Sara in Svizzera: "Spero di riprendere il mio lavoro da farmacista al più presto"

Interviste agli espatriati
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Pubblicato 2020-12-21 alle 10:43 da Francesca
Sara è una farmacista originaria dell'Abruzzo. Vive nel Canton Turgovia da quasi due anni. Il suo percorso di espatrio si snoda su una strada in salita perchè finora non è riuscita a trovare impiego nel suo settore di specializzazione. Ma non si perde d'animo, sta studiando per ottenere il B2 di tedesco, ed ha avviato le pratiche per il riconoscimento della sua laurea in Svizzera. Attualmente lavora in una casa di cura.

 

Chi sei e dove vivi attualmente?

Ciao, mi chiamo Sara, sono di origine abruzzese, 30enne. Vivo in Svizzera da Aprile 2019. Mi sono trasferita dopo aver trovato un lavoro dall'Italia. Dopo un colloquio su Skype e una settimana di prova, è iniziata la mia esperienza nella Svizzera tedesca. Purtroppo, mi sono presto resa conto che mi avevano assunto solo per il basso salario da me richiesto. A seguito di mobbing e tristi episodi, ho chiesto aiuto alle risorse umane. Come conseguenza mi hanno licenziato perchè ero ritenuta un soggetto scomodo. La non conoscenza del tedesco ha ovviamente dato un'ottima scusa all'azienda. A seguire, ho avuto un'altra esperienza negativa. Infine, dopo 4 lunghi mesi senza lavoro, per sopravvivere ho iniziato a fare un lavoro lontanissimo dal mio, altrimenti sarei dovuta tornare in Italia con i debiti a seguito dei contratti stipulati, come ad esempio quello della casa.

Da quanti anni vivi all'estero?

A partire dai miei 25 anni ho vissuto in Portogallo, un breve periodo a Berlino e da un anno e mezzo sono in Svizzera, nel canton Turgovia.

Di cosa ti occupi al momento?

Lavoro in una casa di cura. Svolgo le pulizie, lavoro come cameriera al ristorante, lavoro nella lavanderia interna e in caffetteria nel weekend. Sto finalmente chiedendo il riconoscimento della mia laurea italiana da Farmacista in Svizzera e sto per prendere il B2 di tedesco.

Per vivere e lavorare in Svizzera, che tipo di visto hai, e che pratiche hai fatto per ottenerlo?

Ho ottenuto il permesso di soggiorno B tramite la prima azienda dove ho lavorato. Me lo hanno fatto ottenere loro e si sono occupati delle pratiche burocratiche. Ecco una panoramica dei vari permessi:

- Un permesso L  è rilasciato a persone che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato, di solito più breve di un anno. Anche chi cerca attivamente un posto di lavoro in Svizzera riceve il permesso L (cittadini UE/AELS) e possono soggiornare per tre mesi in Svizzera senza permesso per cercare lavoro. Hanno solo l'obbligo di annunciare la loro presenza presso gli uffici competenti. La durata di questo permesso dipende dalla durata del contratto di lavoro. Di solito va dai 3 ai 12 mesi.

- Il permesso di dimora B è destinato a persone che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato o della durata almeno di 12 mesi (bisogna lavorare minimo 3/4 giorni a settimana, almeno nel mio cantone è così). Il permesso ha una validità di 5 anni ed è prolungato di altri 5 se i presupposti continuano a essere rispettati. La proroga può essere limitata a un anno se la persona è stata disoccupata per oltre 12 mesi.

- Anche le persone che si trasferiscono in Svizzera senza esercitare un'attività lavorativa possono ottenere un permesso B, se hanno mezzi sufficienti al proprio sostentamento. Anche le persone che vogliono intraprendere un'attività lucrativa indipendente ottengono un permesso di dimora di 5 anni purché dimostrino la loro effettiva indipendenza.

- Permesso C: i cittadini dei 15 vecchi stati dell'UE e degli stati dell'AELS ottengono questo permesso, di durata indeterminata, generalmente dopo cinque anni di dimora ininterrotta in Svizzera.

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Che iter stai seguendo per il riconoscimento della tua laurea italiana in Svizzera?

Ho inviato i documenti richiesti presso l'Ufficio federale della sanità pubblica a Berna.
Sul sito www.bag.admin.ch ci sono tutte le informazioni necessarie.
L'iter costa dagli 800 ai 1000 CHF.
Per la professione di farmacista è richiesta la copia originale autenticata dell'abilitazione alla professione, ottenuta previo esame di Stato in Italia. Poi saranno loro a dirmi quali saranno i prossimi step.
Credo che dovrò svolgere un periodo di tirocinio in farmacia accompagnato ad un corso di specializzazione.
Sto cercando una farmacia che mi dia questa opportunità. È difficilissimo sia per lo svizzero tedesco, sia perchè non ho conoscenze. E la Svizzera non è un paese più meritocratico dell'Italia.
Cosa che invece avevo sempre pensato. Qui senza conoscenze e senza parlare bene la lingua è davvero dura trovare un buon lavoro, anche se si è qualificati.

Quanto costa al mese per vivere a Thurgau? Ci puoi dare un'idea indicativa per affitto, bollette, cibo, trasporti?

Gli affitti vanno da un minimo di circa 800 Franchi per un monolocale, esclusi gli altri costi. Non è semplice trovare appartamenti condivisi.

Le bollette e i vari costi comunali/cantonali sono anche molto alti. Solo il canone della televisione costa 450 franchi l'anno. L'assicurazione sanitaria mi costa 320 Franchi al mese con una franchigia alta, ciò vuol dire che qualsiasi visita o farmaco li pago di tasca mia. Quest'anno ho pagato più di 6000 franchi solo per la sanità. La spesa ha prezzi esageratissimi. I trasporti sono anche molto cari, l'abbonamento bus e treni valido per tutta la Svizzera costa 340 CHF al mese. Si hanno delle spese fisse ogni mese intorno ai 2500 CHF, senza includere ristoranti, shopping, cinema, palestra, insomma qualsiasi hobby o uscite.

Da non tralasciare è il corso di tedesco, senza il quale nella Svizzera tedesca è inutile venire. Attualmente seguo il corso B2 che mi è costato  3600 CHF.

Ad un connazionale che volesse trasferirsi in Svizzera, quali sono gli sbagli da evitare in base alla tua esperienza?

Cercate di trovare una stanza in un appartamento condiviso all'inizio e non affittate un intero appartamento tramite agenzia immobiliare. È utile sia per risparmiare sui costi, sia per conoscere qualcuno. Consiglio di fare un'assicurazione sanitaria con una franchigia bassa e soprattutto di informarsi bene tra le tante compagnie. Consiglio poi di andare in cantoni come Zurigo, Basilea, Berna. Offrono più lavoro e ci sono più immigrati (c'è meno discriminazione ed è più facile fare amicizie). Io parlo ovviamente per la Svizzera tedesca. La parte italiana e francese non le conosco bene.

Inoltre consiglio di non venire con troppe illusioni. Chi fa questa scelta, a maggior ragione chi parte da solo, deve essere consapevole che nessuno regala nulla. C'è tanto da lavorare per integrarsi in un sistema estremamente rigido, molto lontano da quello italiano ed europeo.

Sei riuscita a costruirti una cerchia di amicizie dopo il trasferimento? La gente del posto è aperta verso gli stranieri?

Purtroppo no. Ho conosciuto moltissime persone ma non sono riuscita a costruire veri legami di amicizia. Vivono quasi tutti col pregiudizio che veniamo per “fregarli” e non sono generosi. È un Paese incentrato sull'economia e purtroppo ciò si ripercuote sul carattere della gente del posto. Io sono una persona estremamente socievole e mi manca moltissimo avere degli amici. Per questo consiglio di andare a vivere in città più grandi. Spostarmi in un altro cantone è uno tra i miei obiettivi.

Paesaggio by acandraja / pixabay.com

Dopo che avrai preso il B2 di tedesco, credi ti si apriranno nuove strade a livello lavorativo? Perché è importante prendere questo certificato?

Sono certa che nei cantoni tedeschi non potrò lavorare da farmacista senza il B2 di tedesco. Inoltre per me senza tedesco è stato impossibile trovare un buon lavoro. In ogni offerta di lavoro richiedono il B2, se si è fortunati, o bisgona madrelingua, o conoscere lo svizzero tedesco. L'italiano non lo chiedono mai, è molto più richiesto l'inglese, a volte il francese.

Hai mai pensato di lasciare la Svizzera a seguito delle difficoltà che hai incontrato?

Si, lo penso ancora spesso. Poi ci sono tanti altri aspetti che apprezzo e che mi convivono a restare. È un Paese estremamente organizzato, i servizi funzionano, il treno non arriva mai in ritardo, sul bus c'è sempre posto a sedere. La pulizia la fa da padrona ovunque, le strade sono perfette, non troverai mai una buca. Tutti rispettano la velocità, è davvero così, le strade sono sicure. Negli uffici non esistono file o attese. C'è una calma e un ordine che a me a volte fanno quasi paura. Ma hai la sicurezza di non essere derubato o altro. Le macchine sono spesso aperte e addirittura molti anche a casa non chiudono a chiave. Rispettano molto l'ambiente.

Ci sono moltissimi bei posti in montagna o nei laghi dove trascorrere il tempo libero. Ci sono punti fuoco, legna già a disposizione, panche e tavoli in ottime condizioni. C'è molta tutela per gli animali. Inoltre, anche se sono un popolo poco socievole, sono rispettosi e sorridono quasi sempre per strada. Sembra quasi che non abbiano problemi. Non c'è povertà in giro. Io trovo anche che ci sia meno arroganza e ignoranza rispetto all'Italia. Anche meno consumismo e minor bisogno di apparire. Amano l'arte, il legno e sviluppano molto la loro parte creativa. Si perdono poco in chiacchiere. Questo è ciò che apprezzo della Svizzera. Inoltre, anche se a cari prezzi, si trovano tantissimi prodotti italiani!

Lasciamoci con una speranza per l'avvenire, e noi ti auguriamo tutto il meglio: quale sogno vedi realizzato per il tuo futuro?

Io spero di riuscire a riprendere il mio lavoro al più presto e di riuscire ad imparare lo svizzero tedesco velocemente. Mi sono trasferita in Svizzera per un lavoro nell'ambito della Cannabis. L'Italia ha una legislazione lenta e difficile da cambiare, invece la Svizzera è un Paese aperto ai cambiamenti. Offre ottime opportunità a chi si integra ed ha voglia di lavorare. O almeno questa è ancora la speranza! Questo devo capirlo anche io ancora.

Ho progetti ma, se siano realizzabili o meno, è tutto da vedere nel futuro. Ciò che noto, è che in Italia al momento fanno leggi contro la cannabis light, in Svizzera ci sono già cantoni in cui è completamente depenalizzata e vanno incontro all'apertura di clubs. Inoltre (ciò che mi interessa) ci sono cliniche ad esempio per l'epilessia, dove già svolgono progetti piloti con la cannabis, dove potrei lavorare. A differenza dell'Italia che non dà questa possibilità ai farmacisti.

In Italia non esiste la figura di farmacista di reparto. Con la specializzazione in farmacia ospedaliera possiamo lavorare all'interno della farmacia ospedaliera, solo i medici possono decidere e seguire le terapie dei pazienti. Prendi il caso dell'eroina, la Svizzera ha optato per una politica sulle droghe socialmente sostenibile, con la distribuzione controllata di eroina e metadone. La maggioranza dei tossicodipendenti da oppiacei in Svizzera è sotto trattamento con metadone e una piccola parte con eroina. Questo modello è stato seguito da altri Stati a livello internazionale. Il cambio che ha provocato è stato solo che favorevole.

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