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Come fare networking a Budapest

networking etiquette
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Aggiornato daFrancescail 10 Gennaio 2020

La società ungherese è abbastanza rilassata in tema di tradizioni e comportamento sociale. Si usa essere gentili con le persone più anziane, trattare le donne con rispetto, comportarsi bene di fronte ai propri manager. Le regole quotidiane non sono eccessivamente rigide, ma alcune di esse vanno ben tenute a mente.

Quando salutate le persone per la prima volta, presentatevi e stringete la mano. Se avete un biglietto da visita, consegnatelo. Se parlate ungherese, fate attenzione: in questa lingua ci sono due modi di rivolgersi agli altri, uno di essi è quello più formale e si usa per rivolgersi agli sconosciuti, agli anziani o sul lavoro. Con i giovani, o tra colleghi, potete usare un tono informale, che viene utilizzato anche in posti di lavoro più moderni, come all'interno di startup.

È importante badare all'abbigliamento, perché la prima impressione può essere fondamentale. Se vi state recando ad un meeting o ad un evento, vestitevi abbastanza eleganti. Molte aziende sono ancora conservatrici sull'abbigliamento: per le donne è adatto un abito o un bel vestito, mentre gli uomini dovrebbero indossare abito scuro, camicia bianca e cravatta.

Dopo esservi presentati, mostratevi interessati a ciò che gli altri dicono, per costruire un rapporto di fiducia. Gli ungheresi, di solito, dicono semplicemente quello che pensano, senza usare pensieri troppo metaforici: provate, quindi, ad essere semplici ed onesti e, se avete un'opinione diversa rispetto a quella del vostro interlocutore, esprimetela. È uso comune raccontare storie ed aneddoti per rompere il ghiaccio, quindi potete fare delle battute e raccontare qualcosa, se volete. Provate anche a mantenere il contatto visivo, in modo tale che, quando parlate con qualcuno, non sembri che abbiate qualcosa da nascondere.

Durante gli incontri di networking, intavolate svariati argomenti di discussione, ma evitate di toccare questioni politiche, religiose o inerenti all'orientamento sessuale del vostro interlocutore o altra questione che risulti troppo privata. 

Se vi trovate ad un evento, divertitevi: prendete un bicchiere di vino o birra, nessuno vi giudicherà, anzi verrete notati di più se non bevete, visto che il bere è parte della cultura locale. Ovviamente siate moderati, se in ufficio non volete sentir parlare delle cose che avete detto o fatto per tutto l'anno seguente.

Un sito utile per altri suggerimenti è questo: businessculture.org/

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A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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