Nell'era post-covid la mobilità internazionale subirà probabilmente un cambio di rotta. Consci del fatto che la libertà di movimento può essere minata da circostanze fuori controllo, pare evidente che aziende e professionisti debbano cercare possibilità alternative di operare.
L'apporto dei dipendenti espatriati alle aziende
Assumere professionisti stranieri è un processo più complesso che assumere talenti locali. Tuttavia, i vantaggi che questa operazione porta alla tua azienda non sono da ignorare e ti accorgerai in breve tempo che lo sforzo è valso la fatica. I dipendenti internazionali possono ricoprire ruoli che necessitano di competenze non disponibili a livello locale. Secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), Cina e India contribuiscono per il 60% alla forza lavoro impiegata nel campo della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica, a livello mondiale.
Ingaggiare forza lavoro dall'estero è un investimento utile se vuoi espandere la tua attività su scala internazionale. Allo scopo, ti servono dipendenti che abbiano esperienza lavorativa e culturale nei mercati a cui desideri rivolgerti. Il candidato ideale deve parlare fluentemente la lingua del paese di riferimento ed avere avere dimestichezza con la sua etichetta, modus operandi, usi e costumi. Tutti questi aspetti, se ben gestiti, possono portare all'acquisizione di nuovi clienti e possono generare nuovi affari.
Un team composto da persone con un background simile potrebbe non riuscire ad apportare lo spirito di innovazione necessario al salto di qualità della tua azienda; l'assunzione di dipendenti espatriati può favorire la condivisione di conoscenze e di idee che aumentano la produttività del gruppo. Un ambiente di lavoro stimolante è la chiave per assicurare la continuità del personale ed aumentare la reputazione e la competitività della tua azienda.
Il focus si sposta verso il dipendente
Fino a poco tempo fa, il motivo principale per cui i datori di lavoro assumevano espatriati era prettamente rivolto agli interessi aziendali. Secondo un nuovo sondaggio di AXA Global Healthcare, l'attenzione si è ora spostata verso il dipendente e le sue necessità professionali e personali. Per favorire questo cambiamento, i datori di lavoro mettono a disposizione degli espatriati dei pacchetti contrattuali su misura, atti a supportare le loro esigenze individuali.
Sempre secondo AXA, una delle ragione di questo cambio di focus potrebbe dipendere dal fatto che nove dirigenti su dieci, a capo di multinazionali, hanno lavorato all'estero e quindi conoscono le esigenze di questo tipo di profili. Il rapporto tra le due parti è quindi più flessibile ed umano rispetto al passato.
Le sfide dei dipendenti internazionali
L'ultimo sondaggio di AXA rivela che la sfida più grande per i dipendenti espatriati è adattarsi alla cultura del paese ospitante. Indipendentemente dal fatto che si trasferiscano soli o in famiglia, i lavoratori internazionali spesso faticano a comunicare fluentemente e questo impedisce loro di integrarsi. Questo è uno dei motivi per cui tanti decidono di terminare il mandato prima del tempo. Il mancato adattamento al nuovo stile di vita, la mancanza di una rete di supporto familiare e la pressione per dimostrare il proprio valore sul lavoro, possono mettere alla prova la loro salute mentale. Il momento più critico è la prima settimana dopo l'arrivo, quando la pressione in ufficio è elevata e il cambio da un paese all'altro è in corso. E' in questo momento che le aziende devono scendere in campo per offrire un supporto adeguato.
Il Covid-19 ci ha insegnato che gli eventi esterni possono cambiare inaspettatamente l'assetto del mondo del lavoro ed è quindi importante creare relazioni forti e sane tra dirigenti e impiegati. Solo così un'azienda può superare le difficoltà ed assicurare lo sviluppo professionale dei suoi dipendenti.
Incarichi internazionali e responsabilità delle società
Le organizzazioni che impiegano forza lavoro internazionale hanno difficoltà a sviluppare dei pacchetti che offrano dei benefit in linea con l'esperienza dei diversi professionisti. Secondo AXA, il 52% delle organizzazioni si impegna di offrire agli espatriati dei pacchetti equi e vantaggiosi, nonostante le difficoltà. Come discusso in precedenza, trascurare il benessere dei dipendenti internazionali può essere dannoso per le aziende.
Nel complesso, le missioni internazionali implicano costi importanti. Axa rivela che un'azienda paga in media 69.429$ per ogni dipendente internazionale.
Il futuro della mobilità internazionale
La pandemia ha cambiato i contorni della mobilità internazionale, le restrizioni sui viaggi e il lavoro da remoto ne hanno modificato l'assetto. Ciò detto va sottolineato che le multinazionali continuano ad aver bisogno di profili stranieri per apportare nuove competenze al gruppo di lavoro. Quello che forse cambierà, sarà il numero dei posti che verranno assegnati agli espatriati e sicuramente il livello di esperienza richiesta sarà alto. Nei prossimi mesi o anni, il processo di selezione sarà più rigoroso.
