Record di contagi da coronavirus in Brasile

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    Wilfried Pohnke / Pixabay
Pubblicato 2021-03-23 alle 08:10 da Veedushi
Le cose stanno peggiorando in Brasile dove i decessi da Covid-19 salgono a oltre 280.000. Si tratta del secondo paese più colpito al mondo dopo gli Stati Uniti. Cosa sta succedendo? Gli espatriati dicono la loro.

Matthew, un americano espatriato, è sorpreso di come un paese come il Brasile non sia in grado di affrontare il problema in modo intelligente. Tuttavia, non ha intenzione di andarsene poiché gran parte della sua famiglia ora vive li con lui. “Mi sconcerta che una parte della popolazione non abbia reagito di fronte all'incapacità del governo di gestire questa pandemia. I capi dovrebbero guidare", afferma.

Come accennato in precedenza, il bilancio delle vittime è di 280.000 per una popolazione di circa 212 milioni di abitanti. Secondo i dati della Johns Hopkins University, il tasso di mortalità è di 128 persone ogni 100.000 abitanti. Il numero di casi registrati su base giornaliera supera i 90.000. La scorsa settimana, i decessi sono stati più di 2.000 al giorno. 

Il collasso del sistema sanitario

Il sistema sanitario brasiliano fatica a fronteggiare questa crisi sanitaria senza precedenti. Nella maggior parte del paese, le unità di terapia intensiva sono al 90% della loro capacità. I media internazionali riportano che gli ospedali di Brasilia, la città più colpita dalla pandemia, hanno già raggiunto la loro capacità massima. La stessa situazione si sta verificando in tante altre zone del Brasile. Il sistema sanitario è al collasso.

Denis, un espatriato francese che vive a Bahia da diversi anni, riporta un'esperienza diversa. E' stato contagiato a marzo di quest'anno mentre era a Rio de Janeiro. “Qui a Bahia non abbiamo problemi così seri, ma ci obbligano a restare dentro casa. In Francia la situazione è peggiore. Secondo i dati dell'OMS, il tasso di mortalità per milione di abitanti è molto più basso in Brasile che nel mio paese natale. Qui in Brasile siamo curati con idrossiclorochina e ivermectina. Quando mi sono ammalato, assumevo vitamina C e D. Mi hanno dato un kit anti-Covid con tutto il necessario più medicinali per evitare le infezioni del tratto urinario ", dice. Aggiunge che il sistema sanitario di Bahia non è così male come lo descrivono i media. 

Per William, un espatriato americano a Foz do Iguaçu, gli espatriati non possono fare molto per quello che sta succedendo. "Dobbiamo aspettare e sperare per il meglio", dice.

La variante P1 in Brasile

Nelle ultime settimane, l'Istituto Fiocruz in Brasile ha segnalato una nuova variante denominata P1. Si è originata nella città di Manaus, in Amazzonia, e sembra più contagiosa. Attualmente ha colpito diversi Stati e si sta diffondendo rapidamente. Secondo gli studi, la probabilità di reinfezione con questa nuova variante è tra il 25% e il 60%.

E la vaccinazione anti Covid?

Rispetto ad altri paesi, la campagna vaccinale in Brasile va a rilento. Fino a poco tempo fa, l'approccio delle autorità sanitarie nei confronti della pandemia era lo stesso adottato nei confronti di una comune infuenza. Con il forte aumento del numero di casi di Covid-19, il governo ha dovuto prendere il mano la situazione: sono state ordinate circa 200 milioni di dosi dei vaccini Oxford-AstraZeneca e CoronaVac, 100 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech. E' prevista inoltre la consegna di circa 38 milioni di dosi del vaccino Janssen. La scorsa settimana, il 4% della popolazione ha ricevuto la prima dose.

Alain, un altro espatriato in Brasile, si sente sollevato dal fatto che il governo stia agendo per promuovere la vaccinazione. "Qualcuno dovrebbe seriamente spiegare alla gente che è vitale che il mondo intero si vaccini contro un virus che ha ucciso lo 0,03% della popolazione globale in 17 mesi. Aiuterebbe tutte le nazioni a capire cosa sta succedendo".