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Cinthia in Inghilterra: "Amo il multiculturalismo di questa terra"

Cinthia
Cinthia

Cinthia è messicana e ha lasciato gli studi a 19 anni. Ha lavorato in diversi settori per più di 6 anni, ma c'era qualcosa che non la soddisfava. Amante dei viaggi e delle culture straniere, ad un certo punto decidere di andare in Inghilterra come ragazza alla pari. Terminata l'esperienza parte di nuovo ma il cuore l'ha riportata vicino a Londra. 

In che città vivi? Cosa ti piace di più della tua vita lì?

Abito a Coventry, a un'ora e mezza da Londra. Ci siamo trasferiti durante la pandemia perché cercavamo uno spazio più ampio dove ognuno avesse la propria indipendenza, mia figlia la sua stanza e mio marito il suo spazio per lavorare. Questa zona è molto industriale quindi offre buone opportunità di lavoro. 

In generale, quello che mi piace di più del vivere in Inghilterra è che è un piccolo mondo pieno di tanti piccoli mondi, ad esempio ci sono templi indiani e musulmani, ristoranti africani e italiani, negozi rumeni tutti nello stesso quartiere. Questo mi ha permesso di conoscere altri paesi e il punto di vista dei loro migranti.

Quali sono gli aspetti più positivi?

La sicurezza sotto tutti i punti di vista: economica, sociale e sanitaria.

Sei mamma. Com'è crescere un figlio lontano da casa?

È una situazione sia dolce che amara. Da un lato ho il controllo totale della genitorialità senza che nessuno la critichi, dall'altro vorrei avere del supporto per poter riposare un po'. Vorrei che mia figlia crescesse con quel senso di appartenenza a una famiglia allargata (nonni, zii e cugini). Di contro, la lontananza mi ha permesso di valutare con più chiarezza alcune credenze e tabù proprie del Messico, la mia terra natale.

Quali aspetti dell'educazione di tua figlia ti stanno più a cuore? 

Mia figlia ha 3 anni e, provenendo da una famiglia di insegnanti, tendo a mettere i confronto i due sistemi educativi, quello messicano e quello inglese. Nessuno dei due è perfetto ma trovo che quello messicano sia più esigente. Ci tengo che mia figlia si senta a proprio agio con le maestre e che abbiano un rapporto amichevole.

Che lingua parli con tua figlia? Quali altre lingue parlate in casa?

Mia figlia parla 3 lingue: spagnolo, inglese e tedesco. Nei suoi primi due anni di vita, dato che io non lavoravo, era con me tutto il giorno e le parlavo quasi sempre in spagnolo. Poi ha iniziato a imparare il tedesco (la lingua del padre) e a esprimersi in modo più compiuto in inglese.  

Mio marito è la mia fonte di ispirazione, lui parla 5 lingue (inglese, tedesco, spagnolo, italiano e russo). A casa parliamo un po' di tutto. Tutti sanno che quando sono arrabbiata o triste parlo spagnolo; uso inglese e spagnolo per comunicare nella vita di tutti i giorni. Ci piace parlare diverse lingue e spesso ascoltiamo musica in hindi, italiano, portoghese e persino coreano.

Sei riuscita a costruire una cerchia di amicizie?

Non proprio, non allo stesso livello delle amicizie che avevo in Messico. Sono comunque riuscita a fare degli amici di tutte le età e di ogni nazionalità. Il problema è che Londra è molto grande ed è una città di transito, quindi capita che dopo aver instaurato un'amicizia profonda con qualcuno, quella persona se ne vada e ci si perda di vista.

Come sei riuscita ad ampliare la tua cerchia di amicizie?

Anche se molti consigliano di non legare solo con connazionali, io cerco sempre messicani nella città in cui mi trovo, amo fare feste, celebrare le mie tradizioni. Ricordo che un giorno, quando vivevo in Germania, nella città natale di mio marito, mi annoiavo e chiesi al gruppo di messicani in Germania se qualcuno abitava nelle vicinanze. Entrai in contatto con una ragazza che abitava nella città vicina che mi consigliò dove andare per comprare le mie amate tortillas, e mi diede informazioni su altre cose che non sapevo.

Lavori in questo momento?

Sì, ho ripreso dopo tre anni di congedo di maternità. Sto facendo un apprendistato. Pur essendo una professionista completa, ho ritenuto importante immergermi nella cultura del lavoro inglese prima di riprendere a pieno ritmo. Inoltre devo confrontarmi con una lingua che non è la mia quindi ci vuole un po' di rodaggio.

Come vedi il ​​tuo futuro professionale?

In Europa, in generale, si lavora per vivere e non il contrario e questo permette di raggiungere un equilibrio tra famiglia e lavoro. Spero in futuro di avere un impiego flessibile che mi permetta di trasferirmi o di viaggiare in altri paesi.

Quali aspetti della cultura britannica ti piacciono di più?

Adoro il tè delle cinque, la gentilezza con cui gli inglesi ti si rivolgono o salutano. Sebbene suoni come un cliché o una frase fatta, in generale gli inglesi sono molto educati.

Che consiglio daresti a tutte quelle persone che stanno pensando di stabilirsi in Inghilterra?

Come prima cosa direi di passare per Londra, è una città piena di vita, mostre e musei per lo più gratuiti.

Dopo il trasferimento, unitevi a un club locale o iniziate un nuovo hobby, qui ci sono molti gruppi di lettura, gruppi di ascolto e conversazione nelle chiese, corsi di uncinetto... Tante attività sono gratuite. Fare parte di un gruppo vi permetterà di fare amicizia, migliorare la conoscenza della lingua e acquisire fiducia in voi stessi.

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