Aprire un conto in banca in Tunisia

Attenzione però che stiamo andando off topic sul titolo della discussione che invece è relativa all'apertura di un conto in banca... (comunque i primi due anni sono quasi finiti ed a settembre prenderò la prima rata del tfs) penso che una bella discussione sul tfs/tfr in Tunisia dovremo aprirla però. :D

sicuro ed interessante, l'accredito del tfs, mi sembra di aver capito che puo essere accreditato sul conto in tunisia e, successivamente, rispedito in italia con bonifico e questo senza che ciò vada ad aggravare la situazione riddituale ossia, le tasse si pagano solo ed esclusivamente sulla pensione accreditata.
Ex inpdap, con il tfr o tfs, come vi siete comportati?

Salve come posso fare per mandare soldi da italia in Tunisia grazie

Beh.....per la Tunisia e' facile: bonifico oppure money transfer (Western Union)

I soldi che arrivano pero' poi non escono piu' se finiscono su un conto in Dinari normale.

Circa il TFR: ma se lo dovete rimandare in Italia perche' non ve lo fate accreditare direttamente in Italia?

Il pagamento ve lo fa l'azienda, se non erro, quindi non ci dovrebbe neppure essere il problema di comunicargli nulla: vi pagano dove vi hanno sempre pagato.

Per il pubblico forse e' piu' complicato, ma forse si puo' chiedere che il tfs sia pagato su na banca diversa da quella della pensione. Anche qui i pagamenti dovrebbero venire da enti diversi: INPS (Citi) per la pensione e l'amministrazione da cui dipendevate per il tfs.

Live in tunisia ha scritto :

Beh.....per la Tunisia e' facile: bonifico oppure money transfer (Western Union)

I soldi che arrivano pero' poi non escono piu' se finiscono su un conto in Dinari normale.

Circa il TFR: ma se lo dovete rimandare in Italia perche' non ve lo fate accreditare direttamente in Italia?

Il pagamento ve lo fa l'azienda, se non erro, quindi non ci dovrebbe neppure essere il problema di comunicargli nulla: vi pagano dove vi hanno sempre pagato.

Per il pubblico forse e' piu' complicato, ma forse si puo' chiedere che il tfs sia pagato su na banca diversa da quella della pensione. Anche qui i pagamenti dovrebbero venire da enti diversi: INPS (Citi) per la pensione e l'amministrazione da cui dipendevate per il tfs.


Per capirci, avrei una domanda:  fare arrivare su un conto presso banca diversa -in questo caso il tfr (o allora altra mensilità al di fuori di quella inerente la pensione)- ha il senso di non doverla cosí fare rientrare nel computo delle tasse da pagare in Tunisia sulla pensione, con quella riduzione dell'80%  SE appunto la si fa arrivare per intero in Tunisia?   Perché a me consta che se non la si fa arrivare per intero, la riduzione è del 25% anziché dell'80%, ma questo... riferendosi alle entrare complessive e quindi con uno scaglionamento di percentuali di tasso impositivo in crescendo..    Dunque, se in questo caso la tfr la si percepisse su di un conto presso banca tunisina diversa, sarebbe da dichiarare per intero?  E, se sí, con che tipo di tasso impositivo?   Grazie, mi sembra che pure in questo senso ci siano interpretazioni diverse, da parte delle persone che ho incontrato

Io avevo solamente chiesto se l'accredito del TFS fa cumulo reddituale e a quanto sembra, pare di no, quindi se con bonifico riesco ad inviare parte del tfs in Italia sono a posto.
Naturalmente sarà accreditato sullo stesso conto in valuta estera dove arriva la pensione.
Detto ciò, saluto tutti con un arrivederci a presto a Nabeul o giù di li.

BECIO1961 ha scritto :

Io avevo solamente chiesto se l'accredito del TFS fa cumulo reddituale e a quanto sembra, pare di no, quindi se con bonifico riesco ad inviare parte del tfs in Italia sono a posto.
Naturalmente sarà accreditato sullo stesso conto in valuta estera dove arriva la pensione.
Detto ciò, saluto tutti con un arrivederci a presto a Nabeul o giù di li.


Va'  benissimo se Lei ha ricevuto una risposta e informazione che Le sono state di aiuto e sufficienti. Siccome però siamo su un foro in aperto e ho letto quanto indicato da Live in Tunisia, mi sono quindi permessa, a mia volta, di formulare una domanda indirizzata appunto a Live in Tunisia.

Il TFS non fa reddito, quando si va in pensione l'amministrazione comunica all'INPS ufficio liquidazione buonuscite competente per territorio i dati del TFS. Questo sarà pagato in più trance, la prima dopo due anni e la seconda al compimento del terzo.
Fino qui non ho detto nulla di nuovo, l'INPS versa la pensione sulla banca dove si è comunicato di fare l'accredito, il TFS invece quando si va in pensione si comunica dove accreditarlo tramite l'amministrativa alla quale si fa capo, bisogna vedere poi se verrà richiesta conferma o meno dall'INPS. Se avete pazienza di aspettare qualche mese a settembre vi saprò dire qualcosa di reale, per ora tutte supposizioni anche perché questa dilazione è stata inventata con la finanziaria Monti quindi uno dei primi sfortunati sono proprio io... se ci fosse qualcuno che è andato in pensione qualche mese prima di me lo può dire altrimenti... aspettate! :)

In realta' non c'e nulla da interpretare.

Qui pagherai le tasse sul reddito da pensione, che in Italia e' esentato.

Ti spetta la deduzione dell'80% su quanto transita (di questo reddito da pensione) sul conto tunisino. Se non transita tutto, sulla differenza(tra CU e transitato), a norma di legge, ti spetta solo una deduzione del 25%. Fatte le debite deduzioni, si sommano i risultati e si applicano gli scaglioni.

Altri apporti di denaro (repatriements) si presume non siano redditi, o comunque si presume abbiano gia' pagato le imposte altrove (e il tfr viene tassato alla fonte).

@ Live in Tunisia
Grazie, ora  è  chiarissimo  (addirittura gira strana voce, secondo cui sulla parte della pensione che non venisse fatta arrivare sul conto tunisino, si applicherebbe un tasso impositivo DEL 75%. Mentre ho sempre ribadito che in tal caso gli scaglioni si applicano SUL 75% -data la deduzione del 25%- .  Ma pare, a detta di qualcuno che ha un ufficio di accompagnamento, che addirittura ci sia un contabile che così procede... E la cosa è...o sarebbe assurda, figurarsi...   Tuttavia, il motivo addotto è che trattasi in tal caso di una penalità.   Però se così fosse davvero, deduco che sarebbe allora causa occultamento di dati nelle dichiarazioni al fisco, non essendo questa la prassi riguardo a un trattamento fiscale regolare).

:dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::dumbom::o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o:o

:dumbom::blink::idontagree::blink::blink::blink::proud:proud      eh sì,  e mi sono espressa in modo moolto light, perché gestire uffici o agenzie o associazioni (vengono definite persino così,  tanto per rimanere sui generis) e spararle così grosse, è decisamente da brivido.   :o:joking:

Chi ne è a conoscenza potrebbe riportare il testo della legge tunisina che stabiliva la riduzione dell'80% dell'imponibile della pensione (o reddito), possibilmente con la traduzione in italiano.

Guarda pasquale è un argomento che è stato già trattato su questo forum, spulciando le varie discussioni la dovresti trovare senz'altro, penso che sia del 2014 o 2015 la discussione

Ciao a tutti, scusate in anticipo se chiedo informazioni tanto specifiche, ma non mi sono ritrovato esattamente in alcuna delle fattispecie della discussione, ahimè!
Io ho insegnato l'anno scorso con un contratto del Minstero dell'educazione superiore tunisino, e ho avuto accreditati gli stipendi, in dinari naturalmente, su un cc della BIAT. Accredito che è arrivato alla fine di tutto il mio anno di servizio: ho quindi un intero anno di stipendio sul cc. Dal momento che io non lavorerò e non vivrò più in Tunisia, vorrei trasferire tutto il denaro in Italia, e chiudere il conto, che non mi servirà mai più. È una cosa fattibile? Avete avuto esperienze simili? Io non ho permesso di soggiorno, e non l'ho mai avuto.
Andrò personalmente in banca a metà mese, ma mi preparo a un buco nell'acqua.
Grazie in anticipo!

A Cadidolta:
Quello che conta è di che tipo di conto si tratta. Per riportare o trasferire in Europa (o insomma all'estero) somme percepite nella valuta locale, appunto il tnd,  dovrebbe trattarsi di un conto convertibile e per cui, pur avendo ricevuto lo stipendio in dinari, lo si può allora convertire nella moneta estera (euro o quello che sia). 
Per quello che mi risulta, un conto in valuta locale lo si può aprire soltanto una volta che si sia residenti da almeno due anni in Tunisia.  Suppongo quindi che in questo caso si tratti di un conto convertibile. Altrimenti, o cmq sia, la cosa migliore a farsi è quella di rivolgersi in ogni caso all'istituto bancario stesso.

laviniavirginia ha scritto :

A Cadidolta:
Quello che conta è di che tipo di conto si tratta. Per riportare o trasferire in Europa (o insomma all'estero) somme percepite nella valuta locale, appunto il tnd,  dovrebbe trattarsi di un conto convertibile e per cui, pur avendo ricevuto lo stipendio in dinari, lo si può allora convertire nella moneta estera (euro o quello che sia). 
Per quello che mi risulta, un conto in valuta locale lo si può aprire soltanto una volta che si sia residenti da almeno due anni in Tunisia.  Suppongo quindi che in questo caso si tratti di un conto convertibile. Altrimenti, o cmq sia, la cosa migliore a farsi è quella di rivolgersi in ogni caso all'istituto bancario stesso.


Grazie mille!

Hlaliabdessalem ha scritto :

Salve come posso fare per mandare soldi da italia in Tunisia grazie


Transferwise è il metodo più economico.  Devi guardare le condizioni (internet) e vedere se nel tuo caso ti va' bene.

laviniavirginia ha scritto :

A Cadidolta:
Quello che conta è di che tipo di conto si tratta. Per riportare o trasferire in Europa (o insomma all'estero) somme percepite nella valuta locale, appunto il tnd,  dovrebbe trattarsi di un conto convertibile e per cui, pur avendo ricevuto lo stipendio in dinari, lo si può allora convertire nella moneta estera (euro o quello che sia). 
Per quello che mi risulta, un conto in valuta locale lo si può aprire soltanto una volta che si sia residenti da almeno due anni in Tunisia.  Suppongo quindi che in questo caso si tratti di un conto convertibile. Altrimenti, o cmq sia, la cosa migliore a farsi è quella di rivolgersi in ogni caso all'istituto bancario stesso.


Ah, ehm... Ho appena ricordato che il mio conto non è in dinari convertibili, perché non lo potevo creare per via di documenti che l'università per cui lavoravo non mi aveva ancora dato. (storia carina: all'università volevano il mio cc per farmi sottoscrivere il contratto, e in banca volevano il contratto per farmi aprire il conto)

d'accordo quindi era un conto in euro? in dinari non lo avresti potuto aprire quindi rimane per forza in divisa estera... se fosse in euro nessun problema a prelevarli solo che non capisco come possano averti versato dinari su un conto in euro. Penso che la cosa più semplice per te sia di andare in banca a chiedere a loro l'alternativa a cambiare i dinari in euro è al nero dove ti cambiano 1 euro a 3 dinari almeno ma credo sia illegale (solo che è molto diffuso).

Candolta:
un conto in moneta convertibile è un conto in divisa estera: euro, franchi ecc.)  .  Magari, pagandoti in dinari, per poterti versare l'importo sul conto convertibile, veniva fatto un cambio tnd - euro per accreditarti in euro? Come già detto, la via più diretta è quella di recarti in banca.   
Nel caso "peggiore", magari l'università stessa è quella che dovrebbe o potrebbe certificare che si tratta di uno stipendio per attività a tempo determinato. Per cui, con il fatto di essere chiare provenienza e motiivo del denaro (tnd) che si trova qui, qualcuno (banca o chi ti venga poi indicato) può emettere un certificato che ti permetta di riportarli fuori in euro.  Vedrai che non sarà complicato. Perché appunto, come non residente non poteva che trattarsi di un conto in divisa convertibile. E se qualcuno ha fatto un pasticcio, che ora te lo risolva!

laviniavirginia ha scritto :

Candolta:
un conto in moneta convertibile è un conto in divisa estera: euro, franchi ecc.)  .  Magari, pagandoti in dinari, per poterti versare l'importo sul conto convertibile, veniva fatto un cambio tnd - euro per accreditarti in euro? Come già detto, la via più diretta è quella di recarti in banca.   
Nel caso "peggiore", magari l'università stessa è quella che dovrebbe o potrebbe certificare che si tratta di uno stipendio per attività a tempo determinato. Per cui, con il fatto di essere chiare provenienza e motiivo del denaro (tnd) che si trova qui, qualcuno (banca o chi ti venga poi indicato) può emettere un certificato che ti permetta di riportarli fuori in euro.  Vedrai che non sarà complicato. Perché appunto, come non residente non poteva che trattarsi di un conto in divisa convertibile. E se qualcuno ha fatto un pasticcio, che ora te lo risolva!


Il conto è in dinari, ma spero che la banca mi risolva la situazione, sì, anche una tantum almeno!:) Il problema con cui mi sono scontrato, e per cui adesso mi trovo in questa situazione, è stata la burocrazia, particolarmente ottusa e imperscrutabile...un po' come tutte le burocrazie, del resto. Ma con l'aggravante di essere straniero. Confido che si risolva, di persona, anche andando all'università. Grazie per il supporto anche morale:)

Mi spiace darti cattive notizie, ma non li puoi portare fuori legalmente. E' reato.

Partiamo dal presupposto che si tratti di un conto in Dinari puro, ovvero non convertibile (altrimenti non saresti qui a chiedere e ti sareti gia' fatto un bonifico verso l'Italia).

Lasciando da parte i metodi proprio illegali, la sola possibilita' e' metterti d'accordo con qualcuno che vive li e ha conti in valuta o Dinari convertibili e che e' disposto a prendere i tuoi Dinari (in contanti) e bonificarti il controvalore in Italia.

Ultima speranza, che mi hanno alimentato alcuni colleghi, è avere una autorizzazione del Ministero delle finanze, dal momento che io, alla fine, ero pur sempre docente straniero per il governo tunisino. Ne sai qualcosa?

Questo non lo so onestamente. Mi pare improbabile a posteriori, ovvero senza un accordo preventivo fatto al momento dell'assunzion. Ma tentar non nuoce. Comunque considera quanto ti ho scritto sopra in caso questa via non portasse a nulla.

L'INPS non accredita TFR o TFS all'estero. Ed è imponibile in Italia, se viene dal pubblico (art. 21, mi pare). Se però c'è qualche pensionato privato che nell'anno di residenza in Tunisia percepisce il TFR mi contatti.

Live in tunisia ha scritto :

Questo non lo so onestamente. Mi pare improbabile a posteriori, ovvero senza un accordo preventivo fatto al momento dell'assunzion. Ma tentar non nuoce. Comunque considera quanto ti ho scritto sopra in caso questa via non portasse a nulla.


Grazie. Ma, mi sta venendo in mente, se con quel denaro io comprassi dell'oro e lo portassi, dichiarandolo ovviamente, in Italia?

Temo proprio non sia possibile. Tra l'altro il 70% dell'oro circolante in Tunisia e' sul mercato nero.......

Il fatto e' che non vogliono che escano soldi dal circuito interno se non per le importazioni strattamente necessarie e autorizzate.

L'unico sistema, abbastanza semplice e a basso rischio, ampiamente utilizzato anche se non legale, e' qello che ti ho indicato......

Oro? In Tunisia?  :lol:

MarkVerdi ha scritto :

Oro? In Tunisia?  :lol:


Why not? :D

Ciao Mohammed
Sono Simona ,e mi interessa come possa aprire un conto corrente un algerino in euro in Tunisi...
E trasferire soldi in Italia la Ubi Banca?
Grazie.

Ciao Mohanned,
premesso che il mio progetto prevede il trasferimento e la defiscalizzazione della pensione con accredito della stessa in Tunisia,  vorrei capire bene che tipo di conto devo aprire partendo dal presupposto che ho continua necessità di inviare somme in UE sia per mia figlia che per le spese correnti degli immobili che possiedo in Italia.

Attento Sergiomau presumo che il Mohamed al quale ti riferisci sia uno che ha messo il suo post ad agosto 2015, devi aprire per forza un conto corrente in Euro o in Dinari Convertibili a tua scelta (per mia convenienza li ho aperti entrambi), nel mio caso il mensile arriva sul conto in euro e giostro con quello in dinari convertibili le spese mensili. Il bonifico verso il conto italiano lo faccio con cadenza mensile entro la prima decade.

Anto&Simo ha scritto :

Attento Sergiomau presumo che il Mohamed al quale ti riferisci sia uno che ha messo il suo post ad agosto 2015, devi aprire per forza un conto corrente in Euro o in Dinari Convertibili a tua scelta (per mia convenienza li ho aperti entrambi), nel mio caso il mensile arriva sul conto in euro e giostro con quello in dinari convertibili le spese mensili. Il bonifico verso il conto italiano lo faccio con cadenza mensile entro la prima decade.


Grazie Anto&Simo; sul conto tunisino in euro è possibile avere delle carte di credito ?

Sergiomau ha scritto :

sul conto tunisino in euro è possibile avere delle carte di credito ?


Certo, ci sono banche come l'Habitat o la UBCI (gruppo Paribas) che offrono carta di credito internazionale, anche altre banche la offrono ma con deposito in conto della somma stabilita come plafond, sono offerte anche carte ricaricabili, di norma non funzionano all'estero e non sono valide per effettuare acquisti on line.

Anto&Simo ha scritto :
Sergiomau ha scritto :

sul conto tunisino in euro è possibile avere delle carte di credito ?


Certo, ci sono banche come l'Habitat o la UBCI (gruppo Paribas) che offrono carta di credito internazionale, anche altre banche la offrono ma con deposito in conto della somma stabilita come plafond, sono offerte anche carte ricaricabili, di norma non funzionano all'estero e non sono valide per effettuare acquisti on line.


Grazie per l'indicazione.

Buongiorno a tutti, vivo ancora :) in Italia e mi sto documentando un po' per tutti gli aspetti connessi ad un'eventuale trasferimento di residenza in Tunisia. Per quanto riguarda il discorso banca, girovagando sul web ho trovato che la BIAT, ma probabilmente anche altri istituti di credito Tunisini, offre la possibilità di aprire un COMPTE ETRANGER EN DINARS CONVERTIBLES, oppure un COMPTE ETRANGER EN DEVISES. Da qual poco che ne ho capito si può aprire tutto online senza necessariamente doversi recare fisicamente in una filiale qualsiasi in terra Tunisina e sembra che sia totalmente gestibile tramite internet. Nel caso avessi ben compreso la loro offerta, ritenete possa essere utile aprire già stando in Italia un conto presso la BIAT o equivalente istituto di credito tunisino? Mi sembra che nel caso dovrei optare per il primo citato piuttosto che per il secondo.
In caso affermativo, potrebbe poi essere utile aver fatto preventivamente questa operazione per utilizzare detto conto corrente una volta trasferitomi in Tunisia o non servirebbe a nulla e bisognerebbe in ogni caso aprirne uno ex novo stando li?

Tutte le banche ti aprono qualunque tipo di conto riservato agli stranieri, come quelli citati.

Tutte le banche richiedono la presenza in loco, muniti di passaporto.

Sarei davvero sorpreso se fosse come tu dici.

Nessuna banca al momento offre un internet banking completo come lo intendiamo noi. Nessuna consente di inviare denaro all'estero in tal modo (per i conti privati, discorso diverso per le societa').

Le cose sono in evoluzione da questo ultimo punto di vista e quindi vedremo nei prossimi anni.

Dovendo interagire varie volte con il direttore della filiale, sara' meglio aprire il conto in una filiale comoda rispetto al luogo di residenza e di disbrigo delle pratiche.

Concordo, ti aprono i conti correnti anche in rubli ma vogliono tutti la tua presenza in sede con passaporto alla mano, per le operazioni di home banking dispositive non sono ancora complete come in Europa ma si possono fare solo piccole operazioni facili come la ricarica delle carte prepagate.

forse non ho letto bene ed è una opzione fruibile solo dai cittadini tunisini che vivono all'estero.