Isabella a Kochi: " In India ho imparato ad essere più paziente"

Interviste agli espatriati
  • Isabella in India
Pubblicato 2015-04-09 alle 00:00 da Expat.com team
Isabella è originaria della Sardegna. Da qualche mese si è trasferita nel sud-ovest dell'India, precisamente a Kochi, in Kerala, dove lavora come traduttrice ed assistente universitaria.

Ciao Isabella, grazie per dedicarci un po' del tuo tempo...da quanto hai lasciato l'Italia?

Ciao, grazie a voi, e' un piacere condividere la mia esperienza.
Ho lasciato l'Italia circa 6 mesi fa'.

In quale zona dell'India ti trovi?

Sulla costa sud-ovest dell'India, precisamente a Kochi, in Kerala.

Pianificare il trasferimento ti ha richiesto molto tempo? Ti sei affidata a qualche agenzia per l'organizzazione ed il disbrigo delle formalità burocratiche, tipo ottenimento del visto, oppure ti sei organizzata da solo?

Diciamo che ho impiegato molto tempo a trovare il lavoro giusto (circa 8 mesi di ricerche incessanti) e soprattutto un datore di lavoro con le credenziali e i mezzi necessari che mi facesse da sponsor per ottenere il Visa Employment (il piu' difficile da ottenere, soprattutto per l'India). Ho fatto tutto da sola per quanto riguarda la ricerca del lavoro ma per la richiesta del visto, giacche', essendo residente in Sardegna, la legge prevedeva che dovessi rivolgermi all'Ambasciata Indiana a Roma, mi sono affidata ad un agenzia (obbligatoriamente una di quelle autorizzate dalla stessa ambasciata) che si e' occupata della presentazione, ritiro ed invio della documentazione, per tutto il resto ho provveduto da sola (traduzione dei documenti in lingua inglese, ricerca di polizza assicurativa sanitaria etc...) infatti, purtroppo, ho dovuto constatare che le agenzie non sono organizzatissime e anche qui la ricerca della piu' affidabile tra quelle ufficialmente autorizzate e' stata dura perche' ognuna di esse continuava a fornirmi informazioni differenti ed erronee riguardo la giusta documentazione da presentare, che deve essere precisa e dettagliata altrimenti si rischia di venire scartati senza possibilita' di riappello. Ho ottenuto il visto dopo due settimane dalla presentazione della richiesta.

Di cosa ti occupi al momento?

Attualmente lavoro come traduttrice ed assistente universitaria.

Com'è cambiata la tua vita da quando vivi li?

E' cambiata radicalmente sia dal punto di vista professionale che personale, per il meglio. In Italia per motivi economici vivevo insieme alla mia famiglia, ora posso permettermi di vivere da sola, ho la mia indipendenza economica, un ruolo importante, molte nuove responsabilita'. Anche il mio carattere e' cambiato. Ho imparato ad essere piu' paziente. Qui scorre tutto piu' lentamente, i minuti sono ore e i giorni settimane e devi saperti adeguare senza mettere fretta. Ho capito anche l'importanza di avere tante piccole cose che ho sempre dato per scontate quando vivevo in Italia e che ora non ho piu'.

La gente locale come si pone nei confronti degli stranieri? È accogliente?

E' molto socievole e accogliente. Sin dal primo giorno (e non parlo di colleghi e datore di lavoro ma anche di perfetti sconosciuti incontrati per strada), ho sempre trovato persone gentilissime e disponibili ad aiutarmi per qualunque necessita', sono molto aperti e curiosi di conoscere gli stranieri e soprattutto gli italiani, nei miei confronti si sono dimostrati sempre essere molto empatici, capiscono che tutto e' nuovo e piu' difficile per me e fanno di tutto per farmi sentire a mio agio. Nel loro modo di essere ho trovato molte similitudini con gli italiani che mi hanno aiutato ad ambietarmi meglio e sentirmi a casa, come l'attacamento alla famiglia, il calore umano, la semplicita' , cordialita', e persino lo stesso senso dell'umorismo. Una cosa che mi dispiace e' che purtroppo, a causa di alcuni avvenimenti di cronaca tristemente noti, in Italia si abbia un opinione negativa e totalmente falsata del Kerala e dei Keraliti, che per la maggior parte sono tra le persone piu' pacifiche, buone ed affabili che si possano incontrare.

Nella vita di tutti i giorni ti rapporti ad una realtà abbastanza diversa da quella in cui sei cresciuta. Penso alla lingua, al clima, al cibo, alla religione...come hai imparato a conviverci?

E' stato difficilissimo per quanto riguarda il cibo. Ho scoperto di essere seriamente allergica alle piu'comuni spezie alimentari una volta arrivata qui, quando ho iniziato a mangiare il cibo locale nel quale si usano per insaporire praticamente tutte le pietanze (anche per condire una semplice insalata). Ho avuto degli episodi di gravi reazioni allergiche, inizialmente rush cutanei, in seguito gastriti ed infine quasi lo svenimento. Ora mangio solo ed esclusivamente "bold food" cibo non speziato, faccio lo scanner a tutto cio' che mi viene offerto, persino i piu' insospettabili classici piatti (mettono il pepe nero e le spezie anche sulle patatine fritte!!) e va decisamente meglio. Inoltre qui vicino c'e' un grande ipermercato (mi e' stato detto il piu' grande di tutto il Kerala e forse anche dell'intera India) dove trovo pasta e altro cibo italiano, ed essendo vegetariana, fortunatamente anche abbondanza di freschissima frutta e verdura.
Per quanto riguarda il clima beh...niente da lamentarsi, qui e' estate tutto l'anno! Persino la loro cosiddetta Winter Season, stagione invernale, quanto a temperature e tempo meteorologico corrisponde alla nostra estate inoltrata.
La lingua non e' un problema se te la cavi con l'inglese, la maggior parte dei Keraliti e' bilingue, quindi parla correntemente l'inglese e la lingua locale, il Malayalam, certo all'inizio puo' essere un po' difficile riuscire a capirsi bene data l'interferenza dell'accento locale e della rapidita' in cui si esprimono i keraliti, ma dopo un po' ci si abitua.
La religione (per quanto ho potuto notare) non rappresenta affatto un problema, dal punto di vista della maturita' sociale, rispetto e convivenza tra persone di diverse culture e religioni penso che qui a Kochi potrebbero dare lezioni al mondo intero, in generale sono molto liberali, ho amici e colleghi di religioni diverse (cristiani, hinduisti, mussulmani e sikh) che si invitano a vicenda e partecipano alle celebrazioni religiose gli uni degli altri, sono molto diffusi anche i matrimoni interreligiosi e ovviamente vengono rispettati anche gli ateisti.

Cosa ci puoi dire del costo della vita a Kochi, nello stato del Kerala?

Il costo della vita e' basso rispetto a quello italiano, ma naturalmetne anche gli stipendi sono equiparati allo stesso, quindi il potere d'acquisto in Kerala per un lavoratore locale non e' superiore a quello di un italiano che prende uno stipendio medio in Italia. Per quanto mi riguarda ho un buon inquadramento professionale e quindi un buon stipendio che mi permette di mantenere uno standard di vita medio (bilocale con tutti i comfort, uscite con amici etc..), ammetto di spendere tanto per il cibo, ma perche' preferisco quello rigosamente importato dall'Italia, non fumo e non bevo ma mi vizio in questo modo e non potrei fare diversamente data la forma di allergia di cui ho parlato poc'anzi.

Ci potresti parlare dei pro e dei contro legati alla vita in questo Paese?

Pro: buon clima (tropicale, estate tutto l'anno), gente affabile, simpatica e socievole, apertura mentale, rispetto delle differenze di religione e cultura, ritmi di vita calmi.
Contro: non c'e' molta privacy, sono sempre stata una persona molto riservata e gelosa della mia vita privata qui invece sono abituati a condividere molte cose personali e vogliono sapere tutto di te, ma non lo fanno per il male, credo sia un abitudine legata a quel particolare concetto di famiglia estesa per cui sono portati a rendere ed essere partecipi di tutto, cose positive e cose negative di chi fa parte della loro sfera di conoscenze.
Altro difetto, burocrazia troppo esigente e fiscale, soprattutto per gli stranieri (per ovvi motivi di sicurezza), ad esempio, finche' vivro' qui, per rinnovare una semplicissima sim card, mi verra' richiesto di ripresentare tutti i documenti (passaporto, foto, permesso di soggiorno etc...) ogni 90 giorni.
Ritmi di vita TROPPO calmi.

A fronte della tua esperienza personale, ti senti di dare un consiglio in particolare ai nostri connazionali che stanno progettando di trasferirsi in India?

Non posso dare consigli per tutto il territorio dell'India ma solo per chi ha intenzione di visitare o trasferirsi in questa precisa parte del continente indiano, ovvero il Kerala, e niente di piu'. Perdonate se dico cose scontate ma l'India come ogni altro paese e' formato da tanti diversi stati ognuno dei quali presenta le sue peculiarita' e si distingue dagli altri, realta' differenti di cui si dovrebbe tener conto imparando a non generalizzare e prima di partire informarsi bene sulla parte di mondo in cui si ha intenzione di recarsi anziche' basarsi su preconcetti. Quando qualcuno mi dice che mi ammira per il coraggio che ho avuto nel voler affrontare una vita cosi' difficile e rischiosa, mi viene da sorridere perche' in effetti non vedo proprio quali rischi e pericolose avventure si debbano affrontare nel vivere qui (a parte prendere l'autobus nei giorni festivi... ). Non sono Indiana Jones, e non mi sarei mai avventurata in un luogo che potesse mettere in pericolo la mia vita. Ad esempio, cosa che molte persone non sanno (ripeto, a causa della disinformazione e abitudine a generalizzare) per recarsi in Kerala non e' prevista la vaccinazione obbligatoria (richiesta in altre parti dell'India), io non l'ho fatta e non ho avuto problemi (almeno fino ad ora), perche' le malattie endemiche proprio come in Italia, sono state debellate da anni. Paura delle zanzare? Si possono tranquillamente evitare con le stesse accortezze che abbiamo imparato ad utilizzare nel nostro paese, zanzariere, insetticida e quantaltro e sono presenti per lo piu' durante il periodo monsonico, quando aumenta l'umidita', ma anche qui, sorpresa, e se vi dicessi che in Sardegna d'estate ne ho trovate molte di piu, e piu' aggressive che a Kochi (con i famigerati pappatacci, qui assenti)?
Lo stile di vita e' molto vicino agli standard occidentali, i ragazzi e le famiglie escono la sera o il fine settimana per incontrarsi, mangiare una pizza andare al McDonald , ballare, divertirsi, proprio come fanno tutti gli altri ragazzi del mondo, insomma, io non vedo tante differenze, provare per credere!

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