
Per le famiglie italiane che si trasferiscono all'estero, una delle preoccupazioni principali è l'integrazione dei figli nel sistema scolastico locale, che devono confrontarsi con una cultura scolastica e una lingua completamente nuove. In questo articolo parliamo dei sistemi di integrazione per bambini stranieri attuati nelle scuole spagnole, francesi e tedesche.
Le scuole sono il primo luogo di socializzazione e integrazione, ed è importante che gli alunni stranieri abbiano tutto il supporto necessario per adattarsi al nuovo sistema didattico e alla lingua di insegnamento. Vediamo di seguito tre delle principali destinazioni di espatrio delle famiglie italiane e le misure adottate per favorire l'integrazione dei bambini italiani nel sistema scolastico locale.
La Spagna e l'integrazione attraverso l'Aula de Enlace
La Spagna ha creato il programma Aula de Enlace (o esculas de bienvenida) pensato per facilitare l'integrazione degli studenti stranieri nel sistema scolastico. Prevede un periodo di adattamento durante il quale i bambini, italiani o di altre nazionalità, imparano lo spagnolo e vengono introdotti man mano al sistema scolastico locale.
Le scuole spagnole accolgono alunni provenienti da Paesi diversi adottando dei sistemi volti a favorire l'integrazione dei nuovi arrivati (aula de enlace). In Spagna vivono sia tanti italiani che cittadini di svariate nazionalità e il Paese è conosciuto per la sua inclusività. Nel caso di bambini/ragazzi che abbiano difficoltà nell'apprendimento della lingua, saranno accompagnati dal personale docente per eliminare le barriere linguistiche.
L'obiettivo delle aulas de enlace è di supportare lo sviluppo delle competenze linguistiche e comunicative degli studenti stranieri, facilitando la loro integrazione nel sistema educativo spagnolo e favorendo lo sviluppo della loro identità personale e culturale.
La Francia e il suo sistema di accoglienza nelle scuole
La Francia ha sviluppato un sistema di accoglienza nelle scuole primarie e secondarie pensato per gli studenti espatriati, di qualsiasi provenienza e status. Ogni alunno straniero, al momento dell'iscrizione presso la scuola dell'obbligo, viene valutato sulla conoscenza del francese da un professionista del distretto scolastico o da uno psicologo. In base al livello linguistico, prima di integrare le classi regolari, i bambini italiani, tra gli altri, potrebbero essere inseriti in classi di supporto linguistico, dove possono migliorare la conoscenza del francese.
Per gli studenti stranieri di età superiore ai 16 anni, pur non essendo soggetti all'obbligo scolastico, sono previste, nella misura del possibile, delle classi di accoglienza nei licei.
Il sistema scolastico francese si distingue per la sua inclusività, dove ogni cultura ha il suo spazio.
La Germania offre classi preparatorie
In Germania, una delle preoccupazioni per le famiglie italiane riguarda la lingua. Le scuole tedesche richiedono una buona conoscenza della lingua locale, e per fortuna molte offrono corsi intensivi di tedesco per i bambini stranieri.
Un altro aspetto rassicurante è che il sistema educativo in Germania è particolarmente attento all'inclusione, offrendo classi preparatorie di tedesco per studenti non madrelingua, supporto da parte di mediatori culturali e insegnanti specializzati, corsi di lingua per i genitori e anche attività extracurricolari per promuovere la socializzazione.
Le risorse per agevolare l'integrazione non mancano. Il Paese investe molto nel promuovere la multiculturalità e questo aiuta i bambini stranieri ad ambientarsi più facilmente. Per informazioni dettagliate consulta questa guida pdf disponibile sul sito dell'Ambasciata italiana a Berlino.
Le testimonianze di famiglie italiane espatriate
Le esperienze che gli utenti italiani di Expat.com condividono sui forum sono fondamentali per orientarsi nel sistema scolastico all'estero. Molto importante, ad esempio, la testimonianza di questa educatrice italiana in un asilo tedesco che dice che “ai bambini, per lo più stranieri, che frequentano l'asilo e sono prossimi a frequentare la scuola elementare (intorno ai 5-6 anni) viene data la possibilità di imparare il tedesco attraverso qualche ora settimanale integrativa”.
Un altro utente, questa volta un papà italiano in Germania dice che la figlia ha iniziato a frequentare l'ultimo anno di scuola materna il 1 maggio e a settembre è entrata regolarmente in prima elementare, riuscendo a integrarsi. Il consiglio che dà è di impegnarsi a parlare il più possibile in tedesco quando si è a casa.
Irene, espatriata con la famiglia ad Alicante, racconta che, i primi mesi, i figli hanno frequentato un istituto privato. Ha chiamato il pomeriggio e la mattina dopo erano già in classe. Costosa il giusto e sono stati seguiti molto bene. L'anno successivo li ha iscritti alla scuola pubblica.
Parole rassicuranti arrivano anche da un italiano in Danimarca che spiega che sul territorio ci sono istituti internazionali per bambini stranieri dove l'inglese è la seconda lingua. Le scuole sono gratuite fino ai 18 anni e gli studenti espatriati si adattano con facilità, essendo i danesi molto gentili.
Da varie testimonianze di genitori italiani in Svizzera, rilasciate nel corso del tempo si evince che le scuole pubbliche siano ottime ed offrano delle classi per aiutare i bambini a integrare le classi regolari. Una mamma parla dell'evidente difficoltà di imparare lo svizzero tedesco ma rassicura dicendo che i bambini/ragazzi imparano in fretta e parlare la lingua del posto è fondamentale per la loro integrazione.