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Congedo parentale: quali sono le nazioni più generose?

fausse couche
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Scritto daVeedushi Bil 05 Aprile 2021

La Nuova Zelanda sta per varare una legge, in favore delle donne, che prevede un congedo retribuito per quelle tra loro che subiscono un'interruzione spontanea della gravidanza. Vediamo insieme com'è gestito sia questo tipo di congedo, sia l'indennità per congedo parentale, in altre nazioni nel mondo.

Dopo che il disegno di legge sarà approvato dal Parlamento neozelandese, le donne avranno diritto a 3 giorni di congedo in caso di un aborto spontaneo. La Nuova Zelanda è il secondo paese al mondo ad adottare questa normativa dopo l'India, dove alle donne vengono riconosciute 6 settimane di assenza dal lavoro. In India questa legge è stata approvata nel 1961, ingloba tutte le attività produttive, e mira a sostenere le donne dal momento in cui entrano a far parte del mondo del lavoro.

Vale la pena notare che, in India, anche le donne che si sottopongono alla chiusura delle tube possono avere due settimane di ferie retribuite dopo l'operazione. In caso di necessità, i datori di lavoro hanno la facoltà discrezionale di concedere alle impiegate di lavorare da casa per un tempo aggiuntivo. La cosa sorprendente è che molte donne non sono al corrente di questo loro diritto. 

La Nuova Zelanda dal canto suo riconosce come sia ingiusto che le donne che perdono un figlio, prima della nascita, non godano di un periodo di assenza retribuita dal lavoro. Con questa nuova legge il Governo intende quindi andare loro incontro per ridurre il carico psicologico ed emotivo che si trovano a gestire.

Non tutte le nazioni però sono sulla stessa lunghezza d'onda. In Australia, ad esempio, le donne che abortiscono spontaneamente dopo la 12 settimana di gestazione possono beneficiare di un congedo di maternità, non retribuito, scalato dalle ferie o dal congedo per malattia. L'Indonesia concede un mese e mezzo di assenza dal lavoro, su presentazione di certificato medico, ma non è chiaro se questo periodo sia pagato perchè la legge non lo specifica.

Nelle Filippine, una legge varata nel 2019 ha portato il congedo di maternità retribuito da 60 a 105 giorni. Prima, le neo mamme, avevano diritto a 60 giorni di permesso per parto naturale e 72 giorni in caso di taglio cesareo. La legislazione filippina si pronuncia anche in favore delle donne che subiscono un aborto spontaneo o che devono sottoporsi ad un'interruzione della gravidanza per gravi malformazioni del feto. A loro concede 60 giorni di pausa retribuita dal lavoro. 

Negli Stati Uniti non c'è nessuna tutela in merito mentre nel Regno Unito, se una donna abortisce spontaneamente dopo le 24 settimane di gestazione, o se il neonato muore durante o subito dopo il parto, può avvalersi del congedo di maternità pagato.

Taiwan riconosce 4 settimane di congedo, in caso di interruzione spontanea di gravidanza, dopo i 3 mesi di gestazione. Se l'aborto si manifesta prima dei 3 mesi, i giorni di ferie a disposizione sono 7 e si riducono a 5 se la gravidanza è durata meno di 2 mesi. Non è chiaro se l'assenza dal lavoro venga, o meno, retribuita.

E il congedo parentale?

È interessante notare come gli Stati Uniti e la Papua Nuova Guinea siano gli unici paesi al mondo dove non esiste una legge che regola il congedo per maternità. Tutt'altra storia invece in Finlandia dove, a partire da quest'anno, i genitori possono prendere fino a 164 giorni ciascuno.  Addirittura uno dei due può approfittare del congedo dell'altro e godere quindi di 328 giorni in totale! Questa possibilità si estende ai genitori adottivi e alle coppie omosessuali. 

Anche la Danimarca si distingue in questo frangente. Le neo mamme possono andare in maternità 4 settimane prima della nascita e rimanere a casa fino a 14 settimane dopo il parto. I papà hanno diritto a 2 settimane di fila durante questo lasso di tempo. In aggiunta, ai genitori sono concesse altre 32 settimane, da dividersi. Le settimane di congedo sono retribuite ma la cifra percepita va a scalare.

La Svezia concede alle madri 18 settimane di congedo. In tutto la coppia può beneficiare di 480 giorni, pagati all'80% dello stipendio normale. Di questi, 90 sono concessi interamente al padre e sono pagati a stipendio intero. Lo scopo è di consentire a entrambi i genitori di rafforzare il legame con il bambino fin dalla nascita.

In Islanda, i mesi di cui la coppia può usufruire sono 12. Di questi, la neo mamma può prenderne quelli che servono e al padre spettano i rimanenti. Anche la Norvegia ha un approccio flessibile in materia di congedo parentale. Le mamme possono scegliere di prendere 49 settimane retribuite per intero o 59 settimane pagate all'80% dello stipendio. A seconda del reddito della moglie, il marito può ottenere fino a 10 settimane di congedo.

In Ungheria le donne hanno diritto a 72 settimane interamente retribuite mentre in Belgio possono prendere fino a 15 settimane, continuative o scaglionate nell'arco di 10 mesi. I padri beneficiano di 10 giorni. In Estonia, il congedo di maternità ammonta a 140 giorni, pagati per intero. I padri hanno diritto a 2 settimane di ferie retribuite. Al termine del congedo parentale, i due genitori possono condividere altri 435 giorni percependo una retribuzione calcolata in base al loro reddito combinato.

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Assistente editoriale e scrittrice di contenuti per Expat.com, Veedushi nutre un profondo interesse per le culture e le tradizioni straniere.

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