Menu
Expat.com
Cerca
Magazine
Cerca

La sanità in Ungheria

The healthcare system in Hungary
Shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 13 Marzo 2019

L'iscrizione al sistema sanitario pubblico ungherese avviene non appena si inizia a lavorare nel Paese. Il contributo mensile da versare non è elevato e questo rende l'assistenza accessibile alla maggior parte della popolazione. La qualità dei servizi varia però da città a città e la scarsità del personale medico fa si che i tempi di attesa siano dilatati.

Come funziona il sistema sanitario

L'assetto del sistema sanitario ungherese è radicalmente cambiato nel 2010 quando il Ministero della Salute è stato inglobato dal Mnistero delle Risorse Umane che copre anche le politiche sociali, l'educazione e lo sport. Questo significa che i fondi che vengono investiti per la sanità sono insufficienti.

I datori di lavoro pagano, per ogni dipendente, una tassa di contribuzione sociale ma è il Governo che decide in che percentuale questi contributi sono usati per finanziare la sanità.

Gli impiegati sono obbligati a versare allo Stato una cifra pari a circa il 3% dello stipendio lordo (dedotta alla fonte).

I servizi sanitari sono attualmente finanziati dal Fondo Nazionale di Assicurazione Malattia; NEAK in ungherese.

Il NEAK fornisce agli assistiti cure di base e specialistiche, accesso a visite di prevenzione, alcune cure dentistiche, indennità per malattia, rimborso per i farmaci e per le spese mediche dei figli.

Malgrado un processo di modernizzazione delle strutture mediche iniziato una decina di anni fa, le condizioni non sono ottimali dato che la maggior parte degli ospedali è stato costruita agli inizi del 1.900. La situazione, a sorpresa, riguarda soprattutto la capitale Budapest.

Un altro problema è rappresentato dagli stipendi del personale medico che sono modesti ed è per questo che la maggior parte dei giovani laureati lascia il Paese per esercitare all'estero. Ne consegue che il numero dei malati supera quello dei dottori disponibili ed il tempo di attesa per ricevere le cure è lungo. Circa il 65% della popolazione locale si avvale, pertanto, dei servizi di un'assicurazione medica privata.

Assicurazione sanitaria internazionale
Leader mondiale nell'assicurazione sanitaria, offre servizi di qualità supportati da strumenti digitali all'avanguardia. Assicurarsi con questa compagnia significa scegliere un partner pluripremiato, sinonimo di affidabilità.

Hai diritto all' assistenza sanitaria?

Le cure di pronto soccorso sono gratuite per tutti i cittadini che si trovino sul suolo ungherese, indipendentemente dalla loro nazionalità e della durata/scopo del soggiorno. L'accesso a tutti gli altri servizi varia a seconda del Paese di provenienza del richiedente.

Se sei un cittadino dell'UE o dell'AELS, la tua tessera europea di assicurazione sanitaria ti dà accesso a cure gratuite/sovvenzionate alle stesse condizioni dei cittadini ungheresi. Hai anche diritto al trasporto in ambulanza.

Se provieni da Paese terzo, e necessiti di assistenza sanitaria al di fuori del pronto soccorso, devi pagare per le cure ricevute oppure devi stipulare un'assicurazione sanitaria privata.

Una volta ottenuto il permesso di soggiorno, e che avrai quindi iniziato a lavorare o studiare in Ungheria, sarai coperto dal sistema sanitario pubblico come qualsiasi altro cittadino ungherese.

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

Commenti

Scopri di pi�