Stefano in Indonesia: " Amo il senso del rispetto che si respira in questo paese "

Interviste agli espatriati
  • Stefano in Indonesia
Pubblicato 2016-07-28 alle 00:00 da Expat.com team
Stanco della vita frenetica e stressante che faceva a Pinerolo, quattro anni fa Stefano decide di lasciare l'Italia assieme alla compagna per trasferirsi a Yogyakarta, una città nell'isola di Java.

Ciao e grazie per averci concesso quest'intervista! Chi sei e da dove vieni?

Salve mi presento io sono Stefano Magni, ho 41 anni e vengo da Pinerolo, una cittadina molto tranquilla e bella vicino a Torino, ai piedi delle Alpi.

Qual è il tuo paese d'espatrio?

Vivo a Yogyakarta, in Indonesia.

Ti sei trasferito solo o in coppia?

Mi sono trasferito in coppia, assieme a mia moglie Ester, e dopo qualche tempo ci siamo ritrovati in tre perche' si e' aggiunta alla famiglia la piccola Ariel, bambina vivacissima di 17 mesi.

Quali sono i motivi che vi hanno spinto a lasciare l'Italia?

Uno dei motivi che ci hanno spinto a lasciare l'Italia è stato lo stress che si respirava ultimamente nel nostro bel paese.
Io lavoravo in una concessionaria di auto come venditore (15 anni) e il lavoro negli ultimi anni era diventato veramente stressante e insostenibile: i clienti si arrabbiavano per niente, bastava che la macchina tardasse di 2-3 giorni che scattava subito un putiferio. Poi dai classici 6 giorni lavorativi per settimana spesso ci toccava lavorare 7 giorni su 7, in pratica era diventata veramente difficile la vita in Italia; in più vedevo spesso i miei conoscenti e le altre persone insoddisfatti della vita, sempre a lamentarsi e mai sorridenti.
Tutto questo mi fatto prendere la decisione di provare a cambiare vita.
Era già dal 2000 che venivo a fare le vacanze in Indonesia e mi sono da subito piaciute le persone, la cultura locale ed il senso del rispetto che forse da noi si e' andato un po' a perdere. E' un po' per tutto questo che abbiamo voluto provare a cambiare vita soprattutto per provare a vedere se riuscivamo a vivere un futuro migliore e meno stressante.

Cosa facevi in Italia e di cosa ti occupi attualmente?

Io in Italia lavoravo come venditore d'auto (consulente commerciale) in una concessionaria del mio paese, invece mia moglie lavorava come insegnante di inglese in una scuola privata. Attualmente lavoro in un ristorante italiano invece prima lavoravo in una scuola di inglese.

Qual'è stato l'aspetto più difficile da sormontare legato al trasferimento: cercare casa, trovare lavoro, adattarsi al clima...ci racconti la tua esperienza?

Mah, ad essere sincero ogni aspetto semplice della vita diventa improvvisamente molto piu complicato che in Italia (per esempio: da cercare la casa a cercare dove fare la spesa con i prodotti che più ti interessano a dove comprare il gas..tutto in pratica diventa diverso), perche' bisogna pensare che quando ti trasferisci all'estero hai a che fare con un paese, una cultura e un modo di vedere le cose e vivere completamente diverso e nuovo rispetto a quello a cui eri abituato prima.
All'inizio noi ci siamo molto fidati e appogiati ad amici che avevamo qui in loco, poi col passare del tempo e imparando la lingua locale siamo riusciti ad essere piu indipendenti, anche se per certe cose bisogna sempre chiedere aiuto a loro.
Diciamo che adesso, dopo quattro anni e mezzo che viviamo qui, su certe cose siamo piu informati noi che certi Indonesiani, però è fondamentale conoscere la lingua del posto.

Quali sono le cose più importanti da sbrigare a livello burocratico appena ci si trasferisce in Indonesia?

Sicuramante la cosa piu importante da sbrigare a livello burocratico sono i documenti per il visto.

Come giudichi il costo della vita nella zona in cui vivi?

Noi viviamo a Yogyakarta e il costo della vita qui è molto ma molto più economico rispetto a Jakarta e penso che per certe cose anche piu' economico di Bali, senza poi paragonare i prezzi con l'Italia, molto piu cara rispetto all'Indonesia (anche se certe cose tipo i generi alimentari come parmigiano, salami, vino ecc... sono più costosi rispetto all'italia e di qualita piu' scadente).

E' stato facile integrarsi nella comunità locale?

Per noi eè stato molto facile, anche perchè abbiamo sempre trovato dei vicini di casa gentili che ci hanno sempre aiutato nelle piccole cose e nelle piccole difficoltà che si possono incontrare: dall' immondizia dove la butto a una porta che non si chiude bene ed altre cosette.

Qual è il tuo piatto locale preferito?

Ce ne sono 2 in particolare: il Rendang, una specie di spezzatino di carne cucinato con piu' di una trentina di spezie varie ed il nasi goreng, semplice riso fritto con un po' di verdure e pollo o frutti di mare.

Quali sono, secondo te, la maggiori differenze tra il popolo indonesiano e quello italiano?

A mio parere sono due popoli molto simili dal lato caratteriale, gli piace ridere e scherzare però dal punto di vista emotivo sono molto meno stressati ed arrabbiati rispetto a noi anche perchè per loro il tempo non ha quel valore che ha nei paesi europei...poi, essendo qui molto caldo, tutto scorre più lentamente anche perche ti stanchi prima.

Progetti per il futuro: Indonesia per sempre o valutate nuove esperienze altrove?

Non si puo' mai dire per SEMPRE e sicuramente per il momento non valutiamo di fare esperienze altrove, anche perche' l'Indonesia è grande ed in ogni zona ci sono modi di vivere e pensare anche molto diversi fra loro, quindi se uno vuole provare nuove esperienze si puo' sempre spostare nelle varie isole indonesiane.
E poi se ci dovessimo spostare da qui sarebbe sicuramente per tornare in Italia se le cose dovessero migliorare.

I tuoi suggerimenti per un espatrio di successo in Indonesia...

Vi faccio una lista di qualche punto:
- imparare la lingua del posto è fondamentale
- essere molto pazienti soprattutto all' inizio, anche perchè in Indonesia una soluzione la si trova sempre
- cercare di socializzare il piu' possibile. Per loro è molto importante anche perchè loro si considerano tutti una grande famiglia unita
- e poi ricordati che sei tu che sei voluto venire a vivere nella loro terra e quindi sei tu che ti devi cercare di adattare il piu' possibile a loro e non avere la presunzione e l'egoismo tipico occidentale che pretende che siano gli altri ad adattarsi a noi.

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