Come essere innovativi nel bel mezzo di una crisi

Vita quotidiana
Pubblicato 2020-06-12 alle 12:30
Come molte altre industrie, il settore dei trasporti è stato duramente colpito dal coronavirus. Cosa fare per evitare il fallimento? Pensando fuori dagli schemi. Questo è ciò che Anne-Marie Colley, co-direttrice di Transports Cordier e tra i partecipanti di un Executive MBA presso la EmLyon Business School, sta cercando di fare.

Durante il periodo del lockdown, diversi settori economici hanno durante sofferto tra cui i trasporti su strada, che hanno visto un notevole calo delle attività. Anne-Marie Colley, la co-direttrice di Transports Cordier, ha inizialmente messo una parte dei dipendendenti in cassa integrazione per poi cambiare idea. “Per 48 ore abbiamo vagliato diverse opzioni ed abbiamo deciso di rimettere in funzione tutto il nostro impianto di produzione. Questa misura ci ha imposto una stretta collaborazione con i colleghi del settore vendite per avventurarci in mercati paralleli al nostro. Nel contempo abbiamo organizzato una campagna di comunicazione assieme al nostro staff, sia quello che lavorava da casa che quello sul campo, per trasmettere due messaggi chiave: "Abbi cura di te e dei tuoi cari" e "Con l'impegno di ognuno riusciremo a mantenere il nostro modello economico".

È così che è iniziato il "diario" di Transports Cordier: una newsletter settimanale che raccontava la vita del personale confinato a casa e di quello sulla strada. “Una vera boccata di aria fresca per tutto il nostro personale. Pubblicavamo foto di paesaggi scattati dagli autisti in viagggio e storie di vita familiare dei nostri dipendenti che lavorano da casa. Siamo riusciti a stare vicini alle persone nonostante l'isolamento ", aggiunge Anne-Marie Colley.

Questa strategia ha inoltre permesso all'azienda di attirare nuovi clienti e aprire nuove linee. “Nel complesso, durante questa crisi, abbiamo adottato un modo di pensare fuori dagli schemi. Siamo alla costante ricerca di modi diversi di fare le cose. Usiamo l'immaginazione. E stiamo effettuando tutti i tipi di analisi per trovare soluzioni alternative ”, spiega il direttore dell'azienda. 

Questo continuo mettersi in gioco viene naturale ad Anne-Marie Colley e a suo marito Ludovic. Da quando hanno rilevato l'azienda di famiglia nel 2007, l'hanno costantemente innovata per migliorarne la produttività. Negli scorsi 13 anni la compagnia è notevolmente cresciuta, ad oggi conta 400 dipendenti ed ha un fatturato di 49 milioni di euro. Oltre al trasporto pesante su strada, è cresciuta nel trasporto combinato rotaie-strada.

Possiamo imparare ad essere innovativi?

Questa coppia molto unita è riuscita a rinnovarsi in tempo di crisi anche grazie al Master a cui sta partecipando. Lo scorso ottobre Anne-Marie Colley si è iscritta alla EmLyon Business School per conseguire un diploma internazionale. “Volevo ricominciare a studiare, sentivo la necessità di imparare nuovi modi di fare le cose. L'Executive MBA mi sta aiutando a sviluppare la mia leadership individuale. Mi sta aprendo una gamma di possibilità ", spiega Anne-Marie Colley.

Progressi concreti

Comunicazione efficace con il personale, miglioramento dei processi produttivi, utilizzo di strumenti digitali...  In pochi mesi Anne-Marie Colley ha messo a buon uso tutto quello che sta imparando grazie al Master e ne apprezza i risultati in termini di avanzamento della sua compagnia, soprattutto in questo periodo di crisi. "Ci siamo trovati davanti a due momenti di crisi in poco tempo: un attacco informatico nel Novembre del 2019, che ha cancellato i nostri dati operativi, e il coronavirus ora. E' un banco di prova che riesco a naigare con più consapevolezza grazie al corso che sto frequentanto", aggiunge.

Anche il ritorno alla normalità è una sfida che la coppia affronterà, come sempre, con coraggio ed entusiasmo. Stanno già valutando nuove strade di sviluppo per la loro azienda Transports Cordier.