Espatriati in Quebec: tempo massimo di 6 mesi per imparare il francese

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Pubblicato 2022-07-07 alle 10:00 da Asaël Häzaq
Cosa sta succedendo in Quebec? Il 24 maggio scorso, l'Assemblea Nazionale ha emesso un progetto di legge che prevede che "il francese sia la lingua ufficiale e comune del Quebec". Cresce l'inquietudine delle associazioni di difesa degli immigrati e dei rifugiati. Quali saranno gli effetti sul mercato del lavoro del Quebec?

C'è chi teme che gli immigrati in Quebec che non parlano francese, o che lo parlano male, saranno penalizzati, a cominciare dagli anglofoni. Uno Stato può stabilire un limite massimo di tempo per l'apprendimento della lingua ufficiale? Quali sono le conseguenze per il mercato del lavoro e per l'espatrio?

Imparare il francese in 6 mesi: il disegno della Legge 96 è controverso

Si tratta del "maggior progresso per la lingua francese in Quebec dall'adozione del disegno di legge 101 nel 1977", afferma la Coalition Avenir Quebec (CAC) sul suo sito web. Il 26 agosto 1977, l'Assemblea Nazionale del Quebec ha approvato la Carta della lingua francese, o disegno di legge n. 101. All'epoca, il francese era riconosciuto come lingua ufficiale del Quebec, nonostante le controversie. 45 anni dopo, il dibattito è ancora acceso.

Nel testo della Legge 96, i punti che destano preoccupazione sono tre: la fine del bilinguismo istituzionale, la francesizzazione delle aziende con più di 25 dipendenti e l'apprendimento del francese in 6 mesi per gli immigrati. A detta dell'opposizione, il disegno di legge è troppo estremo. Una lingua vive e cambia con chi la usa. Anche la Francia si sta inglesizzando per attrarre talenti internazionali: programmi in inglese, sviluppo di servizi in inglese nelle amministrazioni pubbliche, doppia segnaletica nelle grandi città, ecc... Lo stesso Presidente Macron è noto per i suoi anglicismi. Un modo di parlare che a volte viene criticato, ma che, secondo i linguisti, è anche indicativo di un'evoluzione sociale. 

La preoccupazione maggiore è il limite di 6 mesi imposto agli espatriati per imparare la lingua francese. La CAC sottolinea sul suo sito web che esistono eccezioni a questa regola, ma sostiene che l'apprendimento del francese è essenziale per garantire una migliore comprensione in materia di salute, sicurezza o di legge.

Quali saranno gli effetti sul mercato del lavoro in Quebec?

Il Quebec mira ad accogliere più di 100.000 immigrati quest'anno, per sopperire alla mancanza di manodopera. 
Anche se la pandemia di Covid ha fatto diminuire drasticamente il numero degli immigrati, dal 2017 ad oggi, il loro numero è aumentato dell'80%. 

Il governo del Quebec sostiene che i talenti stranieri siano una risorsa per la crescita economica della provincia, e crede che la francesizzazione sarà vantaggiosa per il mercato del lavoro locale. Sull'onda del disegno di Legge 96, Jean Boulet, Ministro del Lavoro, dell'Occupazione e della Solidarietà Sociale, nonchè Ministro dell'Immigrazione, della Francesizzazione e dell'Integrazione, il 15 giugno ha annunciato il lancio del progetto "Francisation Québec". Francisation Québec si occuperà di promuovere la lingua francese a tutti i livelli. Il programma entrerà in vigore il 1° giugno 2023.

Per gli espatriati anglofoni, o che parlano qualsiasi altra lingua, questo progetto è discriminatorio. Finora, i tentativi del CAC di rassicurare gli immigrati non hanno sortito l'effetto sperato. Chi si trasferisce a lavorare per aziende internazionali deve parlare francese? Cosa succederà a quelli che non riusciranno a impararlo nei limiti prestabiliti, dovranno lasciare il Paese? Tutte domande che per ora restano senza risposta.

Queste leggi faranno scappare gli espatriati?

I linguisti ritengono che imporre una scadenza per l'apprendimento di una lingua non abbia alcun senso. Dopo sei mesi, la maggior parte degli immigrati conosce solo le basi della lingua locale, ma ci vuole molto più tempo per parlarla correttamente. La Legge 96 rischia di mettere inutilmente sotto pressione i nuovi arrivati, che devono già affrontare le sfide del trasferimento all'estero. Gli economisti la pensano allo stesso modo e sperano che il Quebec riesca a risolvere i suoi problemi di identità e ad accettare il multiculturalismo, considerando la globalizzazione dell'economia.

La questione linguistica ha lacerato il Canada e il Quebec per molti anni e sembra che la Legge 96 non farà altro che aumentare la tensione. Il Quebec sostiene che la politica canadese sull'immigrazione abbia accelerato la perdita del francese a favore dell'inglese. L'obiettivo di questa legge è quindi quello di risolvere quella che la CAC definisce una "ingiustizia". Il Quebec vuole anche avere più voce in capitolo sulle politiche di immigrazione in Canada.

Nel frattempo, il Governo canadese continua a sostenere il multiculturalismo e il rispetto delle due lingue nazionali, il francese e l'inglese. Alla luce di quanto sta succedendo, si evince che anche in Canada, pur essendo una terra che favorisce l'immigrazione, tutto non fili così liscio a partire da alcune forme di discriminazione nei confronti degli stranieri (stipendi più bassi rispetto ai cittadini locali, diplomi non riconosciuti al loro giusto valore, ecc...). I talenti internazionali stanno lasciando il Canada, ma è ancora troppo presto per conoscere gli esiti della Legge 96.