La crisi sanitaria ha diviso famiglie e coppie di espatriati

Vita quotidiana
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Pubblicato 2020-08-19 alle 08:07 da Veedushi
milioni di espatriati sono ancora bloccati all'estero senza la possibilità di riunirsi con i propri cari. Il gruppo Love Is Not Tourism è nato per dare loro supporto conducendo delle campagne per sensibilizzare le autorità sulla causa degli stranieri impossibilitati a lasciare il paese di espatrio. Diamo un'occhiata a quello che sta succedendo nel mondo. 

Una lunga e dolorosa attesa

Daniel è un espatriato francese bloccato a Jeddah da marzo. È un professionista nel settore informatico e finanziario che è stato trasferito in Arabia Saudita dalla sua azienda. “Sono in fase di divorzio, sono padre e con la mia ex compagna abbiamo deciso per l'affidamento congiunto dei figli. Di solito tornavo in Francia una volta per stare con loro”. Da quando le frontiere sono state chiuse, non è più riuscito ad abbracciarli. Ci dice che il consolato francese a Gedda è chiuso, e che non ha ricevuto risposte alle email che ha inviato. Marie è una giovane mamma francese impossibilitata a ricongiungersi con il compagno." Mia figlia è nata senza che il padre la potesse vedere. Il governo ha rilasciato varie dichiarazioni, ma io non ho ancora avuto risposta alle mie domande. Sono scoraggiata ", sospira.

Johanna, una francese espatriata in Marocco, non ha perso la speranza. "Non vedo mio marito da dicembre 2019. A causa della crisi sanitaria globale non abbiamo potuto incontrarci ad aprile, come previsto". Johanna resiste ma questa situazione le provoca sofferenza. "Sono passati otto mesi e le frontiere marocchine sono ancora chiuse". In Madagascar, François, fa affidamento ai social network per restare in contatto con la compagna in Belgio. "Non vedo l'ora di rivederla anche se credo di vorrà del tempo. La situazione si sta facendo pesante. Spero che la lontananza non ci faccia allontanare. Per il momento teniamo duro". 

Come loro, migliaia di coppie in tutto il mondo sono alla ricerca di aiuto e si rivolgono ai social media e ai forum per espatriati come Expat.com. Graeme, un espatriato a Mauritius, si chiede quando riapriranno le frontiere così sua moglie Stanika potrà raggiungerlo. "Non capisco perché non possa tornare dato che è titolare di un permesso di residenza", dice.

Tuttavia, alcuni espatriati sono riusciti a tornare a casa come Philippe, un belga in missione in Ghana da gennaio. “Il progetto a cui stavo lavorando non mi permetteva di portare la famiglia. Rientravo ogni dieci settimane per trascorrere del tempo con loro. "Gli ultimi mesi li ho passati da solo in Ghana sperando che non succedesse nulla a mia moglie e a mio figlio in Belgio. Il fatto di non poter viaggiare mi ha provato dal punto di vista psicologico". Dopo il suo rientro in patria, è stato messo in quarantena per due settimane.

Dove le coppie possono ritrovarsi... a certe condizioni

Allo stato attuale, diversi paesi, principalmente europei, hanno revocato le restrizioni ai confini e consentono alle coppie di riunirsi. Ogni nazione però applica delle regole diverse a seconda del riconoscimento attributo ai legami di coppia. In Austria, ad esempio, questo status si estende a due persone che hanno una relazione stabile, indipendentemente dalla sua durata e dal fatto che vivano, o meno, insieme. La Finlandia riconosce anche le unioni a distanza ed è per questo che, con l'apertura delle frontiere il 10 Agosto, molte coppie si sono potete ritrovare. In Svizzera, di contro, gli stranieri possono rientrare solo se in grado di provare la relazione con il partner che vive in Svizzera. 

Anche nella Repubblica Ceca, le coppie, per potersi ricongiungere, devono fornire una dichiarazione che confermi una relazione a lungo termine unitamente a giustificativi come un conto bancario o un contratto d'affitto cointestato, o il certificato di nascita dei figli. Questa regola si applica solo agli stranieri che non necessitano di visto per entrare in territorio ceco. 

Dal 10 agosto 2020, in Germania, solo le persone in grado di provare una relazione a lungo termine possono entrare sul territorio. Nello specifico, il partner residente in Germania deve "invitare ad entrare" quello che è bloccato all'estero. I documenti da fornire alle autorità per inoltrare la domanda sono: documenti di identità di entrambi, una dichiarazione formale che sancisca la relazione unitamente ad altre prove che possono essere foto insieme, lettere, email, messaggi sui social network ecc...

In Svezia solo le coppie che intendono sposarsi, o in grado di provare di essere in una relazione seria, possono riunirsi. Date tutte queste limitazioni è probabile che molti tra noi rimarranno bloccati all'estero ancora per qualche tempo, in attesa che vengano sollevate le restrizioni alle frontiere.