Testimonianza di Cristina: « Non rinunciate al sogno di cambiare vita ma fate attenzione »

Storie di espatriati
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Pubblicato 2022-04-12 alle 11:50 da Expat.com team
Expat.com dà spazio a Cristina che ci racconta la brutta esperienza vissuta dal marito che ha lasciato l'Italia per andare a lavorare in Spagna. Dopo la pandemia, la voglia di ricominciare era tanta e un'offerta di impiego all'estero sembrava la soluzione migliore per riprendere in mano la propria vita. Purtroppo non è andata come previsto e Cristina in questo articolo ci parla di quello che è successo, dandoci anche dei consigli per evitare di incappare in situazioni difficili.

Mi chiamo Cristina, attualmente risiedo in Svizzera, dove sono nata e cresciuta. Con il mio compagno, da circa 8 anni, abbiamo il desiderio di andare via, lasciarci tutto alle spalle per avere, all'alba dei 50 (56 lui, 51 io) una vita un po' meno stressante e più "vivibile".

La pandemia, come a tanti, ci ha tolto tutto: il lavoro, i risparmi di una vita... abbiamo perso ogni cosa. Durante il lockdown qualcosa è iniziato a frullare molto più insistentemente nelle nostre teste. Il desiderio di ricominciare altrove si è fatto sempre più forte ma le possibilità economiche erano pressoché nulle.

La meta prescelta, che conosciamo molto bene, è Gran Canaria, più che altro per il clima, essendo amanti del mare e del caldo; in più non è nemmeno troppo lontano dalle nostre figlie.  A gennaio scorso, per una serie di coincidenze, ho visto un annuncio online di un noto ristorante, ubicato in un paese non troppo lontano da Alicante: cercavano personale. A me non piace perdere tempo, chiamo il numero indicato, parlo con la titolare che dice che, da loro, il lavoro non manca e stanno cercando forza lavoro come disperati. Prendiamo appuntamento, mettiamo insieme gli ultimi spicci disponibili e partiamo.
Abbiamo incontrato i titolari di questo ristorante, due persone che si sono vendute benissimo. Dopo un paio d'ore di chiacchierata, dove ci siamo anche messi un po' a nudo raccontandoci, il lavoro per il mio compagno era garantito e siamo ritornati a casa felici e contenti perchè, di lì a poco, almeno uno di noi due poteva iniziare il percorso di cambiamento e rinascita. Ci siamo fidati ed abbiamo organizzato tutto. A febbraio lui è partito, da solo, con quattro soldi in tasca. Beh, per farla breve, tutte le promesse erano solo falsità, non so a che pro; hanno stravolto le nostre vite per farlo lavorare solo il fine settimana e pagarlo una miseria!

Per mio marito è stato un mese infernale, essendo obbligato a stare in quella situazione perché solo, senza soldi e in attesa di un documento necessario per poter lavorare. Per fortuna io non mi dò mai per vinta e, tramite alcune conoscenze, sono riuscita a trovargli un altro ristorante dove ha fatto un colloquio e una prova. Ora lavora felice, sereno ed apprezzato, ad Alicante stavolta, per gente seria e professionale.
Abbiamo comunque saputo che, questo giochetto di far venire ragazzi da fuori, lo fanno spesso e questa gente lavora sfruttando le persone che cercano una miglioria nella propria vita, li tengono al guinzaglio sfruttandoli. Non mi pare giusto che si giochi con la vita della gente in questo modo. Poi si domandano perché i ragazzi non restano!
Ancora per un paio di mesi, saremo costretti a restare separati... è il costo di questa amara sorpresa ma l'importante è che si sia risolto tutto per il meglio.

Il mio consiglio è di non rinunciare mai ai propri sogni ma di fare sempre un sopralluogo, zaino in spalla, per vedere cosa offre la città. Imparare un po' la lingua del luogo in cui ci si vorrebbe trasferire non fa male, è dimostrazione di rispetto per il posto in cui vai e anche per te stesso, perché almeno qualcosa riesci a capire e non ti fai cogliere impreparato.

Alicante è una città splendida, offre di tutto, perfetta per un investimento, ma la nostra destinazione finale resta Gran Canaria perchè come clima è imbattibile.