@bacchiala2
Buongiorno...
Intanto, per equilibrare un po' le proprie valutazioni e percezioni, è giusto vedere le situazioni allargando un po' la visione sugli aspetti di politiche attuali "in casa nostra", ossia in seno all'UE, con il suo "bel" programma di espropriazione previsto verso tutti i suoi cittadini UE a partire dal 2029, ma retroattivamente di ben 4 anni (a partire dai registri di proprietà e conti bancari -tutto a livello UE- e con l'aiuto/supporto/metodo del famigerato ID, ) e questo su base altrettanto pretestuosa (affaristica come termine gentile) per cui bisogna finanziare il riarmo (motivi.... ecc.ecc.: i soliti, con crolli in arrivo ecc.ecc....), Si tratta quindi di un programma e sistema di tale enormità da far sembrare ben più comprensibile, in un certo senso quindi accettabile (direi io) quello che sta cercando di fare la Tunisia per (possibilmente) non affondare.
Applicherei quindi i termini di "affaroni e presuntuosi" (ma con l'aggiunta di qualche altro aggettivo che ovviamente qui non posso mettere per iscritto) a quell'altro meccanismo di "casa nostra UE"- e questo finché non salti magari davvero in aria l'UE riprendendosi ognuno la propria sovranità nazionale.
In Tunisia non mi pare che ci stiano rubando niente, anzi -perlomeno non a livello di sistema ufficiale o bancario; poi per il resto e del vivere quotidiano dobbiamo stare attenti noi, ovviamente-. Per cui: ci sono dei ritardi? Sì. Ci sono movimenti della BC per fare lavorare il denaro? Sí. Slittano un po' e non spiattellandoci la verità tale e quale? Sí. Ma non mi permetterei di definirli né arraffoni, né presuntuosi... Fanno quello che possono!
E se non vado errata (mutando spesso un po' tutto in modo vertiginoso mi potrei qui già sbagliare), i tunisini integrati da tempo all'estero, ossia quelli che risiedono per esempio in Francia da anni e con lavoro e stipendio, possono sempre ancora inviare denaro ai familiari che risiedono qui. I marocchini invece, tramite gli accordi tra Francia e Marocco, già non hanno più il diritto di fare quello che hanno sempre fatto -inviare denaro ai familiari o insomma su un conto bancario in Marocco- perché la Francia adesso pretende che tutto quelle che viene guadagnato in "casa sua" lí debba restare. Per cui ci sono moltissimi MRE (marocchini residenti all'estero) che rientrano definitivamente al loro paese.
La Tunisia fa un po' caso a parte, non essendoci "legami tanto stretti" (definizione light) come invece fra il Re del M. e la UE...
Questo, solo per dire che almeno per il momento noi qui stiamo benissimo... Il vaso è mezzo-pieno... Ed altrimenti, come si diceva ai tempi, "o mangi questa minestra, o salti la finestra": Non siamo obbligati a restare ...