Australia: tra rilancio economico e frontiere chiuse

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Pubblicato 2021-05-26 alle 08:00 da Veedushi
È ufficiale! L'Australia non riaprirà i confini prima della metà del 2022. Questa decisione manda in fumo i piani di tante persone che organizzavano un espatrio nel Paese, o che speravano di riunirsi alla famiglia che vive in loco.   

Mentre migliaia di cittadini australiani sono attualmente bloccati in India a causa della chiusura dei confini australiani, gli espatriati in Australia vivono nel limbo. Il governo ha recentemente annunciato che i confini rimarranno chiusi almeno fino alla metà del 2022. "È passato più di un anno dall'ultima volta che ho visto i miei genitori, e dato che i confini non riapriranno presto, è chiaro che non possono venire a trovarmi. Se vado io da loro, non so se potrò tornare in Australia ", dice Camille, una giovane espatriata svizzera. Sono passati tre anni da quando si è trasferita con il suo compagno e l'anno scorso è diventata mamma per la prima volta. "Vivo un momento difficile, senza il supporto della mia famiglia. Mi rattrista che i nonni non possano abbracciare e veder crescere il nipotino".

Camille fa parte di un gruppo Facebook a cui partecipano molti espatriati in Australia per condividere le loro esperienze. La testimonianza di Carole, espatriata statunitense, è ancora più struggente. “Ci siamo trasferiti 28 anni fa. I miei figli sono cresciuti in Australia, e qui abbiamo trascorso gran parte della nostra vita. Il mio compagno ha sempre sostenuto che la vita in Australia fosse migliore che in America. Ora però i figli sono grandi, se ne sono andati, e siamo soli. C'è rimasto solo qualche amico. A Carole manca molto la famiglia, che non vede ormai da troppo tempo.

Lilly, una giovane espatriata britannica, sta pensando di tornare a casa. “Ne ho abbastanza di questi lockdown. Ho molti amici qui, ma ho troppa nostaglia dei miei genitori. Dato che i confini resterranno chiusi fino a giugno 2022, non potranno venire qui in visita. Penso quindi di fare le valigie ed andarmene", dice, considerando anche il fatto che la vita sta lentamente tornando alla normalità nel Regno Unito.

Questa è la voce degli espatriati ma per dovere di cronaca va segnalato un gesto di apertura da parte del Governo che ha recentemente annunciato un'estensione di 18 mesi sulla validità del Sponsored Temporary Parent Visa, permesso che la maggior parte dei titolari non ha potuto ancora utilizzare a causa delle restrizioni sulla mobilità internazionale. 

L'Australia ha scelto di mantenere i propri confini chiusi agli australiani bloccati in India, dove i casi di COVID-19 continuano ad aumentare ogni giorno. Attualmente sono 9.000 gli espatriati bloccati, di cui 900 si trovano in una situazione particolarmente delicata. Il Governo informa che esaminerà la questione al più presto.

Cosa cambia quest'anno per gli espatriati

Il bilancio economico nazionale, presentato la scorsa settimana, prevede molti cambiamenti in materia di immigrazione.
Per molti anni l'Australia è stata una delle destinazioni preferite dagli espatriati, per le molteplici opportunità disponibili in ambito lavorativo e scolastico. Nell'ultimo anno però ha aperto i confini solo ai professionisti stranieri operanti in settori essenziali. Nel biennio 2021-2022 la nazione accoglierà solo 160.000 immigranti, quota che salirà a circa 201.000 entro il 2024. Attraverso queste misure, il governo australiano mira principalmente a contenere la pandemia consentendo nel contempo il rilancio dell'economia. 

Al momento vengono processate in via prioritaria le domande di visto per professionisti specializzati, che si chiamano skilled visa. Questa categoria di permessi include l'Employer Sponsored visa, il Business Innovation and Investor Program e il Global Talent Visa. Per quanto riguarda l'emissione del Family visa, il numero di visti assegnati alle famiglie rimane di 77.300, come l'anno scorso.

Il bilancio nazionale ha sollevato un'altra questione. Gli immigrati che dovevano essere naturalizzati in gennaio 2022, saranno costretti ad aspettare altri quattro anni prima di avere diritto alla previdenza sociale. Secondo il governo australiano, questa misura mira essenzialmente a ridurre i costi di almeno 617 miliardi di dollari, nei prossimi cinque anni. Questa manovra interessa circa 13.000 individui e 45.000 famiglie di espatriati.

E gli studenti internazionali?

Secondo i dati del Central Bureau of Statistics of Australia, nel febbraio 2021 sono entrati nel paesi solo 200 studenti internazionali, contro i 121.120 dello scorso anno. Il crollo nelle richieste è stato drastico. Nel 2020 le richieste di visto studentesco sono state processate come di consueto ma gli studenti hanno dovuto seguire i corsi da remoto, nel loro paese di provenienza.

Buone notizie tuttavia per gli studenti internazionali che sono già in Australia! Ora possono lavorare per più di 40 ore nel settori di ospitalità e turismo, nell'agricoltura, nella sanità e nell'assistenza agli anziani. Ciò dovrebbe contribuire a rafforzare questi settori poiché il tasso di disoccupazione nei vari Stati australiani è in crescita.