Conto corrente per non residenti in Tunisia

Buongiorno,


Scusate , io dovrei trasferirmi entro quest'anno e nel mio immaginario vorrei continuare ad avere l'accredito della pensione INPS nella mia attuale banca italiana Sanpaolo o comunque in una banca italiana o comunitaria, potreste chiarirmi se ciò è possibile ?

Non lo aprono tutte le banche, la maggior parte apre conto non residenti soltanto se sei all'interno della Comunità Europea, ora non voglio fare pubblicità gratuita alle banche però da analisi fatta su google risulta la più vantaggiosa la FinecoBank seguita dalla ING conto Arancio.
Senz'altro si perde scoperto in conto e tante altre agevolazioni, ora nessuna banca sta col fucile spianato ma è buona norma cambiare il conto o... aspettare che la banca se ne accorga e quindi procedere con i cambi, da ricordarsi tutti i rid che si hanno in conto e che vanno spostati sul nuovo.
Fineco ad esempio elimina il bancomat ma dà una "carta di debito" (che poi sarebbe la stessa cosa) e una carta di credito mastercard o visa.
Altre banche invece danno unicamente la carta di credito.
Banca Intesa fornisce carta di debito.

Penso che la cosa andrebbe concordata con la banca.
Salut
- @Giovannibattista

Esatto.

Ci vai a parlare prima del trasferimento di residenza.

Perché nei fatti ogni banca si regola come crede.

E il più delle volte le cose restano come stanno.

Quello invece su cui sono più fiscali è la eventuale co-intestazione con residente.
Io ho comunicato il cambio di residenza alla mia banca (Mediolanum) dopo il trasferimento in Tunisia ed ho fornito il testo dell'interrogazione 5-03105 Camera dei Deputati presentata l'11 novembre 2019.
Risultato:  conto invariato alle condizioni iniziali e ho anche mantenuto il deposito titoli.
Altra cosa è l'apertura di un nuovo conto in Italia dopo il trasferimento all'estero; in questo caso è obbligatorio il conto per non residenti.
Io ho comunicato il cambio di residenza alla mia banca (Mediolanum) dopo il trasferimento in Tunisia ed ho fornito il testo dell'interrogazione 5-03105 Camera dei Deputati presentata l'11 novembre 2019.
Risultato:  conto invariato alle condizioni iniziali e ho anche mantenuto il deposito titoli.
Altra cosa è l'apertura di un nuovo conto in Italia dopo il trasferimento all'estero; in questo caso è obbligatorio il conto per non residenti.
- @Pirsaro57

Grazie, mi hai tolto un pensiero.
Certo che c'è voluta una interrogazione parlamentare del novembre 2019.
Salut
Molto interessante1f642.svg
Buongiorno,

Scusate , io dovrei trasferirmi entro quest'anno e nel mio immaginario vorrei continuare ad avere l'accredito della pensione INPS nella mia attuale banca italiana Sanpaolo o comunque in una banca italiana o comunitaria, potreste chiarirmi se ciò è possibile ?

Grazie per le risposte.
Buongiorno,

Scusate , io dovrei trasferirmi entro quest'anno e nel mio immaginario vorrei continuare ad avere l'accredito della pensione INPS nella mia attuale banca italiana Sanpaolo o comunque in una banca italiana o comunitaria, potreste chiarirmi se ciò è possibile ?

Grazie per le risposte.
- @Ernesto Mangiacavalli
                      Buongiorno, non non è possibile perchè se devi defiscalizzare la pensione in base alla convenzione sulle doppie imposizioni                                   la stessa deve transitare dal conto corrente di una banca Tunisina a te intestato. 
                        Generalmente però ogni  3/4 mesi o comunque quando lo desideri rigiri i denari con un bonifico sul tuo conto Italiano.
Grazie della risposta. Tu dici dinari ma, non posso farli accreditare su un conto in euro a me intestato in una banca tunisina e bonificarli, sempre in euro in una banca europea?  Se è possibile risparmierei il doppio cambio.
Buongiorno,
Anche mia moglie ed io contiamo di trasferirci a Monastir entro ottobre. Abbiamo 2 conti cointestati attualmente.uno con ing direct e uno con Unicredit. La mia pensione ex INPDAP, viene versata su ing direct. Su Unicredit invece transita l'affitto della casa di mia proprietà e il mutuo della casa di mia moglie.
Devo chiuderne uno,Per aprire il c/c tunisino? E quale?
Grazie per le risposte
Grazie della risposta. Tu dici dinari ma, non posso farli accreditare su un conto in euro a me intestato in una banca tunisina e bonificarli, sempre in euro in una banca europea?  Se è possibile risparmierei il doppio cambio.
- @Ernesto Mangiacavalli

                     La pensione che percepisci in Tunisia dall'Italia la percepisci in Euro, su un conto in euro .
                    Quindi quando rigiri i soldi in Italia non subisci alcun cambio.
                     In Tunisia cambi in dinari solo i soldi che ti servono per vivere in loco.
I d"E"nari non i d"I"nari. Intendeva i soldi. 1f609.svg

Quindi certo. Fai girate tutto un Euro.

Per aprire il conto tunisino non occorre chiudere nulla.

E, alla luce dell'interrogazione e relativa risposta pubblicata poco sopra, neppure occorre cambiare tipo di conto.
@Oinegue
Trasferisci la Pensione s'il conto tunisino e tieni Unicredit X Mutuo e Spese varie.. Facendo bonifici periodici da banca Tunisina à Unicredit.. Che poi se usi STB sono convenzionate tra loro e hai costi e tempi ridotti
Grazie infinite
@Ernesto Mangiacavalli Ti hanno già risposto tutti, per ottenere il permesso di soggiorno devi avere un conto corrente a tuo nome dove transiti la pensione inviata dall'INPS o da qualsiasi istituto di previdenza, questo ti permette di avere l'attestazione della banca fondamentale per ottenere il permesso di soggiorno, una volta ricevuto però non è finita perchè scade dopo 2 anni quindi una volta che lo avrai avuto dopo un anno e mezzo dovrai rifare la pratica di permesso di soggiorno per ottenere il secondo che vale 4 anni.
L'INPS però ti dice che puoi eleggere la domiciliazione bancaria dove vuoi ma nel caso subentri qualche problema nella defiscalizzazione e quindi entra in campo AdE ti viene richiesto (abusivamente) anche il conto in tunisia e tu... vallo a spiegare all'AdE che è una richiesta che non sta nè in capo e nè in terra, vedi come iniziano a richiedere prove di vita in Tunisia, insomma diventa un fastidio assurdo.
So che ci sono persone comunque che dopo aver ottenuto la defiscalizzazione hanno riportato gli accrediti da pensione sul conto italiano e procedono al pagamento delle tasse facendole calcolare dal CU (ex CUD) e pagando la tassazione sul 75% e non sul 20% ma sono scelte personali che non c'entrano con la discussione.
I conti correnti in Tunisia per gli stranieri sono o in valuta (che non deve essere per forza euro ma possono essere anche in dollari, sterline, franchi svizzeri, ecc) o in dinari convertibili (cioè arrivano alla banca in valuta estera, vengono convertiti immediatamente in dinari ma possono essere riconvertiti nella valuta iniziale),
@AntoTunisia

Ohpss, forse il messaggio era per qualcun'altro ... io avevo chiesto info sui conti in valuta.

Cordialmente
@AntoTunisia

Ohpss, forse il messaggio era per qualcun'altro ... io avevo chiesto info sui conti in valuta.

Cordialmente
- @Ernesto Mangiacavalli
no è la risposta al tuo post #10
Buongiorno,

Scusate , io dovrei trasferirmi entro quest'anno e nel mio immaginario vorrei continuare ad avere l'accredito della pensione INPS nella mia attuale banca italiana Sanpaolo o comunque in una banca italiana o comunitaria, potreste chiarirmi se ciò è possibile ?

Grazie per le risposte.
- @Ernesto Mangiacavalli
Puoi continuare ad avere l'accredito della pensione INPS sul conto di una banca italiana ovvero in qualsiasi banca estera nel mondo. Devi soltanto trasferire lo stesso importo annuale della pensione sul conto tunisino con bonifici o anche cash. Nella pagina INPS “ pensionati residenti all'estero “ è indicato chiaramente.
Buongiorno,

Scusate , io dovrei trasferirmi entro quest'anno e nel mio immaginario vorrei continuare ad avere l'accredito della pensione INPS nella mia attuale banca italiana Sanpaolo o comunque in una banca italiana o comunitaria, potreste chiarirmi se ciò è possibile ?

Grazie per le risposte.
- @Ernesto Mangiacavalli
Puoi continuare ad avere l'accredito della pensione INPS sul conto di una banca italiana ovvero in qualsiasi banca estera nel mondo. Devi soltanto trasferire lo stesso importo annuale della pensione sul conto tunisino con bonifici o anche cash. Nella pagina INPS “ pensionati residenti all'estero “ è indicato chiaramente.
- @Litaliana
non ho capito chi ha risposto a chi, cortesemente, prima di scrivere la risposta fate invio altrimenti si confondono le risposte.
Ho posto la domanda alla STB di Sousse, è una banca molto accomodante per tutte le problematiche relative agli espatriati, il direttore mi ha detto chiaramente che l'attestazione bancaria per il pagamento delle tasse non la fanno sulla base del CU o di bonifici volontari ma  unicamente sugli emolumenti ricevuti dall'INPS o corrispondenti.
INPS ti dice che puoi metterli su qualsiasi banca nel mondo, se Ag. Entrate deve rimborsarti qualcosa e chiede un accertamento vuole vedere il conto corrente tunisino (anche se non sarebbe previsto ma vaglielo un po' a far capire?)...
Personalmente chi vuole lasciare la banca italiana presumo che lo possa fare (non nella fase iniziale perchè bisogna avere il conto tunisino per il permesso di soggiorno), poi se ci sono problemi o se va tutto liscio... ognuno è responsabile di quello che fa, personalmente vorrei spostarli sul conto italiano ma preferisco non rischiare.
Buongiorno,

Scusate , io dovrei trasferirmi entro quest'anno e nel mio immaginario vorrei continuare ad avere l'accredito della pensione INPS nella mia attuale banca italiana Sanpaolo o comunque in una banca italiana o comunitaria, potreste chiarirmi se ciò è possibile ?

Grazie per le risposte.
- @Ernesto Mangiacavalli
Puoi continuare ad avere l'accredito della pensione INPS sul conto di una banca italiana ovvero in qualsiasi banca estera nel mondo. Devi soltanto trasferire lo stesso importo annuale della pensione sul conto tunisino con bonifici o anche cash. Nella pagina INPS “ pensionati residenti all'estero “ è indicato chiaramente.
- @Litaliana
non ho capito chi ha risposto a chi, cortesemente, prima di scrivere la risposta fate invio altrimenti si confondono le risposte.
Ho posto la domanda alla STB di Sousse, è una banca molto accomodante per tutte le problematiche relative agli espatriati, il direttore mi ha detto chiaramente che l'attestazione bancaria per il pagamento delle tasse non la fanno sulla base del CU o di bonifici volontari ma  unicamente sugli emolumenti ricevuti dall'INPS o corrispondenti.
INPS ti dice che puoi metterli su qualsiasi banca nel mondo, se Ag. Entrate deve rimborsarti qualcosa e chiede un accertamento vuole vedere il conto corrente tunisino (anche se non sarebbe previsto ma vaglielo un po' a far capire?)...
Personalmente chi vuole lasciare la banca italiana presumo che lo possa fare (non nella fase iniziale perchè bisogna avere il conto tunisino per il permesso di soggiorno), poi se ci sono problemi o se va tutto liscio... ognuno è responsabile di quello che fa, personalmente vorrei spostarli sul conto italiano ma preferisco non rischiare.

@AntoTunisia
Non più tardi di 2 giorni fa' ho chiesto e ricevuto dalla mia agenzia STB l'attestation per il pagamento delle tasse e l'extrait  de compte dove si evidenziano i versamenti diretti ( virement recu)   che io dispongo  dall'Italia con bonifici mensili per lo stesso importo della mia pensione.
Per questo servizio, come tutti gli anni , la STB mi fa' pagare 23,800 DT.
Il pensionato italiano , residente all'estero, può ricevere la pensione in qualsiasi parte del  mondo, e nessun ente publico potrà mai contestare che conservi il pagamento della pensione da parte dell'INPS sul conto di una banca italiana.

Scusate , qui si continua a parlare di banca italiana , tunisina , INPS , attestazioni , versamenti ,ecc .
Ma secondo la mia impressione si perde di vista il motivo , più importante , per il quale si fa arrivare la pensione sul conto in Tunisia ( oltre a rispettare le condizioni per la Convenzione ) e cioè l'Agenzia delle Entrate in Italia . Con la pensione si possono fare tutti i giri ed i giochi che si vuole ma poi se , non sia mai , ti arriva il controllo dell'Ade , a quei signori poco interessano i tuoi motivi , loro ti contesteranno di avere una residenza fittizia in Tunisia tanto che conservi ed operi con il conto italiano perché il centro dei tuoi interessi è in Italia .
Mi sembra che nel forum qualcuno ha lavorato in Ade , ci potrebbe illuminare , grazie.
Massimo53   
Scusate , qui si continua a parlare di banca italiana , tunisina , INPS , attestazioni , versamenti ,ecc .
Ma secondo la mia impressione si perde di vista il motivo , più importante , per il quale si fa arrivare la pensione sul conto in Tunisia ( oltre a rispettare le condizioni per la Convenzione ) e cioè l'Agenzia delle Entrate in Italia . Con la pensione si possono fare tutti i giri ed i giochi che si vuole ma poi se , non sia mai , ti arriva il controllo dell'Ade , a quei signori poco interessano i tuoi motivi , loro ti contesteranno di avere una residenza fittizia in Tunisia tanto che conservi ed operi con il conto italiano perché il centro dei tuoi interessi è in Italia .
Mi sembra che nel forum qualcuno ha lavorato in Ade , ci potrebbe illuminare , grazie.
Massimo53   
- @Massimo53
Prima rispondo a @Litaliana però, il direttore della filiale è responsabile di ciò che attesta, che la banca sia la stessa  ma la filiale differente non fa la regola, ho riportato infatti ciò che mi ha detto un direttore di filiale dicendo che questa è una delle più accomodanti, perchè ognuno alla fine riporta ciò che ritiene opportuno e, se si va in attrito con la banca ricordiamoci sempre che "di norma" il nostro conto è per non residenti e, qualora la banca decidesse di modificarlo in residenti avremmo diversi problemi tali da portarci a cambiare la banca ed a cercare in tempi brevi ciò che più ci conviene.

Eccomi @Massimo53, normalmente quando sei soggetto fiscale estero l'AdE non ti rompe più le scatole per nessun motivo, una volta che volesse accertare (come giustamente tu scrivi) il centro dei tuoi interessi il conto gioca a sfavore ma tu porti contratto di affitto annuale e volendo anche lo storico del passaporto e vedi come non possa dirti più di tanto.
Piuttosto la banca italiana, se ha ancora il conto residente e tu non lo sei più, in quel caso interessa AdE e ti potrebbe creare problemi, insomma è da valutare bene il tutto. Come ho scritto sopra, personalmente non me la sento di passare tutto sul conto italiano.
@AntoTunisia
Dici bene Antonello.. Ne so qualcosa io Che 3 o 4 anni fa mi sono trovato il conto In PPR  senza Che lo sapessi.. Dato Che quando Ho fatto il cambio da Biat ero gia résidente.. quindi in automatico mi sono trovato nell'impossibilita' di trasferire in altri conti esteri... Un disastro.. Alla fine mi hanno aperto un nuovo conto come Non Residente.. Le anime Pie Che mi vogliono tanto bene.... 😌 😌
@AntoTunisia
Ho notizie relative ai visti passaporto, ad un residente Ade ha opposto che puoi viaggiare con agenzie e carta identità, senza timbrare passaporto e così rientri senza lasciare traccia, cosa che puoi fare anche passando attraverso altri paesi UE, es.  aereo a Nizza e treno e sei in Italia.

@AntoTunisia Anto buongiorno, ma tu eri un dipendente dell'A.d.E.? Io dal 2017 sto ancora aspettando la defiscalizzazione ed alle mie richieste di chiarimenti non ottengo nessuna risposta, puoi dirmi cosa posso fare? Grazie e scusate se sono andato fuori tema.

Scusate , qui si continua a parlare di banca italiana , tunisina , INPS , attestazioni , versamenti ,ecc .
Ma secondo la mia impressione si perde di vista il motivo , più importante , per il quale si fa arrivare la pensione sul conto in Tunisia ( oltre a rispettare le condizioni per la Convenzione ) e cioè l'Agenzia delle Entrate in Italia . Con la pensione si possono fare tutti i giri ed i giochi che si vuole ma poi se , non sia mai , ti arriva il controllo dell'Ade , a quei signori poco interessano i tuoi motivi , loro ti contesteranno di avere una residenza fittizia in Tunisia tanto che conservi ed operi con il conto italiano perché il centro dei tuoi interessi è in Italia .
Mi sembra che nel forum qualcuno ha lavorato in Ade , ci potrebbe illuminare , grazie.
Massimo53   
- @Massimo53

Per chiarire una volta e per sempre,  le disposizioni per essere considerato residente fiscale in Tunisia è sufficiente leggere e capire l'art.4 della convenzione (domicilio fiscale)

Devi essere intestatario di un contratto di affitto e soggiornare in Tunisia almeno 183gg. anche non continuativi ( soggiorno abituale )

Fatto questo nessuno mai ti potrà contestare di avere una residenza fittizia in Tunisia.

La stessa convenzione non prevede l'obbligo di ricevere il pagamento della pensione da parte dell'INPS sul conto corrente tunisino.


Scusate , qui si continua a parlare di banca italiana , tunisina , INPS , attestazioni , versamenti ,ecc .
Ma secondo la mia impressione si perde di vista il motivo , più importante , per il quale si fa arrivare la pensione sul conto in Tunisia ( oltre a rispettare le condizioni per la Convenzione ) e cioè l'Agenzia delle Entrate in Italia . Con la pensione si possono fare tutti i giri ed i giochi che si vuole ma poi se , non sia mai , ti arriva il controllo dell'Ade , a quei signori poco interessano i tuoi motivi , loro ti contesteranno di avere una residenza fittizia in Tunisia tanto che conservi ed operi con il conto italiano perché il centro dei tuoi interessi è in Italia .
Mi sembra che nel forum qualcuno ha lavorato in Ade , ci potrebbe illuminare , grazie.
Massimo53   
- @Massimo53
Prima rispondo a @Litaliana però, il direttore della filiale è responsabile di ciò che attesta, che la banca sia la stessa  ma la filiale differente non fa la regola, ho riportato infatti ciò che mi ha detto un direttore di filiale dicendo che questa è una delle più accomodanti, perchè ognuno alla fine riporta ciò che ritiene opportuno e, se si va in attrito con la banca ricordiamoci sempre che "di norma" il nostro conto è per non residenti e, qualora la banca decidesse di modificarlo in residenti avremmo diversi problemi tali da portarci a cambiare la banca ed a cercare in tempi brevi ciò che più ci conviene.

Eccomi @Massimo53, normalmente quando sei soggetto fiscale estero l'AdE non ti rompe più le scatole per nessun motivo, una volta che volesse accertare (come giustamente tu scrivi) il centro dei tuoi interessi il conto gioca a sfavore ma tu porti contratto di affitto annuale e volendo anche lo storico del passaporto e vedi come non possa dirti più di tanto.
Piuttosto la banca italiana, se ha ancora il conto residente e tu non lo sei più, in quel caso interessa AdE e ti potrebbe creare problemi, insomma è da valutare bene il tutto. Come ho scritto sopra, personalmente non me la sento di passare tutto sul conto italiano.
- @AntoTunisia

Chiedere e ottenere l'attestazione bancaria da utilizzare per il pagamento delle tasse ovvero per qualsiasi altro motivo è un tuo diritto. Qualsiasi diniego o condizioni e' un abuso inaccettabile. Diversamente devi ordinare l'immediata chiusura del conto.
@AntoTunisia
Ho notizie relative ai visti passaporto, ad un residente Ade ha opposto che puoi viaggiare con agenzie e carta identità, senza timbrare passaporto e così rientri senza lasciare traccia, cosa che puoi fare anche passando attraverso altri paesi UE, es.  aereo a Nizza e treno e sei in Italia.

- @Massimo53
Il quesito me lo sono posto anch'io cioè che alcuni furbi rientrano in Italia senza fare i sei mesi più 1 in Tunisia.
Che si possa uscire dalla Tunisia con la carta d'identIta'  e poi rientrare con la stessa mi sembra strano.
La stessa cosa si potrebbe fare uscendo in barca di un amico e rientrare con lo stesso.
Però c'è una cosa non detta:
L'onere della prova spetta alla agenzia delle entrate  e non viceversa.
In Italia abbiamo morti che prendono la pensione , commercianti evasori, falsi in reddito di cittadinanza etc.., non mi meraviglia che fatti in parola possano succedere.
Salut
@Litaliana
ancora una volta si perde di vista il problema cioè ADE !!! La convenzione è chiara e limpida , ma il domicilio fiscale non è solo dimostrare di aver pagato le tasse
( tutto ??)  ove hai la residenza fiscale . Infatti potresti non aver pagato sul tutte le entrate , pensione intera ed altro come affitti  o rendite prodotti in Italia , ma solo su una parte che non coincide con il  totale percepito  . A questo aggiungi che i 183 giorni soddisfano la convenzione ma , ADE , potrebbe fare accertamenti vari , non ritenendo sufficienti un contratto di affitto ed il passaporto o permesso di soggiorno ,per cui dimostra  che mantieni il centro dei tuoi interessi , affettivi e finanziari , in Italia con relativa contestazione . Non dimentichiamo quelli famosi che andavano a Montecarlo e poi dovevano transare sulle contestazioni . Come si dice male non fare paura non avere , ma prendere qualche precauzione in  più oltre gli elementi della convenzione non pare sbagliato .     
Scusate , qui si continua a parlare di banca italiana , tunisina , INPS , attestazioni , versamenti ,ecc .
Ma secondo la mia impressione si perde di vista il motivo , più importante , per il quale si fa arrivare la pensione sul conto in Tunisia ( oltre a rispettare le condizioni per la Convenzione ) e cioè l'Agenzia delle Entrate in Italia . Con la pensione si possono fare tutti i giri ed i giochi che si vuole ma poi se , non sia mai , ti arriva il controllo dell'Ade , a quei signori poco interessano i tuoi motivi , loro ti contesteranno di avere una residenza fittizia in Tunisia tanto che conservi ed operi con il conto italiano perché il centro dei tuoi interessi è in Italia .
Mi sembra che nel forum qualcuno ha lavorato in Ade , ci potrebbe illuminare , grazie.
Massimo53   
- @Massimo53
Se la tua pensione transita in Tunisia, cioè viene accreditata in banca tunisina, non vedo come Ade possa intervenire.
Il giro di soldi che viene fatto in Italia nulla inficia.
Sempre che non ci siano strani  movimenti  che possano far sospettare attività varie..
Ma ripeto l'onere della prova spetta ad Ade, e non sulla base di indizi, ma di prove gravi, precise e concordanti.
Salut
@Giovannibattista
Ade fa un accertamento non un procedimento penale con relative garanzie e valutazioni di un giudice terzo  , non è richiesta una prova che abbia la valenza come in un  procedimento penale , raccoglie elementi e su quelli basa la contestazione .
Signori, mi sono fermato per mangiare e mo devo scrivere i temi 1f923.svg
inizio con:

- @Massimo53 riferito ai visti sul passaporto; in centro a Tunisi si trova il Ministero degli Interni, lo vedi perchè è tutto transennato e presidiato, lateralmente trovi lo sportello al cittadino, lì portando una richiesta fatta dal tribunale di residenza tramite un legale puoi ottenere lo "storico del passaporto" dove sono registrati tutti i visti di ingresso e uscita dalla Tunisia dalla data X alla data Y, nessuno può obbiettarli perchè sono un documento ufficiale rilasciato dal Ministero degli Interni Tunsino e nessuno può dire Nizza o carta di identità, qui si parla di visti di ingresso e uscita dal Paese e, se sono superiori ai 183 giorni annui AdE non può dire nulla.
Non è possibile uscire in barca con un amico e rientrare con la stessa senza visto sul passaporto, per uscire in barca si passa prima alla Guardia Nazionale Marittima per prenotare la scorta della motovedetta e si indicano i nomi, quindi il giorno della partenza si va alla polizia di frontiera che trattiene passaporti e marca da 60dt di tutti i passeggeri, quindi viene la dogana e ispeziona la barca, da quel punto nessuno può più salire e scendere dalla barca, si attende il via libera della Guardia Nazionale che intanto avrà avuto i passaporti timbrati dalla Polizia di frontiera. Arriva la Guardia nazionale, consegna i passaporti, si mollano gli ormeggi e si parte scortati dalla motovedetta fino al limite delle acque territoriali secondo la rotta che si intende fare.
Quando si torna avviene la procedura inversa, finchè non si ottengono i passaporti timbrati dalla polizia di frontiera non è possibile scendere dalla barca.

- @Giorgio Trifoni, no non sono mai stato dipendente AdE (per fortuna) ma dovresti avere una ricevuta di consegna documenti con numero di protocollo, scrivi alla mail di Pescara, dopo una settimana rilancia la Mail dicendo che è il secondo sollecito, quindi alla terza le rilanci entrambe come terzo sollecito e così via, se lo fai con una pec è meglio.

- @Litaliana, se non hai fatto pervenire alcun versamento sul conto corrente da parte dell'ente pensionistico sul conto corrente la banca cosa ti va ad attestare? L'attestazione è legata al versamento da parte dell'ente previdenziale della tua nazione, nel caso procedi con versamenti volontari ci possono essere problemi. Non dico che i problemi li avrai senz'altro ma a seconda della banca ci potrebbero essere e in caso di obiezioni è la stessa banca a fare di tutto affinchè tu la lasci.

- @Giovannibattista, si è corretto ciò che dici, si può viaggiare con la carta di identità soltanto in presenza di un voucher turistico presso una struttura ricettiva o con una nave da crociera ma la cosa è comunque sconsigliata, l'onere della prova spetta sempre all'AdE, corretto.
AdE fa eventualmente una verifica a campione su base documentale e, nel caso, chiede innanzitutto  attestazione di residenza fiscale da parte dell'autorità fiscale estera oltre alla dimostrazione di aver pagato le imposte a titolo definitivo (ricevuta).

Se c'è attestazione di residenza fiscale e ricevuta, verifica chiusa. Perché lo stabilisce la convenzione: se residente fiscale del paese estero, anche in caso di eventuale doppia pretesa impositiva, vale la residenza ai sensi convenzionali come stabilita da art. 4.

Sono le stesse documentazioni che infatti, guarda caso, devono essere presentate quando si chiede a AdE il rimborso degli arretrati non corrisposti da INPS.

Inoltre, per poter avanzare pretesa impositiva in Italia occorrono accertamenti, i quali comportano indagini, da affidare a GdF. Vedi vari casi di personaggi noti (peraltro non estendibili al caso del pensionato, trattandosi di soggetti in attività lavorativa). Ci vogliono almeno un paio di finanzieri che monitorano il soggetto per ogni anno relativamente al quale lo si vuole "pizzicare" e per il quale va costituito un corposo dossier di prove concordanti (che sono a carico di AdE, non essendo la Tunisia in Black List).

Per sgomberare il campo da dubbi, non sono prove sufficienti il possesso di conti correnti italiani, di immobili e auto, tanto meno la pensione accreditata sul conto italiano.

Quanto cota tale indagine? Quanto si va a recuperare se si "pizzica" in fallo un pensionato medio? Quale la probabilità di "pizzicare" il pensionato non in regola?

Montecarlo invece è in Black List e si inverte l'onere della prova: ovvero si devono pagare le tasse in Italia comunque, salvo prova contraria del contribuente della effettiva residenza e domicilio esteri.

Quanto alla banca tunisina, questa rilascia a richiesta l'attestazione che si domanda. Punto e stop.

Se la si vuole di tutte le entrate annuali sul conto, rilascia quella.

Se la si vuole delle sole entrate da INPS rilascia quella.

Se la si vuole delle sole entrate in contanti, rilascia quella.

Se la si vuole delle sole entrate inviate dall'altra banca italiana, rilascia quella.

Se non la vuole rilasciare, un estratto conto complessivo dell'anno sostituisce l'attestazione. Poi si cambia banca.

Comunque: il motivo più importante per cui si fa transitare la pensione sul conto tunisino è che ciò è condizione necessaria per poter beneficiare della deduzione dell'80%.

Se il dubbio relativo al lasciare la pensione accreditata sul conto italiano, deriva da timori di impedimenti al libero movimento e rimpatrio delle somme, questi sono del tutto infondati.

Come riportato più sopra, una volta accreditata la pensione sul conto in Euro in Tunisia, si potrà fare un bonifico in Euro verso l'Italia e disporre dei propri averi come meglio si crede. È solo una questione economica; se si deve fare un bonifico ogni mese questo avrà una certa incidenza % sulle somme trasferite. Se, ad esempio, si può fare un bonifico ogni tre mesi, l'incidenza sarà inferiore.

Potrebbe, come è capitato, esserci una difficoltà con la banca italiana, su cui è acceso un mutuo ad esempio, che fa problemi se non vede più gli accrediti diretti. È una questione da affrontare con il direttore prima del trasferimento per spiegargli che l'intero importo annuo lordo della pensione deve transitare sulla banca tunisina e che sarà cura di far rientrare l'occorrente per coprire le rate del mutuo e le altre spese che normalmente restano in Italia.
@Live in tunisia
Come sempre Live in Tunisia riesce a togliere ogni dubbio, ansie, paure e correggere le inesattezze e le convinzioni errate di alcuni utenti.
@Live in tunisia
Come sempre Live in Tunisia riesce a togliere ogni dubbio, ansie, paure e correggere le inesattezze e le convinzioni errate di alcuni utenti.
- @Litaliana
A parte che stiamo divagando perchè l'argomento della discussione è "conto corrente per non residenti" e quindi nell'attimo che in Italia ne hai uno residente e la banca vede i versamenti mensili da parte dell'INPS e per un qualsiasi motivo evidenzia che sei "non residente" già scattano gli accertamenti verso le Entrate che si risolvono ma devi comunque dimostrare qualcosa.
Non si tratta di convinzioni errate ma di informazioni ricevute da direttori di agenzia, metti ad esempio che nell'anno 2021 ti sei comprata un'auto facendo venire dall'Italia 20.000 euro e chiedi l'attestazione delle somme bonificate dal conto italiano a quello tunisino, ci saranno i bonifici mese per mese che ti sei fatta più 20.000 euro, che chiedi alla banca di metterle tutte meno quella?
Qui stiamo parlando di linearità perchè nel pagamento delle imposte quello che serve e la linearità delle operazioni per evitare controlli che, benchè siano semplici da superare se sei abbastanza scaltro possono creare problemi a tanti che non hanno la stessa scaltrezza.
Per questo le informazioni devono essere chiare e non fuorvianti, perchè devono essere alla portata di tutta l'utenza, quella più scaltra, quella più esperta e quella meno preparata verso la burocrazia.
Sto vedendo tante persone sveglie e preparate che stanno venendo in Tunisia ma ne vedo altrettante con serie limitazioni informatiche, legislative e di condotta.
Sto curando la chiusura fallimentare di un'azienda, sto curando lo sblocco di un'imbarcazione fermata per anomalie doganali, ci sono tante sfaccettature burocratiche in Tunisia che noi in Italia non ce le sognamo neanche nei nostri peggiori incubi.
Per questo quello che dico è: Se si vuole fare qualcosa che non è secondo la norma bisogna prima prendere tutte le informazioni necessarie direttamente alla fonte (in questo caso dal direttore dell'agenzia bancaria di riferimento) e agire di conseguenza. Per tante situazioni con la pubblica amministrazione mi viene richiesto di portarmi al seguito un traduttore dall'arabo proprio perchè molti enti istituzionali non vogliono neanche prendersi la briga di parlare francese.
@Live in tunisia
Come sempre Live in Tunisia riesce a togliere ogni dubbio, ansie, paure e correggere le inesattezze e le convinzioni errate di alcuni utenti.
- @Litaliana
A parte che stiamo divagando perchè l'argomento della discussione è "conto corrente per non residenti" e quindi nell'attimo che in Italia ne hai uno residente e la banca vede i versamenti mensili da parte dell'INPS e per un qualsiasi motivo evidenzia che sei "non residente" già scattano gli accertamenti verso le Entrate che si risolvono ma devi comunque dimostrare qualcosa.
Non si tratta di convinzioni errate ma di informazioni ricevute da direttori di agenzia, metti ad esempio che nell'anno 2021 ti sei comprata un'auto facendo venire dall'Italia 20.000 euro e chiedi l'attestazione delle somme bonificate dal conto italiano a quello tunisino, ci saranno i bonifici mese per mese che ti sei fatta più 20.000 euro, che chiedi alla banca di metterle tutte meno quella?
Qui stiamo parlando di linearità perchè nel pagamento delle imposte quello che serve e la linearità delle operazioni per evitare controlli che, benchè siano semplici da superare se sei abbastanza scaltro possono creare problemi a tanti che non hanno la stessa scaltrezza.
Per questo le informazioni devono essere chiare e non fuorvianti, perchè devono essere alla portata di tutta l'utenza, quella più scaltra, quella più esperta e quella meno preparata verso la burocrazia.
Sto vedendo tante persone sveglie e preparate che stanno venendo in Tunisia ma ne vedo altrettante con serie limitazioni informatiche, legislative e di condotta.
Sto curando la chiusura fallimentare di un'azienda, sto curando lo sblocco di un'imbarcazione fermata per anomalie doganali, ci sono tante sfaccettature burocratiche in Tunisia che noi in Italia non ce le sognamo neanche nei nostri peggiori incubi.
Per questo quello che dico è: Se si vuole fare qualcosa che non è secondo la norma bisogna prima prendere tutte le informazioni necessarie direttamente alla fonte (in questo caso dal direttore dell'agenzia bancaria di riferimento) e agire di conseguenza. Per tante situazioni con la pubblica amministrazione mi viene richiesto di portarmi al seguito un traduttore dall'arabo proprio perchè molti enti istituzionali non vogliono neanche prendersi la briga di parlare francese.
- @AntoTunisia

A questo punto, verificato che le mie convinzioni e le relative informazioni a riguardo gli argomenti trattati in questa discussione sono diverse dalle tue. direi di mettere la parola fine.
@Litaliana Certamente che va messa la parola fine perchè siamo off topic sull'argomento della discussione che è sulle banche italiane e i conti non residenti in Italia e non in Tunisia.

Per me botta e risposta chiuso qui.
Mi sono preso la briga di indagare sulla mia banca ( una delle due più grandi)',
ed alla domanda di cui alla discussione mi è stato risposto che il c/c va chiuso.
alla mia insistenza , facendo presente l'interrogazione parlamentare, mi ha risposto che  poi interesserà l'ufficio legale.

Siccome preferisco evitare problemi ,per quanto possibile , vi domando, atteso che vicino a dove ora abito, c'è una agenzia del Credit agricole, banca francese, penso che in Tunisia dovrebbe esserci una filiale, ove sarebbe possibile fare operazioni di chiusura conto etc..

Salut
@Giovannibattista

Non credo sia possibile farlo in altra banca , dovrai andare personalmente nella filiale della banca dove hai aperto il conto per poterlo chiudere . Le banche fin quando gli dai lavoro puoi fare operazioni anche dal bagno di casa tua ma quando le lasci ti mettono ogni tipo di ostacolo purtroppo . Comunque quasi tutte le banche aprono conti per non residenti , costano di più e con qualche limitazione ma puoi fare quasi tutto .