Menu
Expat.com
Cerca
Magazine
Cerca

Scuola materna e nido in Ungheria

Childcare in Hungary
shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 01 Marzo 2019

I servizi per l'assistenza allinfanzia in Ungheria sono accessibili a tutte le persone che vivono nel Paese, indipendentemente che siano ungheresi o stranieri. Ovviamente questi ultimi, per poterne usufruire, devono risiedere legalmente ed avere un lavoro.

Congedo di maternità/paternità e norme sociali

La società ungherese è molto tradizionalista, aspetto che si può riscontrare nella stessa Costituzione che cita che è preferibile che un uomo e una donna vivano sotto lo stesso tetto da sposati piuttosto che da conviventi. Ciò detto, anche i genitori non sposati hanno diritto a ricevere aiuti statali.

Buono a sapersi: la legge riconosce le coppie omosessuali di fatto attribuendone gli stessi diritti e doveri delle coppie sposate. Il matrimonio omosessuale non è però consentito.

Alla luce di questi valori così radicati, è prassi comune che le donne, dopo il parto, stiano a casa qualche anno per accudire i figli. Volendo si possono iscrivere all'asilo nido a partire dalle 20 settimane di vita ma la maggior parte non frequenta le strutture per l'infanzia fino al compimento del secondo o terzo anno d'età - va sottolineato che lo Stato offre alle famiglie un valido supporto finanziario per garantire loro una certa stabilità economica durante il periodo in cui la madre non lavora.

La legge prevede un congedo di maternità di 24 settimane estendibili fino ai tre anni di vita del bambino. I padri hanno diritto a soli 5 giorni di congedo pagato da prendere entro il primo mese di vita del figlio.

Aiuti statali

Gli aiuti che lo Stato Ungherese offre alle famiglie con figli sono diversi.
In primis, viene assegnato un contributo di maternità una tantum per la nascita di ogni bambino (a condizione che la madre abbia utilizzato i servizi gratuiti di consulenza alla maternità ).
Segue un aiuto economico pagato mensilmente durante il periodo della maternità (24 settimane).

Al termine di questo periodo, e fino ai due anni del figlio, la madre riceve una sovvenzione pari al 70% di uno stipendio medio. Oltre, e fino ai tre anni, i genitori continuano ad essere aiutati finanziariamente.

Buono a sapersi: se hai tre figli o più, hai diritto ad un supporto finanziario per la loro educazione, che viene concesso fino a quando il più piccolo ha otto anni non compiuti.

Asilo nido e strutture per l'infanzia

Per i genitori che hanno scelto di tornare al lavoro, sono a disposizione asili nido e strutture per l'infanzia, sia statali che private. Tuttavia, dato il numero esiguo, a volte accettano più iscrizioni del dovuto ed è questa una delle ragioni per cui le madri decidono di non tornare subito al lavoro ma di prendersi personalmente cura del bambino.
A partire dal terzo anno di età, quasi tutti i bambini vengono iscritti alla scuola materna pubblica dove i genitori devono pagare solo per i pasti. L'educazione pre-scolare è prettamente improntata sulle attività ludiche.

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

Commenti

Scopri di pi�