Davide e famiglia nelle Filippine...senza stress ed inquinamento!

Interviste agli espatriati
  • Davide nelle Filippine
Pubblicato 2013-12-12 alle 03:00 da Expat.com team
Davide si racconta: " La vita che facevamo da sempre non ci piaceva più, questo uno dei motivi che ci hanno spinto al trasferimento. Ora ci occupiamo di ricezione turistica, abbiamo costruito ed affittiamo 4 casette sulla magnifica spiaggia dell'isola di Tablas"

Ciao Davide, grazie per averci concesso quest'intervista. Dove vivi attualmente e quali sono i motivi che ti hanno spinto al trasferimento?

Vivo in una splendida isola delle Filippine che si chiama Tablas. Il trasferimento è dovuto a due motivi fondamentali : il primo è la totale mancanza di fiducia nel futuro del nostro Paese; il secondo è che il tipo di vita che facevo da sempre non mi piaceva più.

Su quali basi si è fondata la tua scelta di optare proprio per le Filippine?

In primo luogo ho sempre sognato di vivere in un posto con la stessa temperatura ( alta ) tutto l'anno e quindi i pressi dell'equatore erano d'obbligo. Ho quindi scremato su basi quali lingua, sicurezza, forma di governo ed altro e sono arrivato alle Filippine.

È stato facile ottenere un permesso di soggiorno per le Filippine? Potresti darci qualche informazione basata sulla tua esperienza?

E' uno dei motivi della scelta. Il governo ha dei programmi per il rilascio dei permessi. E' solo una questione di costi ma il permesso, dopo alcuni accertamenti anche di carattere penale, viene sempre rilasciato.
I pensionati sono coloro che vengono maggiormente favoriti con costi praticamente irrisori purché si facciano accreditare la pensione direttamente su una banca filippina. Non ho potuto usufruirne perché mi mancano ancora alcuni anni alla pensione ( e non so se me la daranno ) ma ho potuto rientrare in una categoria che richiedeva un costo accettabile e l'ho fatto.

Per la ricerca della casa, a che ti sei affidato? L'hai trovata dall'Italia oppure una volta in loco?

Mi sono affidato a quello che oggi è un amico: Paolo. E' un italiano che ha sposato una ragazza filippina e da diversi anni vive qui. Sul suo sito proponeva diverse soluzioni.
Con una vacanza esplorativa ho potuto scegliere ciò che mi piaceva e farne casa mia.

Sei l'autore del blog Filippine: ora vivo qui, quand'è che hai cominciato a scriverlo e qual'è il motivo principale che ti ha spinto a farlo?

Ho iniziato un mese dopo il trasferimento. Dapprima per un bisogno personale, quasi a cercare un ulteriore conferma della bontà della scelta operata in quanto scrivere mi obbligava a ripensare a tutto quello che avevo dovuto affrontare. Poi mi sono reso conto che la mia esperienza avrebbe potuto essere utile a quelli che stavano maturando la scelta e non solo agli italiani, ed è per questo che ho creato anche la versione in lingua inglese del mio blog.

La sanità nelle Filippine: come funziona il sistema pubblico? Hai stipulato un'assicurazione sanitaria privata prima di lasciare l'Italia?

Qui la sanità funziona come negli USA prima di Obama, cioè è a pagamento.
Nelle isole, per i villaggi di pescatori e le piccole comunità, vi sono piccole strutture gratuite con medici locali che sono una sorta del nostro medico di famiglia, che se ne intendono un po' di tutto e sono adeguati per piccole cose perché non dispongono delle corrette attrezzature.
Nelle citta più grandi si trovano strutture che nulla hanno da invidiare alle nostre o a quelle americane. Non ho ancora fatto alcun tipo di assicurazione ma sto pensando di farne una locale a copertura di ricoveri ed interventi che copra anche mia moglie e mio figlio.
Per il resto pago quando ne ho bisogno anche perché i costi sono di molto inferiori a quelli a pagamento in occidente. Per dare un'idea una visita ginecologica di mia moglie nella migliore struttura ospedaliera di Manila è costata 20 euro.

Di cosa ti occupi al momento?

Di ricezione turistica a lungo termine.
Con i soldi delle nostre liquidazioni e della vendita della casa italiana abbiamo costruito 4 casette su di una magnifica spiaggia. Le affittiamo a coloro che intendono " provare " prima di decidere definitivamente il trasferimento, oppure a coloro che possono permettersi vacanze di alcuni mesi in posti dove la vita costa poco come da noi e sono principalmente pensionati. Per chi fosse interessato il nostro sito è : lecasedelpaguro.com

Paese che vai, usanze che trovi: c'è un'abitudine locale che ti ha maggiormente colpito?

Forse il fatto che le ragazze del posto fanno il bagno in mare completamente vestite: le vedi entrare in acqua con jeans e maglietta e tranquillamente nuotare.
Il pudore in queste isole è ancora un valore che viene tramandato di madre in figlia.

I tre aspetti che più ti soddisfano della tua vita attuale ...

Direi la mancanza di stress, la totale assenza di inquinamento e la genuinità del cibo locale. Sono propenso a credere che queste siano cose che ti allungano la vita e te la rendano più piacevole.

La gente locale come si pone nei confronti degli stranieri? Sono accoglienti?

Qui il " valore " della famiglia è elevato all'ennesima potenza. Sono accoglienti, rispettosi della tua privacy e hanno sempre il sorriso sulle labbra. Se ti comporti bene ti fanno sentire come uno di famiglia e trovare questo dall'altra parte del mondo è per noi espatriati molto bello.

Basandoti sulla tua esperienza, ti senti di dare qualche consiglio a quanti stanno per affrontare un trasferimento in un Paese straniero?

Di farlo con umiltà e rispetto. L'umiltà di imparare a conoscere gli usi e i costumi locali e il rispetto di questi. Ricordare sempre che siamo ospiti in casa d'altri e che quindi non sono loro a doversi adattare a noi ma il contrario. Questo secondo me è determinante al fine di avere una piacevole seconda opportunità nella vita.

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