Vantaggi di trasferirsi nei Paesi nordici malgrado la crisi

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Pubblicato 2021-05-03 alle 00:51 da Veedushi
Da diversi anni ormai i Paesi nordici, ovvero Finlandia, Norvegia, Danimarca e Svezia, dominano molte classifiche, tra cui l'indice di felicità e di qualità della vita. L'ultimo rapporto di Reporter Senza Frontiere li colloca anche ai vertici dei paesi che difendono la libertà di stampa. Cosa spiega il loro fortunato posizionamento?

I Paesi nordici sono famosi nel mondo per i loro splendidi paesaggi e la qualità e il tenore di vita che offrono ai loro abitanti. Con l'insorgere della pandemia del COVID-19 le cose sono tuttavia cambiate dato che la quotidianità di questi paesi è ora regolata da rigide misure sanitarie.

A differenza della Norvegia, che ha imposto il lockdown totale dall'inizio della crisi, la Svezia ha scelto di mantenere a lungo i confini aperti; questa scelta ha comportato gravi conseguenze. Il paese ha finora registrato più di 938.000 casi positivi al COVID-19 e un triste bilancio di 13.923 morti. A dicembre 2020 sono stati registrati più di 8.000 decessi. Una cifra decisamente superiore a quella delle nazioni limitrofe. La Norvegia conta ad oggi circa 111.000 casi positivi, la Finlandia registra 906 decessi su quasi 900.000 contagi, la Danimarca 2.477 decessi e più di 248.000 casi di infezione. La situazione appare comunque migliore che nel resto d'Europa dove i numeri continuano ad aumentare a causa di nuove ondate.

Ripresa economica durante la crisi

I Paesi Nordici non sono immuni dalla crisi, sia economica che del lavoro, ma pare che stiano resistendo meglio di altri. A differenza di destinazioni come il Portogallo e la Spagna, che dipendono fortemente dall'industria del turismo e del tempo libero, i Paesi Nordici hanno introdotto misure drastiche che, tuttavia, hanno permesso loro di riprendersi rapidamente. I Governi hanno inoltre attuato delle misure per ridurre la pressione fiscale di famiglie ed imprese, ed hanno esteso la durata dei contributi ai disoccupati. Sono state inoltre introdotte delle ulteriori garanzie sui prestiti bancari.

Sebbene l'economia svedese abbia subito una contrazione dell'8,6% da aprile a giugno 2020, la percentuale è diminuita nei mesi successivi. Nello stesso periodo l'Unione Europea registrava una contrazione dell'11,9%. Alla fine del 2020, il tasso di contrazione economica in Svezia è sceso al 2,9%, un segnale positivo. In Danimarca, nonostante una contrazione del 3,7% rispetto al 2019, nella seconda metà del 2020 si è registrata una crescita dello 0,6% del prodotto interno lordo (PIL). Mentre la zona euro subiva una contrazione del 6,6%, la Norvegia registrava una crescita di poco inferiore a quella del periodo pre pandemia. Ricordiamo che la Norvegia non fa parte dell'UE, a differenza di Danimarca e Svezia.

Le previsioni dell'Istituto nazionale svedese per la Ricerca Economica sono tuttavia positive. All'inizio di quest'anno, anche i dati che interessano Danimarca sembrano incoraggianti.

Viaggiare nei paesi nordici durante la crisi

Al momento, i confini dei paesi nordici sono aperti solo ai cittadini in provenienza dall'UE e dallo Spazio economico europeo, dall'Australia, dal Ruanda, da Singapore, dal Sud Corea e dalla Tailandia. Delle misure sono state messe in atto per garantire la sicurezza delle popolazioni locali contro il COVID-19.

Per entrare in Svezia, ad esempio, gli stranieri devono presentare un test negativo al COVID-19, effettuato nelle 48 ore precedenti l'arrivo. Devono farne un altro entro 5 giorni dall'arrivo. Indipendentemente dal Paese di origine, i viaggiatori devono sottoporsi ad un periodo di quarantena di minimo di 7 giorni e sono tenuti Ad evitare il più possibile il contatto fisico con altre persone.

La Norvegia ha esteso le restrizioni sugli ingressi dopo che una variante più contagiosa del virus è stata rilevata nel suo territorio. Solo i norvegesi e gli stranieri residenti in Norvegia possono varcare i confini. A partire dal 29 marzo 2021, chiunque si rechi in Norvegia per motivi non essenziali deve essere in possesso di un test negativo e deve sottoporsi ad una quarantena di dieci giorni.

La Danimarca intende introdurre il passaporto vaccinale per un controllo efficace degli ingressi alla frontiera. Per ora, i viaggiatori sono tenuti a produrre un test negativo fatto entro 24 ore dalla partenza. All'arrivo, devono sottoporsi ad un altro test prima di essere messi in quarantena. A causa della variante britannica, i viaggiatori in provenienza dal Regno Unito devono effettuare altri controlli.

In Finlandia le restrizioni sugli ingressi sono state estese fino al 25 maggio 202. Allo stato attuale l'accesso è garantito solo ai cittadini in provenienza da Vaticano, Australia, Singapore, Thailandia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Ruanda, che devono sottoporsi alla quarantena in arrivo e presentare il risultato negativo di un test PCR. Solo coloro che arrivano da paesi ad alto rischio devono produrre un test negativo al COVID-19.

I viaggiatori che risultassero positivi dopo il loro arrivo non hanno nulla di cui preoccuparsi perchè i Paesi nordici vantano eccellenti sistemi sanitari e forniscono trattamenti di alta qualità.

Vantaggi di vivere nei paesi nordici

Nei Paesi nordici sia la sanità che l'istruzione sono eccellenti e gratuiti. Ovviamente le tasse sono più alte se paragonate a quelle di altre nazioni, ma lo sono anche gli stipendi. I lavoratori dipendenti, oltre alle ferie retribuite, hanno diritto ad altri vantaggi come generosi congedi parentali, sovvenzioni statali per le famiglie e pensioni che assicurano una vecchiaia serena. I cittadini hanno fiducia nel sistema ed i Governi lottano ogni giorno per un'equa distribuzione della ricchezza.

Durante la pandemia, i lavoratori hanno potuto beneficiare di aiuti finanziari e, ove il licenziamento si fosse imposto, sono stati attuati dei programmi di sostegno. L'uguaglianza di genere è un diritto sentito nei Paesi nordici, il che spiega la partecipazione delle donne a tutti i livelli della società. La cultura imprenditoriale è molto radicata grazie al sostegno dei Governi. Vale la pena notare che Svezia e Danimarca sono tra i migliori paesi al mondo dove avviare un'impresa, mentre Norvegia e Finlandia si distinguono per avere le politiche più sostenibili.