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L'avventura di una espatriata dominicana in Finlandia

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Aggiornato daFrancescail 15 Ottobre 2021

Dolores è una psicologa originaria della Repubblica Dominicana. Dopo aver vissuto per 19 anni Spagna, ha deciso di trasferirsi in Finlandia dove ha fondato un'associazione dedicata ai dominicani. Ci parla della sua esperienza di espatriata in Europa. 

Come è nata l'idea di creare un'associazione dedicata ai dominicani in Finlandia? Quali sono i tuoi obiettivi ?

L'idea è nata quando mi sono trasferita in Finlandia nel 2020. Dopo l'arrivo ho scoperto che non ci sono organismi e associazioni che rappresentano i dominicani che risiedono in questo paese. Alcuni amici, inoltre, mi hanno parlato delle difficoltà che avute nello svolgimento delle procedure amministrative, principalmente a causa della lingua. Non esiste neanche un registro ufficiale per censire la comunità dominicana in Finlandia, o un luogo dove possiamo incontrarci e organizzare attività culturali.

Lo scopo dell'associazione è aiutare e sostenere la mia comunità, favorendo la coesione. Ogni mese pubblichiamo un opuscolo con informazioni e argomenti che possono interessare i nostri connazionali. Scriviamo anche un blog dove inseriamo dettagli su questioni amministrative, personali e generali. Siamo molto attivi anche su Facebook, Twitter e WhatsApp.

Uno dei nostri obiettivi a lungo termine è creare un luogo dove i dominicani possano incontrarsi, passare del tempo insieme e festeggiare le feste nazionali. Ci teniamo anche a favorire la promozione della nostra cultura attraverso l'arte, la gastronomia e la pittura. Il nostro secondo obiettivo a lungo termine è la creazione di un seggio elettorale che permetta ai cittadini dominicani di esercitare i propri diritti civili.

Quali sono le principali sfide che hai dovuto affrontare quando ti sei trasferita in Finlandia e come le hai superate?

Le sfide sono tante. Innanzitutto la lingua finlandese che è grammaticamente molto diversa dallo spagnolo, la lingua madre dei domenicani. I finlandesi, inoltre, hanno una personalità generalmente introversa: preferiscono stare in casa e amano il silenzio a differenza dei noi latini che adoriamo socializzare e stare in compagnia.

Come non parlare del clima finlandese? Non è facile adattarsi a un inverno con temperature che raggiungono i 30 o 50 gradi sotto zero. A volte passiamo mesi senza vedere la luce del sole. Le estati, invece, sono uniche: ci sono anche mesi in cui non fa quasi mai buio.

Anche trovare un lavoro non è facile perchè è necessaria una laurea per qualsiasi tipo di impiego. Ad esempio, non è possibile lavorare in un asilo nido o nel settore dell'aiuto domiciliare senza avere le qualifiche adeguate.

Quali fattori dovrebbero essere presi in considerazione per adattarsi con più facilità alla vita in Finlandia?

Partiamo con il dire che non è impossibile adattarsi alla società e alla cultura finlandesi. Subito dopo il trasferimento, lo Stato ti dà  accesso a varie risorse utili per integrarti. Ad esempio, non appena ottieni la residenza, ricevi la tessera sanitaria che ti permette di beneficiare di una moltitudine di servizi sociali (Kela). Entri anche a far parte del programma di integrazione gestito dall'agenzia per l'impiego (Te-palvelut) che ti permette di beneficiare del supporto di un coach per aiutarti nella ricerca di un lavoro in base alle tue esigenze capacità. Questo programma di integrazione include un corso di finlandese di 6 ore al giorno, per un anno. I libri e tutto il materiale necessario viene fornito gratuitamente ed è previsto un rimborso parziale per le spese di trasporto e cibo. 

Il sistema educativo finlandese è tra i migliori al mondo ed è interamente gratuito. I bambini, oltre alle lezioni in classe hanno la possibilità di partecipare a tante attività sportive come sci, pattinaggio su ghiaccio, calcio nonchè corsi di arte, musica, pittura... Gli istitusti scolastici forniscono gratuitamente agli studenti il materiale e gli ausili necessari agli studi, e un aiuto finanziario per il trasporto e i pasti.

Da un punto di vista più personale, quali aspetti della tua vita in Finlandia apprezzi di più? C'è qualcosa che ti manca?

Le cose che apprezzo sono parecchie, tra cui il livello di sicurezza personale. Qui i bambini di 5 anni vanno a scuola da soli (a volte camminano per un chilometro o due) e prendono anche l'autobus in autonomia. Non c'è criminalità.

La Finlandia è uno dei Paesi più politicamento corretto al mondo. Apprezzo particolarmente questo aspetto perchè è uno dei fattori che fa avanzare la società. Sono anche felice di vedere i miei figli star bene. 

Tra le cose che mi mancano... stare con la mia famiglia e il caffè dominicano.

Cosa ti piace di più della città dove vivi?

Sicuramente l'accessibilità ai servizi. Vicino a casa mia ci sono supermercati, scuole, uffici, fermate dei trasporti pubblici... E poi ci sono tanti posti dove si possono praticare attività sportive. Abito a poca distanza sia dal bosco che dal lago.  

Facci scoprire qualcosa sulla cultura finlandese: musica, cinema, gastronomia, arte...

Allora... la Finlandia è la culla della musica Heavy Metal, si organizzano festival ovunque, soprattutto in estate. Il re della gastronomia finlandese è il pane di segale. Quest'anno la cittadina in cui vivo, che si chiama Lappeenranta, è stata dichiarata la città più verde d'Europa, i finlandesi amano l'ecologia. Nei film finlandesi non possono mancare le scene che coinvolgono la sauna, un must della cultura finlandese che contribuisce davvero molto al nostro benessere.

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A proposito di

Faccio parte del team di Expat.com e gestisco la comunità italiana. Amo viaggiare ed entrare in contatto con culture diverse. Ho una passione particolare per le lingue straniere ed ho vissuto e lavorato in Egitto, Spagna, Irlanda, Messico e Mauritius.

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