Matrimoni interculturali: le usanze più singolari nel mondo

Vita quotidiana
  • mariage indien
    Luvin Yash / Shutterstock.com
Pubblicato 2023-08-22 alle 09:55 da Asaël Häzaq
Ogni nazione ha le sue tradizioni, simboli e pratiche culturali che sono particolarmente evidenti in occasioni speciali come il matrimonio. Un giorno unico, associato a usanze tipiche, che bisogna conoscere per evitare passi falsi. Ecco una panoramica dei diversi rituali nel mondo, che dovresti conoscere se hai intenzione di sposarti all'estero o se sei invitato a una cerimonia nuziale nel Paese d'espatrio. 

La dote in un matrimonio tradizionale

Elemento fondamentale di un matrimonio tradizionale, la dote suggella l'unione tra due famiglie. E' una pratica ancora diffusa in India, Thailandia, Cina, Papua Nuova Guinea, Ghana, Egitto, Nigeria, Algeria e altri Paesi africani. La cerimonia della dote è accompagnata da danze e pietanze tradizionali.

La dote è una somma di denaro e/o doni che si scambia tra famiglie, offerta dal tuo futuro sposo o dalla sposa, a seconda delle usanze. Può essere versata in un'unica soluzione o a rate (nel caso di dote consistente). Una dote non deve per forza essere cospicua ma alcuni genitori la considerano un buon modo per arricchirsi. Questa controversia va avanti da anni.

Simbolo culturale e religioso, la dote è diventata un onere per molti. È opinione diffusa che trasformi le donne in un oggetto, rafforzando gli stereotipi di genere. Si racconta di donne rimaste nubili perché la dote era troppo alta e di uomini costretti a chiedere prestiti o a fare diversi lavori per pagare la dote. Molti ci ripensano, scoraggiati dalle richieste esorbitanti dei suoceri.

Dote e abusi

Altri la definiscono una pratica arcaica che in alcuni casi incoraggia la violenza sulle donne. In effetti, alcuni uomini credono che il pagamento della dote dia loro ogni diritto sulle mogli. La dote andrebbe quindi abolita? In molti Stati africani, come Costa d'Avorio e Burkina Faso, è vietata per legge. Anche l'India ha abolito la dote, ma la pratica è ancora diffusa. Anzi, in India il fenomeno è in aumento. Secondo uno studio della Banca Mondiale, il 95% delle spose paga la dote. Ogni anno, le donne sono vittime di violenze domestiche e/o abusi, da parte dei suoceri, per la dote non pagata. Alcune si uccidono, schiacciate dalle pressioni incessanti. La pratica della dote tende a rafforzare la predilezione per i figli maschi e a scoraggiare le famiglie nell'educare le ragazze.

Altre tradizioni e riti matrimoniali nel mondo

Veniamo ora ad altre tradizioni, decisamente meno complesse, che si dice portino gioia e prosperità agli sposi. In alcune zone della Grecia, la danza dei soldi, conosciuta anche come danza di Zorba, simboleggia ricchezza e prosperità per la coppia. La traduzione vuole che si appuntino dei soldi con delle spille sui vestiti degli sposi, durante il ballo. In Germania, niente "danza dei soldi", ma piuttosto un valzer di stoviglie rotte. La notte prima delle nozze, gli invitati si trovano davanti alla casa dei futuri sposi e rompono piatti e altri oggetti; i due devono in seguito pulire tutto... Quest'usanza dovrebbe insegnare loro che le avversità vanno affrontate insieme. Probabilmente non tutti la osservano ai giorni nostri, consci che si tratti di uno spreco inutile.

In Marocco, non c'è matrimonio tradizionale che si rispetti senza le "negafa" o "negaffa", le donne che vestono la sposa. Oltre a vestire la sposa, si accertano che tutti i rituali vengano rispettati. In Giappone, il "san, san, kudo" è il momento clou del matrimonio shintoista. I termini significano letteralmente "tre, tre, nove volte" e si riferiscono ai numeri portafortuna 3 e 9. Il "san, san, kudo" è un rituale in cui la sposa e lo sposo bevono 3 sorsi ciascuno di sake freddo, da 3 tazze.

Codice di abbigliamento e colori

Quali sono i "colori giusti" per un matrimonio felice? Anche in questo caso, ci sono usanze e tradizioni da conoscere per evitare di commettere errori.

In Svezia, niente matrimoni in rosso, colore associato all'adulterio. La regola vale per tutti, invitati e sposi. Un invitato che osa presentarsi al matrimonio vestito di rosso vuole tacitamente far sapere che ha avuto una relazione con la sposa o lo sposo... Al contrario, in Cina e in India il rosso è di rigore. La decorazione della sala nuziale, gli inviti, gli accessori e l'abito della sposa: più rosso c'è, meglio è. Questo colore rappresenta la fertilità, la lealtà, il successo, l'onore e l'amore. In India le donne si sposano indossando un sari rosso, colore dell'unione e della fertilità.

Nei Paesi occidentali come Italia, Francia, Germania e Belgio, è consuetudine che la sposa indossi un abito, o un completo, bianco. Stessa cosa in Giappone, dove il kimono è bianco. Il colore (o meglio la sua assenza) simboleggia la purezza. Ma in un matrimonio tradizionale cinese è meglio evitare il bianco, il colore del lutto. Il look "total white" andrebbe evitato anche per un matrimonio tradizionale africano, meglio optare per un boubous o costumi tradizionali dai colori vivaci. In Mauritania il nero simboleggia il rispetto della tradizione. Le donne mauritane indossano il "lakhel", un lussuoso velo nero fatto di tessuto ricamato. Gli sposi ne indossano uno bianco.

Numerologia e superstizioni

In che giorno celebrare un matrimonio? Le usanze giocano un ruolo importante nella scelta della data. Usanze che si tingono di varie superstizioni. Nel caso di un matrimonio all'italiana, è meglio evitare il martedì (associato al dio della guerra) e il venerdì (associato al giorno in cui vengono creati gli spiriti maligni). Anche maggio, agosto, la Quaresima e il periodo che precede il Natale sono da evitare.

In India, sono le stelle a determinare il giorno e l'ora del matrimonio. In Cina, i futuri sposi consultano l'oroscopo per trovare la data migliore. L'anno del Drago è il più gettonato. In Giappone, ci si affida al kyûreki, il calendario lunisolare che si basa sull'astrologia cinese. E' diviso in periodi di 6 giorni (rokuyô) e si ripete a partire dal primo giorno di ogni mese lunare. Le decisioni importanti, come ad esempio quando sposarsi, vengono prese in base al rokuyô.

In Giappone non ci si sposa in ottobre perché è il mese "senza divinità" (kannazuki). Si ritiene che, in quel periodo, tutte le divinità si riuniscano nel santuario di Izumo (nella prefettura di Shimane). L'oroscopo si consulta anche per valutare la compatibilità dei futuri sposi e per assicurarsi che il matrimonio nasca sotto una buona stella.

Le tradizioni legate al matrimonio sono varie e tutte da conoscere. Alcune, come la dote, sono controverse e vengono regolarmente messe in discussione. Ci sono future spose che la rifiutano, mentre altre chiedono che sia puramente simbolica (una somma molto piccola o un regalo di modesto valore). Altre usanze, meno impegnative, portano gioia e spensieratezza. Non resta che trovare la data giusta, l'abbigliamento adatto, il luogo della cerimonia e il menù per il pranzo, per vivere una giornata indimenticabile.