggiare alle isole Fiji, i passeggeri devono essere vaccinati e devono fare un test PCR nelle 72 ore che precedono l'atterraggio. Regole simili si applicano ad altri paesi asiatici ed europei. In India il numero dei casi è in aumento, quindi le norme che regolano la mobilità, sia internazionale che nazionale, sono state estese.

Viaggiare in Europa

Ogni Stato dell'Unione Europea sta adottando la propria politica sugli ingressi in base all'incidenza del Covid-19 sul territorio. Gli espatriati in arrivo dal Sud America, che è stato duramente colpito dal virus, hanno ad esempio l'obbligo di essere vaccinati e devono essere in possesso del certificato digitale dell'UE. Nella maggior delle nazioni vige inoltre l'obbligo di quarantena fissato a una o due settimane.

Il Regno Unito ha abolito la lista rossa, il che significa che tutti i viaggiatori in ingresso, indipendentemente dal Paese di provenienza, sono esentati dalla quarantena in arrivo. 

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) informa che in alcune nazioni europee i casi di Covid-19 stanno aumentando. La Croazia, parte del Belgio, due contee dell'Irlanda, Lettonia, Lituania, Estonia, Romania, Liechtenstein e Islanda sono entrate a far parte della lista rosso scuro. Come regola generale, gli espatriati non vaccinati in provenienza da queste nazioni non possono viaggiare liberamente all'interno dell'UE ma devono sottostare alle regole sugli ingressi imposte dal Paese di destinazione. Le restrizioni non si applicano ai viaggiatori vaccinati o guariti. Altra storia invece per Malta, Spagna, Italia, Svezia e Francia, che sono al momento i paesi più sicuri in cui viaggiare perchè il numero dei contagi non ha subito forti impennate.

Cina 

Momo Zhang, una espatriata cinese in Spagna, vorrebbe andare a casa per Natale ma è preoccupata. "Il viaggio era inizialmente previsto lo scorso settembre", ci racconta, "ma l'ho annullato perchè le regole di ingresso erano troppo severe. Avrei dovuto passare la maggior parte del tempo in quarantena invece che con la mia famiglia. Vediamo come si mettono le cose per dicembre. Restrizioni o meno credo che viaggerò lo stesso."

Entrare in Cina è piuttosto complesso. Appena arrivato, il viaggiatore deve sottoporsi a un test presso una clinica stabilita dal governo e deve fare una quarantena di diverse settimane. I passeggeri che soggiornano nella stessa città dove atterrano sono obbligati a un isolamento di due settimane. Nel caso di Momo Zhang, la cui destinazione finale non coincide con quella di atterraggio, le cose si complicano (2 settimane di quarantena in hotel in arrivo, più quarantena nella destinazione finale del viaggio).

"Non contesto queste regole e mi rendo conto che siano necessarie per contenere la propagazione del virus. Ma hanno un impatto importante su chiunque voglia entrare nel Paese. Se volessi prendere un volo diretto dalla Spagna, la sola andata mi costerebbe cifre astronomiche. Sono obbligata a fare scalo e questo comporta il pagamento aggiuntivo di un test PCR da effettuare all'arrivo in Cina. L'aumento dei contagi nel mio Paese mi preoccupa. Aspetto ancora un po' per vedere se le restrizioni si allenteranno con il tempo, sono due anni che aspetto di rientrare...vedremo".

Sud Africa

In Sudafrica, le restrizioni sugli spostamenti sono ancora in vigore. La popolazione non può uscire di casa dalle 23:00 alle 04:00, salvo emergenze. Chi contravviene alle regole è soggetto a pene severe che vanno dalla multa, all' incarcerazione, o entrambe. Le discoteche sono chiuse al pubblico e alcuni aeroporti hanno bloccato l'ingresso dei voli internazionali. Tutti i viaggiatori in arrivo devono presentare un test PCR con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti alla partenza.