Ma come sono i portoghesi?

Esterrosa ha scritto :

Assolutamente no


Discussione surreale. Non so chi frequentiate voi , ma i portoghesi che incontro io ( a cominciare dal padrone di casa ) pensano degli italiani, degli immigrati e di se stessi, quello che pensiamo tutti noi. Poi ovviamente sanno distinguere i comportamenti e le situazioni. Luigi

Mi dispiace per te, per gli incontri infelici che fai. Io non ne ho incontrato uno di quelli che dici tu.

Ma scusa Fio, dici di non conoscere personalmente portoghesi e poi spari a zero? :o
Inconcepibile davvero!
Abbiamo molto da imparare dai portoghesi che sono generosi, gentili e disponibili.

xmariella15:

scusa, con chi stai parlando?

Scusate ma chi siamo noi x giudicate un popolo anche se affine con usi costumi e storia in parte diversa da noi.....e che ci ospita anche.....se per nostra convenienza????

mariella15 ha scritto :

Ma scusa Fio, dici di non conoscere personalmente portoghesi e poi spari a zero? :o
Inconcepibile davvero!
Abbiamo molto da imparare dai portoghesi che sono generosi, gentili e disponibili.


non avevo letto bene e non avevo capito che parlavi con me.

guarda che non ho sparato a zero contro nessuno, rileggiti il post, chiedevo solo se vi risultava che chiamassero "italiani" quelli che noi chiamiamo "portoghesi" ...

o non ti risulta che la parola "portoghese" in Italia ha quel significato?

Devo dire che sono facilitata nei contatti perché parlo il portoghese.
Ester

Esterrosa ha scritto :

Mi dispiace per te, per gli incontri infelici che fai. Io non ne ho incontrato uno di quelli che dici tu.


Io non faccio incontri infelici ( almeno fino ad ora ). E quindi non stavo scrivendo di ciò che pensano di me o come si comportano con me,  stavo chiarendo che i portoghesi , come persone intelligenti, fanno considerazioni come le facciamo noi , su italiani, immigrati e anche su se stessi ( perché sono intelligenti e onesti nei giudizi ) . Pertanto fanno considerazioni simili alle nostre su italiani , immigrati e portoghesi.Poi , naturalmente , sanno distinguere il buono dal cattivo e quindi si comportano di conseguenza. Nei ragionamenti fatti con persone portoghesi ( giovani o di una certa età ) sono emerse le stesse considerazioni che facciamo tra noi in Italia. Spero che scrivendo io in italiano ,e non in portoghese , sia  chiaro per te il significato di ciò che ho scritto. Luigi

È chiaro quello che scrivi adesso, non ho capito la tua espressione sul surreale.

Esterrosa ha scritto :

È chiaro quello che scrivi adesso, non ho capito la tua espressione sul surreale.


Il surreale è discutere dei portoghesi come se fossero persone diverse da noi. Siamo diversi in alcuni aspetti, ma poi i portoghesi vivono e girano il mondo come noi, quindi alla fine le loro considerazioni su italiani, immigrati e portoghesi, sono simili a quelle che facciamo noi. Luigi

Mi sembra che la domanda era pertinente, ci sono persone che non conoscono nulla del mondo e  che meritano una risposta alla loro domanda. Ciao. Ester

Ciao Alessia,

che bella domanda... la brutta risposta: dipende dai Portoghesi. 
Una giovane coppia di professionisti che cerca un appartamento in affitto a Campo de Ourique potrebbe averne le scatole piene di expat italiani, francesi, inglesi, ecc.  perché non riesce a trovare un immobile in affitto a prezzi ragionevoli a causa della concorrenza sul mercato di questi expat che magari si possono permettere quei 1400 euro che loro proprio non possono pagare.
Il mediatore immobiliare che sa che affitterà quell'appartamento da 1.400 Euro al mese a qualche expat invece non si farà sfuggire l'occasione di locare l'immobile ad una matura coppia italiana o belga, tedesca o olandese.  Gli piacciono gli expat, sì certo, tutti (magari non tanto i sud americani).

Ti dirò di più: Rui adora il cinema italiano, non è mai stato in Italia ma identifica Alessia con il bello dell'Italia quindi certamente gli piace Alessia (non tutti gli italiani) perché per lui rappresenta l'Italia.  Joana é stata a Roma due volte e l'ultima volta, in Piazza San Pietro, a sua mamma hanno sfilato il portafoglio dalla borsetta: pensa che gli italiani siano dei ladri. 
Alessia, querida, prova a convincerla che non è vero....

xSanti2 e x tutti,

il tuo discorso non fa una grinza, ma credo che con le opportune modifiche si possa ribaltare e adattare a tutti i popoli. ognuno ha la propria esperienza diretta o indiretta con persone di altri stati e inevitabilmente è portato un po' a generalizzare.
in ogni caso penso che un expat, che non sia solo il classico furbo della detax e basta e che se ne frega, debba in tutti i modi cercare di entrare in sintonia con gli abitanti del paese che lo ospita e se questi sono diffidenti e hanno un'idea preconcetta su di lui stia all'expat dimostrare che si sbagliano.

in sostanza noi italiani di fronte a certe situazioni diciamo, a volte con rabbia, che sta agli immigrati adattarsi ai nostri usi e costumi e non il contrario, ... ecco, immagino che anche loro vorrebbero che fosse così ... poi magari davanti a un italiano strafottente e odioso ma con il dinheiro fanno dei grandi sorrisi davanti cercando di f* dietro ... che poi è quello che fanno anche molti italiani di fronte agli stranieri e non ...

Certo, nel senso portoghese della parola.  Sicuro che sotto questo sole siamo tutti uguali e che: "when in Rome do as the Romans do", cioé paese che vai, usanza che trovi.
Andrei un po' oltre queste rassicuranti generalizzazioni.  Credo che più che altrove,
per conoscere questo popolo sia necessario conoscere un po' la loro storia antica e recente, e per quanto riguarda il Portogallo, la più antica nazione d'Europa, la loro storia è lineare.  L'Italia è una nazione giovane, con differenze importanti tra le regioni, storie diverse, dialetti e tradizioni dissimili.
Qui la storia è una, dinastia dopo dinastia, e di una cosa mi sono convinta, quasiasi evoluzione, sviluppo è stato seguito dalla reazione forte, compatta e tesa a riportare indietro le lancette della storia. 
Se dovessi descrivere questa storia astraendo dai fatti, direi che è una danza in due tempi: un passo avanti, due indietro, uno avanti, due indietro...forse questo presente cambierà la regola.  Me lo auguro, per loro e per me che ho deciso di chiamare casa questo posto.

Ciao a tutti, ho letto la maggior parte dei post che sono stati scritti e devo dire che mi tro d'accordo con molti e con molti no, per quanto mi riguarda é un tema che prevede molte variabili, io ho vissuto il portogallo come turista e ora vivo qui in portogallo con mia moglie che é portoghese, devo dire che nei primi viaggi sono rimasto abbagliato da tanta cordialitá e tanti sorrisi....sembrava che tutto fosse meglio che in Italia e sicuramente ci sono cose migliori che in Italia...ma una cosa sono le ferie una cosa é viverci. Chiaramente faccio riferiemento alla mia esperienza perrsonale e forse anche a quella di molti italiani che ho aiutato qui, dato che parlo il portoghese ormai come lingua madre...
Una cosa che ho trovato simpatica é che quasi tutti gli italiani che si sono trasferiti o sono venuti qui in ferie mi hanno fatto la stessa domanda...ma come fanno con uno stipendio che non supera i 1000 euro al mese a comprarsi macchine assurde...bé sicuramente una bella domanda, é vero come fanno?
Bé facile fanno molta economia su aspetti che per la maggior parte degli italiani sono importanti in alcuni casi indispensabili, ad esempio esistono moltissime case che ancora non hanno il riscaldamento, qui si ostenta molto...ovvero macchina da paura e frigo vuoto o meglio frigo spento per risparmiare energia...inoltre non é 100% vero che si vive con meno 1000 euro la maggior parte delle persone ha un secondo o teerzo lavoro in nero...si guadagna anche piú di 2000 euro al mese...
La maggior parte de portoghesi che ho conosciuto e vi assicuro che ne conosco tanti anche per motivi di lavoro, non sono silenziosi per rispetto, ma non dicono mai quello che pensano in attesa di ascoltare quello che gli interessa per i loro interessi personali.
Un'altra caratteristica che trovo interessante, é che in molti anni che sono qui ho sempre tentato socializzare con portoghesi invitandoli a casa cercando di creare momenti di convivenza, sempre presenti mai ricambiati...non sono mai entrato in casa di un portoghese...meno i miei suoceri chiaro...
Devo dire che vivere in portogallo é meno facile di ció che pensavo...chiaro ci vivo da molti anni ma ancor oggi ho grandi difficoltá di adattamento...non sono cosi ospitali come sembra...solo per piccoli periodi in cui noi veniamo qui di ferie...sono molto nazionalisti...questo anche legato alla loro storia...ad esempio se si parla di vino...hanno vini buonissimi nessuno lo mette in dubbio ma!!! insomma conoscendoli un pó a fondo anche in dinamiche familiari si scopre qualcosa che é molto distante dalla cultura Italiana. Peró sono solo aspetti culturali differrenti e principi differenti ma sopratutto questo é il mio punto di vista...
In ogni caso do un cosiglio, che si é rivelato ottimo, giá per molti connazionali...
se pensate di venire a vivere qui imparate il portoghese, poi se per esempio vi trovate a dover fare qualche lavoro e contrattare qualcuno...bé non pagate fino alla fine del lavoro...molti spariscono lasciando il lavoro a metá.
non siate eccessivamente aperti, ascoltano molto per usarsi di quello che dite.
Evitate ristoranti di DIARIA...l'igene nei ristoranti é lasciata al caso...PS: faccio il consulente in qquest'aria...pertanto sono giá entrato in molte cucine di qui...
purtroppo ho conosciuto tanti italiani che sono venuti qui sono stati fregati da sorrisi e sorrisetti....in alcuni casi anche io...Detto questo devo ringraziare il portogallo perché qui é nata mia moglie :-) Poi chiaramente ognuno di noi nasce e cresce in maniera differente pertanto quello che per me é un difetto per altri é um pregio...

Caro Serpaid,

Vivo in Portogallo da 1 anno ma ho vissuto 6 anni in una colonia portoghese dove ho imparato la lingua ed ho conosciuto parecchi portoghesi. Io sono svizzera  di lingua italiana, conosco bene l'Italia e gli italiani e li amo. Trovo il tuo commento appropriato. Alcune cose sono negative, altre meno. Quando dici che sono nazionalisti trovo che non lo sono abbastanza. Difatti non hanno un minimo di senso critico nei confronti della UE. La assumono come un vangelo. Per il resto mi trovo d'accordo con te. Sono molto gentili e cortesi nel quotidiano, non mi aspetto grandi cose perché mancano del senso del grande e generoso. Non vale per tutti. Ho un'amica portoghese che mi lascia in uso il suo appartamento di Lisbona dato che lei lavora lontano. Un'amica vera che mi ha aiutata in molti momenti.

Esterrosa

Serpaid1,    sottoscrivo appieno!!

esterrosa,  spesso alla  "normativa europea" ricorrono per puro comodo, addirittura se la inventano e cosi' giustificando il "non possibile" (perche' non mi va' )  (la UE non permetterebbe...  :D )...

Cara Laviniavirginia, possibile quello che dici. Io parlo del popolo nella sua visione al quotidiano. Forse, essendo io cittadina svizzera e quindi extraeuropea ho un occhio particolarmente critico per non dire avverso a tutto ciò che viene dalla UE, mi sembra strano vedere assumere per buono tutto quello  che viene da un potere straniero.

Ester

Esterrosa.... siamo conterranee   :idontagree:
Quindi quindi..... con lo stesso spirito riguardo a certune cose e UE/suoi modi ecc. inclusi!
Mi scuso e per tutti quei portoghesi che non facessero parte di quell'atteggiamento ipocrita di puro comodo.
Siccome qui non stavamo scrivendo della UE (e non essendo questo il tema) ... io mi sono limitata a dire dell'atteggiamento pretestuoso di qui. E preferisco non aggiungere altro!

Esterrosa ha scritto :

A fox 6666
Non mi trovo sulla tua lunghezza d'onda. Ho l'impressione che il tuo approccio ti faccia incontrare ovunque le peggiori persone. Ho molti amici portoghesi, dei veri amici. A livello di semplici conoscenti li trovo gentili, molto educati, non invadenti e disponibili.


E certo, finche' non ci si vive in pianta stabile. POI, ci vogliono molta attenzione/precauzioni , pazienza e fortuna

Chiaro che non sto facendo commenti legati alla politica, bensí al quotidiano, nazionalisti molto chiusi alle novitá...vi assicuro che piú e piú volte mi hanno chiesto se in Italia, mangiamo la carne o il pesce o se abbiamo il vino....giuro....sembra assurdo.
Dal punto di vista UE stanno in silenzio finche gli riempono le tasche e si lasciano trasportare da un'onda, dobbiamo anche dire che il paese é piccolo...attenzione peró che il paese che tanto sta facendo clamore, sta lasciando indietro un di operette pubbliche...ospedali,ferrovie etc...cosa che tra qualche anno si sentirá putroppo.
Al momento si preoccupano di esibirsi in europa, ma quanto siamo belli ma quando siamo fighi, nel frattempo la politica interna é non spendo nulla non faccio nulla il paese cresce...e sí ma prima o poi qualche soldino per mettere apposto le cose lo devi spendere altrimenti poi é peggio...comunque non era mia intenzione entrare in ambito politico, anche perché noi da questo punto...lasciamo perdere...
Un'altra cosa che mi ha allucinato é quanto sia sviluppato il sistema di salute privato...allucinante, 1 ospedale pubblico 20 privati....insomma che dire...
Per quanto rigurda la politica non ci entro, perché penso che oggi come oggi non esiste una persona al mondo che sappia parlare di politica...purtroppo siamo davanti alla piú grande crisi di valori che si sia mai vista e le macina soldi se ne approfittano....
Latte senza lattosio
burro senza grassi
insomma laa cosa fa ridere, comunque chiedo scusa per essere uscito per un momento dal contesto...riassumendo portogallo bello per qualche giorno di ferie...se ci venite a vivere attenzione...
ciaooo

Grazie per il tuo pensiero. Perora ci sto bene, ci sono italiani...di tutti i tipi. Interessanti e meno.

Buongiorno a Tutti e a Serpaid1,
vivo in Portogallo  ormai da circa 3 anni e ni sono assentato al massimo per un mese.
La mia esperienza é  del tutto diversa riguardante le argomentazioni riportate.
Un esempio molto pratico, frequento tantissimo gli ospedali pubblici, il Centro de Saude e anche le così dette cliniche private, dentisti (a), etc, e non mi sono trovato in strutture tipo il Policlinico Umberto i di Roma, il SGiovanni, che frequentavo .

Ecco il tratto ferroviario Lisbona/Cascais andrebbe, rimodernato, dicono i portoghesi, ma per quanto mi riguarda funziona una meraviglia sia riguardo le carrozze, il lovomotote(?), la linea ferroviaria stessa, la precisione degli orari, etc.

Con la gente, tutto normale, parlano e chiedono poco ma ovviamente sanno fare i loro interessi.

Con ciò non metto in dubbio o in discussione l'esperienza di Serpaid1, riporto semplicemente la mia.
Molto cordialmente,
alfredo luigi caruso

Fio54 ha scritto :
mariella15 ha scritto :

Ma scusa Fio, dici di non conoscere personalmente portoghesi e poi spari a zero? :o
Inconcepibile davvero!
Abbiamo molto da imparare dai portoghesi che sono generosi, gentili e disponibili.


non avevo letto bene e non avevo capito che parlavi con me.

guarda che non ho sparato a zero contro nessuno, rileggiti il post, chiedevo solo se vi risultava che chiamassero "italiani" quelli che noi chiamiamo "portoghesi" ...

o non ti risulta che la parola "portoghese" in Italia ha quel significato?


Guarda che ti sbagli.
Si dice fare il portoghese
Perché erano gli italiani che volevano farsi passare per portoghesi per non pagare.
La frase fare il portoghese é rivolta agli italiani non agli abitanti del Portogallo.
Su questo c'è molta ignoranza per cui
Informati prima di parlare.


agendalugano.ch/episodes/351/perche-si-dice-fare-il-portoghese

Mi piace molto la tua risposta equilibrata e che risponde anche a mie impressioni.

Un altro che ha frainteso ...

la mia NON era una affermazione, era una domanda!

... e chiedo scusa se sono ignorante e quindi faccio domande a chi potrebbe saperne più di me ...

grazie per il link

comunque poi la discussione credo sia andata ben oltre ...

:cheers:

Fio54 non ho capito di cosa parli, sorry.

scusa Esterrosa ... stavo rispondendo a Mormon mentre tu facevi il tuo post e le cose si sono sovrapposte ...

Ok. Va bene,

D'accordissimo con la definizione di Luited quando dice che questa è una discussione surreale.
Ho letto delle cose assurde a volte ridicole e spesso offensive nei confronto del paese che ci ospita e dei loro abitanti.
Non voglio citare nessuno in particolare.
Dico soltanto questo: è mancanza di classe e maleducazione parlare negativamente e ofensivamente del paese che ci ospita e del suo popolo.
Se qualcuno ti ospita e non sei contento dell'ospitalità hai solo due cose che puoi fare:
1. Andartene o
2. Tacere
Se proprio non puoi fare a meno di parlare male puoi sempre parlare dei problemi di casa tua.

.... Ho avuto diverse experienze in varie zone e localita' del Pt .
Già per il capitolo/Argomento sulle donne di servizio ho scritto parecchio e abbastanza, proprio riguardo già la grande differenza da me vissuta  fra Cascais-Estoril eppoi... dove invece sono andata a (mal) parare.  Una differenza enorme...
Per cui non posso fare altro che trovarmi pienamente d'accordo con Serpic...

Io, come persona che non usufruisce affatto della NRH e che non ho intenzione alcuna di richiedere, a Mormon ho da dire che non sono ospite di nessuno, che soltanto pago, esborso, e pure con gli extra dovuti a truffe e imbrogli. 
Noi tutti, quando ci troviamo altrove, considero che in un certo qual senso si costituisca una sorta di carta di visita del proprio paese di origine.  Almeno è quanto io sento profondamente in me stessa e che ho assimilato sin da piccola, respirando questo clima in una famiglia molto eterogenea e cosmopolita.
I discorsi surreali lo sono quando si esprimono dei clichés a vanvera, di tipo qualunquistico, superficiale e magari, od anche forse spesso persino di stampo razzista...
Lo spirito di ogni paese è diverso, sia per abitudini, storia, vicende nazionali e vissuti comuni specifiche che ne fanno le caratteristiche e talune tendenze.  Noi incontriamo persone, individui ma  -fatti salvi i tratti in comune e le tendenze umane in generale- ci sono caratteristiche e tendenze ben specifiche dei popoli, delle culture e abitudini, dei modi di vivere, pensare e...procedere. Alla base ci stanno anche i condizionamenti vissuti o in auge al presente o recente passato. QUINDI, smettiamola con le ipocrisie e con questo spirito di pseudo-adattamento che spesso non è altro se non che pura convenienza o un massimo di buona fortuna.
Senza contare che, appunto, ognuno ha le proprie esperienze e queste è ovvio che non possono costituire "La" regola assoluta!  Non si tratta di generalizzare e ancora meno di assolutizzare, ma invece di un presunto rispetto per il paese in cui ci si viene a trovare, mi pare sia il caso di rispettare le esperienze di vissuto, i resoconti, gli avvertimenti e i possibili consigli di ognuno e ... specie di chi si prende la briga di pronunciarsi affinché, persone che magari per la prima volta si affacciano a simile realtà di espatrio e in un paese, piuttosto che in un altro, trovi un ampio spettro di valutazioni e indicazioni che gli facilitino un approccio su base realistica.  Infatti, quando l'impressione è dalle vacanze, il rischio è quello di addirittura magnificare il tutto, inclusa la propria decisione e tutto o quasi idealizzando.
Chiaro (e tanto che neppure sarebbe da dire) che siamo sempre noi per primi a dover rispetto laddove ci troviamo. Ma di certo non al punto da non potersi proferire e pronunciare. Perché il rispetto e il riguardo vanno anche meritati! E pertanto, da entrambi i lati.
Oh, questo escursus para-antroposifico (di corsa, dal telefonino) tanto per lasciar chiaro che il bavaglio (del tacere o sottacere) non ha qui nessun merito e soprattutto non è per niente utile. Quindi, neppure si ha da lasciarsi mettere il tovagliolino da bravi bambini che "certe cose non le dicono". Io le dico. E le sottoscrivo.
Mi rallegro per chi sta qui felice e contento e/o  pertanto non concorda; ma se è tanto felice, allora non so perché debba stare a dare addosso e a giudicare chi la pensa e vive diversamente e, questo, di certo non per il gusto di criticare, ma per quanto vissuto e constatato!
Tanto che parlandone con gli stessi portoghesi, quante volte si dolgono di questi stessi mali o caratteristiche endemiche...
Concludo con un aneddoto light...:
Ai miei primi bei tempi portoghesi, constatavo quanto già esposto da altri su questo forum:  le auto capita si fermino per lasciar passare il pedone ... anche se con il semaforo rosso !  L'ho raccontato ed in risposta, ecco la gran risata (ma del tipo: "povera scema, non hai proprio capito niente...Non ci conosci ancora...) e la spiegazione terre à terre: "ti lasciano passare perché sennò tu premi il bottone per accelerare il passaggio al verde e loro poi si troverebbero a dover attendere più a lungo!"  :D

La d9manda giusta sarebbe: “ Quale la vostra esperienza con i portoghesi?”

Fio54 ha scritto :

Un altro che ha frainteso ...

la mia NON era una affermazione, era una domanda!

... e chiedo scusa se sono ignorante e quindi faccio domande a chi potrebbe saperne più di me ...

grazie per il link

comunque poi la discussione credo sia andata ben oltre ...

:cheers:


La mia totale solidarietà. Luigi

Parole sagge. Grazie.

X Tutti.      Se non è una discussione surreale è quantomeno ridicola quando sfocia nell'elenco delle mancanze dei portoghesi. Popolo povero e poco numeroso in Europa. Se ci si trova così male perché si rimane qui ? Posso capire i pensionati che hanno un vantaggio economico, ma gli altri , che magari provengono (e lo sottolineano in ogni circostanza) da paesi molto più evoluti e civilizzati. Perché non tornarsene nel  proprio bel paese e godersi la vita (piena di ottimi servizi e persone culturalmente evolute). Luigi

luited ha scritto :

X Tutti.      Se non è una discussione surreale è quantomeno ridicola quando sfocia nell'elenco delle mancanze dei portoghesi. Popolo povero e poco numeroso in Europa. Se ci si trova così male perché si rimane qui ? Posso capire i pensionati che hanno un vantaggio economico, ma gli altri , che magari provengono (e lo sottolineano in ogni circostanza) da paesi molto più evoluti e civilizzati. Perché non tornarsene nel  proprio bel paese e godersi la vita (piena di ottimi servizi e persone culturalmente evolute). Luigi


Forse per situazioni altre, diverse, momentanee, di circostanze che non sono e qui non stanno per essere date in pasto a nessuno, visto poi il clima che serpenteggia da parte di chi soprattutto ha da apostrofare e però per nulla apportare...

(perlomeno avresti avuto modo di sottolineare un errore vero ... seppur dovuto al correttore. Perché "antroposofico" non è un sinonimo di "antropologico"...   Ma capisco che non valeva la pena di leggere bene.  Leggere bene permetterebbe di capire e... mi pare evidente che non sia questo quanto ti sta a cuore.  Ti auguro buona vita e buon divertimento... foss'anche dando del ridicolo o definendo stupidaggini i tentativi di chiarezza altrui e...ora decidendo che io sarei pure presuntuosa. Certo che se la forza delle tue ragioni sono quelle in virtù degli epiteti, mi congratulo per simile "argomentazione"  :thanks:  )

:cool::D:cheers:

X Lavinia.    Mah..... In quanto ad “apporto” sarei meno presuntuosa e mi documenterei. In quanto al clima creato rivedrei i suoi interventi precedenti ,su questo argomento, pieni di contenuti irriverenti , anche se nascosti nelle pieghe di un linguaggio forbito. Ma la forma non sempre da valore  al contenuto. Luigi

Esterrosa ha scritto :

Parole sagge. Grazie.


Quali?

(Se non si riprende il testo -se breve-  in citazione per poi apporvi il proprio commento, meglio farlo precedere dal nome o acronimo della persona cui si fa riferimento). 😉🌷

A conclusione -almeno da parte mia- delle considerazioni inerenti le esperienze che, come ho potuto leggere, non sono di certo le sole e uniche (v. serpic, rispetto ad altre di tenore ben più rasserenanti)  apporrei -sottoforma di interrogativo- quello che penso ci trovi tutti almeno più o meno concordi...:

Forse che non si sia tutti soprattutto e particolarmente critici rispetto al proprio Paese? Infatti, duole ben più quello che "non è bello", o che si trova essere ingiusto o spropositato o inadeguato..."in casa propria" !    E pertanto non credo che se come esseri umani abbiamo facoltà di distinguere e constatare in casa, poi altrove tale facoltà venga meno.   Certo che sempre che si vada altrove, a maggior ragione ci vogliono spirito di adattamento, comprensione, pazienza, misura, tatto e pure una certa dose di umiltà!  Non andiamo di certo con l'idea di persino "raddrizzare le gambe ai cani"  (nel senso dell'impossibilità e assurdità di tale intento o idea), ma se viene posta la domanda (che effettivamente è stata posta male, in quanto nessuno può dire "sono cosí o cosà", al massimo appunto dirne delle proprie impressioni ed esperienze), rispondere è ben lecito e appropriato.  Tantopiù che determinate cose vengono pure e anche maggiormente enunciate dai portoghesi stessi !!!  In un paese, con gli autoctoni si condividono quindi le varie e diverse realtà. Soltanto che loro già le sanno e quindi possono meglio "premunirsene"; mentre chi viene da fuori... ben meno o anche per niente. E ora mi sembra però che basti; ma soprattutto con le opposizioni e certi tentativi di puro disprezzo verso le opinioni e i modi di scrivere ecc.ecc..... Anzi, adesso che ci penso, con quel "consiglio" che luited mi ha lanciato dal suo  guanto di divertito provocatore ... consigliando(mi) di "meglio documentarmi";  direi semmai che se lui è cosí e tanto e meglio documentato, non so come mai si stia sprecando soltanto in sterili critiche e dopo assai ben sommarie sue letture ....    :one:joking:

X Lavinia. Ho capito che il suo scrivere ancora su questo argomento è con l'intento di commentare nuovamente su di me ( come se non bastasse ciò che ha già scritto). Quindi cercherò di essere chiaro, anche se OT, come direbbe qualcuno. Io la stimo e apprezzo e ho condiviso molti dei suoi interventi su questo blog ( come d'altra parte lei ha fatto con me , mettendo il “mi piace” ). Alcuni suoi interventi , però,non li condivido ed esprimo il mio parere. D'altra parte anche lei sottolinea sempre che non bisogna essere ipocriti e che si ha diritto alla critica. Forse i miei interventi sono un po' rudi, ma lo faccio per essere chiaro in ciò che scrivo, cioè senza giri di parole. Lei ha scritto che non do “apporto”, e io le ho risposto di documentarsi meglio, perché più di 2 anni fa ho iniziato a scrivere su “La mia esperienza in Algarve” proprio per essere utile a chi inizia a pensare al trasferimento in Portogallo dall'Italia (pensionati). In conclusione io la stimo, ma non per questo devo limitarmi nel criticare i suoi interventi se questi, a mio parere , non sono corretti. E spero che davvero questa discussione tra noi sia finita. Luigi