Intervista Stefania a Berna

Interviste agli espatriati
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Pubblicato 2019-01-10 alle 09:55 da Francesca
Stefania si è trasferita in Svizzera cinque anni fa alla ricerca di un futuro migliore. Originaria di Roma, ora vive a Berna e lavora presso un istituto di accoglienza per persone con disabilità. Nel tempo libero le piace andare in palestra o incontrare gli amici per un pic-nic al lago.

Raccontaci di te: chi sei e dove vivi attualmente?

Mi chiamo Stefania, ho 28 anni, sono italiana, originaria di Roma ed attualmente vivo a Berna, in Svizzera.

Da quanti anni vivi all'estero?

Vivo all'estero da 4 anni e mezzo.

Ti sei trasferita sola o in famiglia?

Mi sono trasferita da sola, ma alcuni membri della mia famiglia si trovavano già in Svizzera, in quanto trasferitisi precedentemente.

Quali sono i motivi principali che ti hanno portata in Svizzera?

Da piccola venivo ogni tanto in Svizzera a trovare i miei parenti, e già allora il divario tra l'Italia e la Svizzera era ben chiaro ai miei occhi.
Mi sono trasferita in Svizzera per darmi la possibilità di ambire ad un futuro migliore.
Avevo già appurato di persona la diligenza, la puntualità, l'ordine, la pulizia e la funzionalità presenti qui in Svizzera; inoltre ho avuto modo di far tesoro dei racconti dei miei nonni che vennero a lavorare qui dopo la guerra, i quali mi raccontavano della meritocrazia ed il rispetto ottenuto per il duro lavoro svolto.
Molte di queste cose come ben sappiamo in Italia vengono sempre di più a mancare; io dopo aver perso il lavoro, perché sostituita con il figlio del capo e, dopo una lunga ricerca di un lavoro regolare non sottopagato,  mi sono ritrovata a lavorare a nero, in due diversi posti di lavoro, per circa un euro l'ora, per circa 16 ore al giorno tutti i giorni, tranne una mezza giornata a settimana.
Sono andata avanti per alcuni mesi, fin quando il mio ego stufo della situazione, mi ha spinta a comprare un biglietto di sola andata per la Svizzera.

Che strumenti hai usato per cercare informazioni utili sul Paese prima di trasferirti?

La maggior parte delle informazioni le ho ottenute tramite i miei parenti che vivevano in Svizzera.
Tutto ciò che non sono riuscita ad ottenere dai racconti e dalle descrizioni di parenti, le ho trovate in internet.
Un'altra cosa che ho subito ammirato della Svizzera è la facilità con la quale si possono ottenere tutte le risposte che si cercano con un solo click.
La Confederazione Elvetica infatti, è dotata di un ottimo sistema di informazione. Sul sito della confederazione, come su ch.ch, si possono trovare sempre molte risposte utili.

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Qual è stata la prima sensazione che hai provato appena arrivata a Berna? 

Un misto di felicità e terrore. Ero felice di poter iniziare di nuovo da zero in un posto come Berna, ma allo stesso tempo l'idea mi terrorizzava, proprio perché ero a conoscenza delle alte aspettative della Svizzera.

Che lavoro fai?

Dopo 3 anni di studi sono riuscita ad ottenere il diploma come operatrice socioassistenziale ed attualmente lavoro presso un istituto di accoglienza per persone con disabilità mentali e fisiche.

Come hai fatto a trovare questo lavoro?

Inizialmente appena arrivata in Svizzera non sapevo proprio da dove iniziare, dopo aver frequentato il corso di tedesco, grazie ad una delle mie compagne di corso, venni a sapere che c'era la possibilità di rivolgersi ad un ufficio specializzato, che offre consulenza su temi lavorativi.
Diciamo che praticamente durante il colloquio si cerca di capire quali sono i settori in cui con le proprie facoltà e preferenze, si possa lavorare. Così, grazie alla consulenza mi orientai sul lavoro sociale.
Durante il corso di tedesco del livello B2 iniziai un tirocinio di 6 mesi presso un asilo nido e dopodiché decisi di cercare un posto di tirocinio, in modo da poter avere una base lavorativa fatta di teoria e pratica, con la quale iniziare la mia nuova vita in Svizzera. 

Conoscevi già tedesco/francese prima di partire? Quale parli dei due e dove hai studiato per imparare la lingua?

Prima di partire conoscevo il francese, che ho studiato a scuola in Italia. Il tedesco l'ho imparato qui in Svizzera tramite dei corsi intensivi.

Dal punto di vista lavorativo, cosa ti dà in più la Svizzera rispetto all'Italia?

Beh, finalmente ho un lavoro nel campo in cui ho anche studiato!
A parte ciò sicuramente dal punto di vista lavorativo la Svizzera mi da molte più soddisfazioni. Qui la meritocrazia esiste davvero, quindi anche se sei straniero e figlio di un contadino, ma sai fare il tuo lavoro, sei innovativo e volenteroso, puoi star certo che verrai ricompensato e che ti verrà anche dato modo di crescere e migliorarti.
Anche solo il fatto di lavorare con persone competenti e che a prescindere dall'età e dall'esperienza, ti rispettano, è molto gratificante.

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Che quartiere/zona di Berna consigli per vivere?

Credo di non poter rispondere a questa domanda, in quanto penso che ogni persona decida poi in maniera soggettiva, dove preferisce vivere.
Io sinceramente mi trovo molto bene nel mio quartiere attuale, ovvero Köniz. Posso consigliare anche Liebefeld e Niederwangen, se si ama la natura e si ha voglia di stare tranquilli, in silenzio in mezzo al verde e contemporaneamente in città. Questi quartieri infatti si trovano a circa 5 Km da Berna e sono collegati benissimo alla città, inoltre Köniz è un comune molto grande e non manca davvero nulla, da palestre a ristoranti a negozi, c'è davvero tutto e si può quindi benissimo evitare la città anche per giorni.

Che canali hai usato per cercare casa?

Inizialmente leggevo gli annunci presenti nei supermercati o alle fermate degli autobus, oltre a consultare diversi siti internet, ora faccio tutto attraverso un'unica applicazione.

Per affittare un alloggio, è necessario avere un contratto di lavoro?

Ovviamente se si ha un posto di lavoro fisso è molto più semplice trovare un appartamento.
Attualmente è difficile trovare un alloggio anche con il permesso di soggiorno di livello B, quindi posso immaginarmi che con permessi di livello inferiore, possa essere ancora più difficile, se non impossibile.
Diciamo che la sicurezza di poter pagare un affitto con annesse spese è un requisito fondamentale per le agenzie, poi forse si può trovare qualcosa tramite privati, anche se io sinceramente non ho mai subaffittato un appartamento, quindi non so se sia veramente possibile.

Com'è una tua giornata tipo? 

Beh, con il mio lavoro non esistono le giornate tipo. Io non ho turni di lavoro fissi, né tanto meno giorni liberi. Questo è tra l'altro ciò che più mi piace del mio lavoro, in quanto la maggior parte delle persone a Berna ha libero il sabato, quindi potete ben immaginare quale caos ci sia in città, anche solo per poter andare a fare la spesa!
Con il lavoro che faccio è impossibile avere una routine, di solito quando ho un giorno libero, vado in palestra, faccio la spesa, il bucato e tante altre cose che appartengono alla vita quotidiana di ognuno di noi.

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Sei riuscita a costruirti una rete di amicizie in loco?

Diciamo che fare amicizia a Berna è davvero un'impresa immane. Credo che sia stato più semplice imparare il tedesco!
Attualmente la mia rete di amicizie non conta molte persone, ma spero di riuscire a conoscerne di nuove nel corso del tempo.

Cosa ne pensi del livello di sicurezza personale a Berna?

Il solo pensiero che qui i bambini vanno a scuola da soli, che attraversano la strada senza problemi e sempre da soli escono e vanno al parco, mi fa capire quanto sia sicura questa città. Anche uscire di sera da sola non è un problema, certo mi è già successo di imbattermi in un paio di ubriachi, ma il livello di sicurezza che Berna ha da offrire, resta comunque alto. 

Cosa si può fare a Berna nel tempo libero?

Beh, dipende molto dal tempo. Sicuramente d'estate ci sono molte più possibilità, come ad esempio andare in piscina, oppure si può fare un pic-nic al lago o semplicemente attraversare l'Aare su un gommone in compagnia di musica ed amici.
Sinceramente penso che una volta che si sa dove e cosa cercare, credo che Berna abbia molte attività da offrire per il tempo libero.

Sotto che aspetti ti ha cambiato l'espatrio? 

Sinceramente non credo che l'espatrio mi abbia cambiato.
A Roma mi sentivo un pesce fuor d'acqua, lo stress, il caos, lo smog e il mal funzionamento della maggior parte delle cose, sono tutti fattori che mi sono sempre andati stretti.
Penso che l'unica cosa ad essere cambiata è che quando ero a Roma mi chiedevo sempre come mai ci fosse cosi tanto dislivello tra l'Italia e la Svizzera, ora invece, dopo aver studiato la politica e l'educazione civica Svizzera, comprendo i motivi di tale dislivello.

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