Pensione all'estero: che futuro in tempo di crisi?

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Pubblicato 2021-05-25 alle 12:15 da Veedushi
La crisi sanitaria globale ha avuto un impatto considerevole sui viaggi e sui trasferimenti internazionali, modificando anche il percorso di chi pianificava di iniziare una nuova vita all'estero dopo la pensione. Con la graduale riapertura delle frontiere, i pensionati rimettono in piedi i loro progetti.

Frank è un francese che vuole trasferirsi a Mauritius. E' spostato con una signora mauriziana. In pensione da 6 mesi, si è rivolto alla comunità di Expat.com per sapere come deve fare per riscuotere la sua pensione all'estero. Non è l'unico! Sui nostri forum le domande inerenti a questo argomento sono numerose. Jean-Louis, anche lui francese, si trova in una situazione simile. "Sono sposato con una mauriziana dal 2014. Attualmente sono in pensione e vorrei conoscere i passi da seguire per il disbrigo delle formalità, e quanti soldi servono per vivere bene sull'isola".

È interessante notare che Mauritius offre ai pensionati stranieri un programma speciale che concede un permesso di residenza decennale, rinnovabile, a chi ha compiuto 50 anni. Per ottenerlo, il richiedente deve effettuare un primo trasferimento di 1.500$ presso una banca locale e fornire una prova che lo stesso importo sarà versato mensilmente sul conto per i 10 anni successivi. Dopo l'ottenimento del permesso, il pensionato acquisisce il diritto di comprare beni immobili, a determinate condizioni, e di beneficiare di vantaggi fiscali.

Come Frank e Jean-Louis, in molti pensano di andare a godersi la pensione all'estero, per vari motivi. Per alcuni è un modo per sfuggire all'alto costo della vita, o alla pressione fiscale del paese natale, per altri costituisce il mezzo per godersi il sole e l'atmosfera rilassata di un paese tropicale. Sempre più europei, italiani compresi, optano per andare in pensione all'estero, visti i vari vantaggi che questo offre loro.

Destinazioni che vanno per la maggiore

La Spagna e il Portogallo sono senza dubbio le destinazioni che più attraggono i pensionati stranieri, in particolare italiani, francesi e belgi, grazie al clima mediterraneo, alla qualità delle infrastrutture e della vita quotidiana. Patrizio, un belga in procinto di trasferimento, ha già iniziato a informarsi. “Ho intenzione di andare in Spagna con mia moglie. Ho una pensione di 1.300 euro e sto cercando di capire quanto verrà tassata questa cifra e a quanto ammontano le spese di affitto, bollette, assicurazione auto..."

Prima della Brexit, la Spagna era una delle mete preferite dai britannici. In questi ultimi mesi, il trend ha subito una battuta di arresto a causa delle nuove misure che regolano gli ingressi e l'ottenimento della residenza. Molti di loro, già pensionati in Spagna, hanno preferito lasciare il Paese di spontanea volontà prima di essere costretti a farlo. Il Portogallo è tra le destinazioni di punta di italiani, francesi e inglesi. Sarà forse perchè in questa nazione si possono godere di più di 3.300 ore di sole all'anno? Questo certo è un buon motivo, ma c'è anche dell'altro!

I pensionati che prendono la residenza non abituale in Portogallo possono beneficiare di agevolazioni fiscali, di un costo della vita più basso rispetto al paese d'origine, di servizi efficienti e di un clima mite tutto l'anno. 

Ma l'Europa non è l'unico continente che suscita l'interesse dei pensionati che vogliono espatriare, in lista troviamo anche Asia e America Latina. In cima alla classifica ci sono Thailandia, Malesia e Cambogia. La pandemia ha ovviamente messo un freno alla tendenza, a causa dell'incidenza del Covid-19 e della chiusura delle frontiere. La Thailandia, che prevedeva di aprire le porte ai turisti in Luglio, sta valutando di estendere la chiusura perchè sul territorio è stata rilevata la presenza della variante sudafricana del virus.

Il Messico non ha mai chiuso i confini durante la pandemia, continuando ad accogliere gli stranieri indipendentemente dallo scopo del loro soggiorno. Destinazione preferita dei pensionati americani (attualmente ce ne sono più di 125.000), ospita anche grandi comunità di espatriati canadesi e francesi. Oltre al suo patrimonio culturale, al basso costo della vita e al clima piacevole, il Messico è una scelta interessante anche per quanto riguarda la salute: le cure mediche sono più economiche rispetto a tanti altri Paesi. 

Costa Rica, Panama, Belize e Repubblica Dominicana sono altre mete popolari sia tra i nordamericani che tra gli europei. Interessante inoltre notare come la Colombia, pur essendo un paese con problemi di sicurezza interna, risulta avere un sistema sanitario migliore degli Stati Uniti (classifica dell'Organizzazione Mondiale della Sanità).

La Repubblica Dominicana offre ai pensionati stranieri un visto che apre la strada alla residenza permanente. Per essere idonei, bisogna percepire una pensione a partire da 1.500$ al mese. Paule, originario del Quebec ma residente in Marocco, vorrebbe trasferirsi a Las Terrenas. "Quello che più mi preme, è sapere se riuscirò a vivere in maniera dignitosa con la mia pensione", dice.

Punti da considerare

In questo momento di pandemia, le cose da prendere in considerazione prima del trasferimento sono molteplici. In primis il livello di sicurezza del paese di espatrio, e la qualità del suo sistema sanitario. Da valutare con cura anche l'accessibilità alle strutture sanitarie e i costi delle cure. A livello globale, sia gli ospedali pubblici che le cliniche private, sono collassati sotto il peso dei pazienti affetti da covid-19. A fronte di questa situazione, qualora aveste bisogno di prestazione di qualsiasi natura, preparatevi a fare i conti con lunghe liste d'attesa.

Molti paesi nel mondo hanno introdotto il passaporto sanitario. Questo documento certifica l'idoneità a viaggiare e solleva dall'obbligo della quarantena in arrivo. E' pertanto consigliato vaccinarsi contro il covid-19 prima di partire.

Vivere lontano dalla famiglia senza una rete di supporto a cui affidarsi, unitamente al lockdown e alle restrizioni sulla mobilità, potrebbero gravare sul vostro espatrio. Fate un piano di riserva, in caso le cose non andassero come previsto.