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Customs in Hungary
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Aggiornato daFrancescail 11 Marzo 2019

Stato membro dell'UE e dell'AELS, l'Ungheria consente la libera circolazione delle merci, da e per, le nazioni che ne fanno parte. Per quel che riguarda invece l'importazione ed esportazione da -e verso- Paesi terzi, si applicano delle restrizioni.

Come linea generale il mezzo di trasporto usato per introdurre merci in Ungheria (aereo, treno, auto o autobus) influisce sul valore che è consentito importare senza pagare tasse in dogana.
Ad esempio, se viaggi in aereo puoi importare merce con un valore non superiore a 430 euro. La cifra scende a 300 euro se arrivi in Ungheria con qualsiasi altro mezzo di trasporto.

È necessario precisare che i prodotti in questione sono da intendersi per uso personale, o come regalo, e non come un'importazione di tipo commerciale.

Buono a sapersi: per i viaggiatori con meno di 15 anni, il valore delle merci importate non deve superare i 150 euro, indipendentemente dal metodo di viaggio utilizzato per raggiungere il paese.

Bevande alcoliche e prodotti a base di tabacco

Se ti rechi in Ungheria viaggiando da un paese non UE/AELS, sei autorizzato a trasportare le seguenti quantità di bevande alcoliche senza dover pagare dazi doganali o tasse:

  • vino, 4 litri
  • birra, 16 litri
  • alcol con gradazione alcolica inferiore al 22%, 2 litri
  • alcol con gradazione alcolica superiore al 22%, 1 litro

Per quanto riguarda il tabacco, sei viaggi in aereo puoi portare 200 sigarette / o 100 sigarilli / o 50 sigari / o 250 gr di tabacco. Se viaggi con altri mezzi di trasporto puoi entrare con 40 sigarette / o 20 sigarellii / o 10 sigari / o 50 gr di tabacco.

Carburante

Il carburante nel serbatoio della tua auto, se attraversi il confine in macchina , è esente da tasse e dazi doganali. Puoi inoltre importare altri 10 litri (massimo) di carburante per uso personale.

Armi e munizioni

Se sei un cittadino dell'UE o dell'AELS, puoi importare armi da caccia, ad uso sportivo o per autodifesa (comprensive di munizioni) solo se sei in possesso di un porto d'armi europeo, che devi sempre portare con te.
Se hai solo un porto d'armi emesso dal tuo paese d'origine, l'ufficiale di dogana potrà emettere un certificato di accompagnamento per armi da fuoco.

Esportazione di opere d'arte

Se vuoi esportare opere d'arte, libri antichi, manufatti o reperti archeologici con valore superiore a 50.000 HUF (155 euro), e con data di fabbricazione superiore a 50 anni, devi avere una licenza.
Il Governo Ungherese applica regolare severe sull'esportazione di questo tipo di beni, per maggiori informazioni segui questo link: oroksegvedelem.kormany.hu

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Valuta locale ed estera

Se provieni dall'UE o dall' AELS, puoi introdurre un massimo di 10.000 euro (o equivalente in HUF) in contanti: se ne hai di più, devi presentare una dichiarazione scritta all'autorità doganale.
Puoi scaricare la dichiarazione qui.

Buono a sapersi: il limite di valuta si applica a qualsiasi banconota o moneta ancora in circolazione, così come assegni e vaglia postali.

Pietre/metalli preziosi, monete d'oro e vecchie monete non rientrano in questa categoria ma vengono considerate come merce importata pertanto il valore consentito dipende dal paese di provenienza e dal mezzo di trasporto utilizzato.

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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