Roberta, un'artista Napoletana ad Hong Kong

Interviste agli espatriati
  • Roberta a Hong Kong
Pubblicato 2013-09-19 alle 07:00 da Expat.com team
Roberta si racconta: "L'essenza meditativa della natura cinese è senz'altro il vento che mi ha spinto da queste parti e ciò che mi affascina di più. Quello a cui faccio fatica ad abituarmi sono le zampe di pollo al ristorante!"

Originaria di Napoli, ora vivi ad Hong Kong, cosa ti ha portata qui?

In realtà mio marito è originario di Hong Kong per cui sono qui da quando ci siamo sposati. Non avrei immaginato di viaggiare cosí lontano.

Vivi all'estero da molti anni ormai, in quali Paesi hai vissuto oltre la Cina?

A New York subito dopo la laurea. Sono andata per perfezionare l'inglese e con un certo interesse a capire la realtà Americana.
Due anni sono stati sufficienti per realizzare che si trattava di una cultura senza fondamenta vere ma con un potenziale incredibile. Infatti il lavoro mi ha portata poco dopo più a Sud in Colombia, nella meravigliosa capitale, Bogotà.
Ovviamente le radici napoletane hanno giocato bene la loro parte aprendomi ad un esperienza ricca e profonda. Qui insegnavo al Colegio IspanicoItaliano L. Da Vinci.

Di cosa ti occupi al momento?

Collaboro con una No Profit e divulghiamo il metodo della meditazione attraverso performances artistiche e tour musicali in Cina.
Ho un blog in inglese dal 2007 e sono aspirante giornalista in un certo senso!

Ti va di parlarci un po' più nel dettaglio del tuo lavoro? Ti occupi dell'organizzazione degli eventi oppure fai parte del gruppo degli artisti?

Un pò entrambe perchè l'organizzazione è piuttosto agli inizi. Divulghiamo basicamente uno stile di vita rilassato, meditativo e dinamico in questa metropoli governata dallo stress.
Abbiamo un sito che si chiama freemeditation.com. La nostra dinamicità si esprime attraverso programmi pubblici e culturali in City Halls varie, Universitá e luoghi pubblici. Personalmente partecipo ai programmi in veste di cantante e ballerina classica.
Quando organizziamo eventi diversificati inviatiamo anche artisti dall'estero. In tal caso partecipo in veste di hostess o divulgatrice dell'evento via canali media (Internet, email ecc).

Ci sono molti espatriati Italiani che vivono e lavorano li? La gente locale come si pone negli confronti degli stranieri?

Qualche centinaia, viaggiano qui soprattutto per motivi di business o spinti dalla curiosità.
La gente locale è paziente e gentile verso gli stranieri. Ad accogliere gli stranieri qui ci sono persone comunicative e gioviali in genere e che lavorano davvero tanto.

Nella vita di tutti i giorni ti rapporti con una realtà abbastanza diversa da quella in cui sei cresciuta. Penso alla lingua, al clima, al cibo...come hai imparato a conviverci?

Alla base si deve sviluppare pazienza, al primo posto.
Possiamo amare una cultura diversa, possiamo essere affascinati e studiarne la lingua e le abitudini, possiamo essere aperti a qualsiasi esperienza culinaria. Tutto ció è possibile e molti lo confermano attraverso il proprio stile di vita. Ma prima di tutto questo, viene l'attitudine paziente di chi è tranquillo e vuole fare tesoro di una realtà diversa per migliorarsi nel tempo. O per crescere semplicemente. Hong Kong si affaccia sul mare e ogni anno che passa ha un clima sempre piú simile al caldo afoso di Napoli e dintorni. È anche una città 'foodie' piena di ristoranti. Si trova di tutto e ultimamente molte organic farms pubblicizzano sempre di più i propri prodotti ed uno stile naturale in contrapposizione al caos urbano e inquinato della cittá.

Com'è la tua giornata tipo?

Durante la settimana scrivo molto, cucino e creo accessori fashion da vendere in qualche mercato. Un paio di volte a settimana sono dedicate a prove di tipo artistico. Nel weekend meetings e escursioni varie.

Parli un po' di cinese? Quali sono le prime parole che hai imparato?

In Hong Kong la lingua locale è il Cantonese, cioè il cinese Classico o tradizionale per cosi dire. Adoro le lingue e la comunicazione per cui non esito a sperimentarlo almeno nei vari contesti più facilitati, essendo una lingua completamente estranea alla mia formazione originaria. Se ad esempio vado a fare shopping nelle aree native posso comunicare con parole essenziali e utili. Ma una conversazione vera e propria non ancora.
Ci vorrebbero anni seri di studio! Le prime parole in Cantonese sono state josan (buongiorno) lei hao ma (ciao come va) mgagniu (non fa niente, no problem) gheizinah (quanto costa?).

Quali sono gli aspetti che ti affascinano di più di questo Paese e quali invece quelli ai quali fai ancora fatica ad abituarti?

In realtà ciò che mi affascina di questa storia cinese non è il Paese e neanche le cose trendy e cool che si scoprono vivendo qui. Mi affascina il modo in cui avviene continuamente la trasformazione di me stessa in questo contesto. L'essenza meditativa della natura cinese è senz'altro il vento che mi ha spinto da queste parti e ciò che mi affascina di più. Quello a cui faccio fatica ad abituarmi sono le zampe di pollo al ristorante, anche se tutti sostengono che sono squisite. Hong Kong è ricca di contrasti. La maggioranza della popolazione è locale ed in pratica utilizza le vie commerciali per conoscere ed approfondire altre culture. È una città business a tutti gli effetti. Inoltre si sviluppa su isole di dimensioni davvero poco estese ma popolate di grattacieli e ti ritrovi in centro ad attraversare la strada solitamente con un centinaio di persone. Ma se si vuole scoprire posti piú naturali allora ci sono svariati percorsi hiking tra le montagne che circondano la metropoli. Ha una geografia senz'altro interessante e la base cinese con cui si presenta la rende veramente speciale.

Progetti per il futuro: pensi che proseguirai la tua esperienza di vita all'estero, magari in qualche altro Paese?

Al momento sono qui e va bene. Non so se cambierò Paese in futuro o se ritornerò in un'Italia cambiata.

Un bilancio dopo parecchi anni di vita all'estero, rifaresti la valigia? Con il senno di poi, c'è qualche situazione che affronteresti diversamente?

Certo, le rifarei le valigie. Le valigie hanno sempre un motivo supervalido che le fa viaggiare. Il gioco consiste nello scoprire il motivo. Forse sarei più tenace nell'invitare i miei familiari a visitarmi più spesso. Non ha molto senso viaggiare 'in vacanza' in Italia. Lo scambio dovrebbe essere paritario. Le altre culture hanno lo scopo di farci diventare migliori esseri umani, persone più evolute. Più integrate.

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