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Roberta in Belgio: "Ho trovato lavoro durante la crisi sanitaria"

Immagine di David Mark da Pixabay
Scritto daFrancescail 08 Aprile 2021

Roberta e la sua famiglia hanno lasciato l'Italia quindici anni fa alla ricerca di nuove opportunità. Si sono trasferiti in Belgio. L'anno scorso ha iniziato a lavorare nel settore pubblico, in piena crisi sanitaria. Il suo consiglio per voi: "Non frequentate solo Italiani e, se possibile, imparate la lingua prima di trasferirvi all’estero".

 

Raccontaci un po' di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Sono nata in Italia (Sicilia), ho lasciato l'Italia 15 anni fa, all'età di 15 anni.

Quali sono i motivi del tuo trasferimento in Belgio con la famiglia?

I motivi sono quelli “classici”: per avere più opportunità lavorative e condizioni di lavoro e di vita migliori. Ma anche per darmi un futuro migliore.

Hai avuto difficoltà di adattamento e come le hai superate?

All'inizio non è stato facile perché, anche se capivo già abbastanza bene il francese, non lo parlavo benissimo. Però dopo qualche mese di immersione parlavo francese senza problemi.

Altra difficoltà, abituarsi alla scuola: qui le lezioni sono dal lunedi al venerdi, dalle 8 alle 15/16. Ma un vantaggio enorme è che ci sono meno compiti da fare a casa e che i lavori di gruppo si possono fare durante le ore di buco.

Sei riuscita a costruire una nuova cerchia di amicizia? I giovani del posto sono aperti verso gli stranieri?

Si, mi sono fatta una nuova cerchia di amici abbastanza subito malgrado la mia timidezza e introversione. I giovani sono aperti agli stranieri, mi hanno accolta bene fin dall'inizio. Ovvio, gli adolescenti (come dappertutto) possono essere abbastanza stupidi e ogni tanto mi prendevano in giro se facevo qualche errore, o per il mio accento, ma non mi hanno bullizata per questo.

Immagine di TheoRivierenlaan da Pixabay 

Di cosa ti occupi e che ha impatto ha avuto l'emergenza sanitaria sulla tua attività professionale?

Sono impiegata nel settore pubblico. Ho trovato questo lavoro durante la crisi sanitaria, l'anno scorso. L'impatto maggiore è stato iniziare un nuovo lavoro quasi al 90% in telelavoro. Cosa buffa: dopo quasi un anno di lavoro, non ho ancora incontrato “dal vivo” alcuni colleghi. I miei gatti invece si stanno specializzando nel mio campo lavorativo partecipando a quasi tutte le riunioni.

Come ti piace trascorrere il tempo libero, restrizioni permettendo?

Mi piace leggere, guardare serie e studiare lingue straniere: hobbies perfetti durante questo periodo. La crisi del Covid-19 mi ha fatto scoprire altri passatempi: scacchi, uncinetto, yoga, meditazione e passeggiate vicino casa.

Come funziona la campagna vaccinale anti-covid per i residenti in Belgio?

La campagna è divisa in diverse fasi. La fase 1 (a sua volta divisa in fasi) si è concentrata sullo staff medico, le persone che vivono nelle residenze (anziani, persone con handicap, ecc.) e lo staff negli ospedali. Adesso siamo nella fase 2 che si concentra su tutta la popolazione ma a seconda dell'età e/o malattie gravi. Dalla settimana scorsa, vaccinano gli anziani dai 75 anni in su, e dalla settimana prossima, gli anziani dai 65 anni in su. Si spera d'iniziare a vaccinare tutti gli altri da maggio/giugno.

Il vaccino è gratuito per tutti (anche gli expat) e bisogna avere la residenza in Belgio. Chi ha la residenza nel paese di origine, dovrà vaccinarsi nel proprio paese. Il governo invia una lettera e bisogna iscriversi online o per telefono. Hanno creato diversi centri per vaccinarsi.

 Immagine di Walkerssk da Pixabay 

Quali sono, per te, i pro e i contro di vivere all'estero?

I pro sono tantissimi: più opportunità lavorative e di studio, vivere in un paese multiculturale, imparare lingue e culture straniere. Poi, in Belgio, la comunità italiana è abbastanza grande, s'incontrano un sacco di Italiani e si trovano prodotti, ristoranti e negozi italiani ovunque. Il Belgio è un paese perfetto per viaggiare ovunque in Europa facilmente. Infatti, Olanda e Germania sono solo ad un'ora di distanza della mia città, la Francia a due ore da Bruxelles.

Per me non ci sono contro essendomi trasferita qui con la mia famiglia. E per quanto riguarda le differenze culturali, mi sono abituata abbastanza in fretta a vivere qui e lo considero ormai da anni come il mio paese. Un consiglio che mi sento di dare è di non frequentare solo Italiani e d'imparare la lingua anche prima di trasferirsi all'estero se possibile.

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A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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